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02/08/2008

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VIESTANI E PESCHICIANI, FIGLI DELLA STESSA GENEROSA TERRA

Clicca per Ingrandire «Ma agli amici di Vieste, che hanno aperto centri d'accoglienza per circa 4mila sfollati... manco un "grazie fratelli"?»

In parte è vero. L’ultimo commento arrivato in redazione, e regolarmente postato, lamenta le “dimenticanze” di qualcuno (politico, giornalista, uomo della strada…) in certe occasioni che ricordano la tragedia del 24 luglio 2007. In parte è vero e non sai mai, anche se “in parte”, cosa aggiungere, come spiegarlo, come… giustificarlo.

«Io c'ero - continua - ho visto farmacie svuotarsi, pizzerie e rosticcerie fermare l'attività di vendita per affrontare l'emergenza, gente comune che offriva ospitalità nelle proprie dimore… Eppoi ho visto i politici peschiciani passati e presenti… dimenticarsi di un GRAZIE.»

Anche questo, in parte, è vero. Qualcuno dei politici lo abbiamo personalmente ripreso e… si è ripreso, senza eccessiva forzatura, ma con un senso di gratitudine sincero, anche se poco, come dire, spontaneo. E anche per loro non troviamo parole di scusa. Ci viene in mente solo un vecchio detto: “Fai il bene e scordati, fai il male e pensaci”. Ricorrere alla citazione nasconde, nelle intenzioni, l’intendimento di invitare i vicini cugini a non dilatare troppo un sentimento di provincialismo che, sfociando nel becero campanilismo, deteriora i rapporti, non appiana le divergenze e non contribuisce a debellare la famigerata cultura del proprio orticello. Molte volte, dimostrarsi “superiori” a determinate contingenze vale più di uno schiaffo morale.

Comunque rimane la realtà. E la realtà sta nella considerazione che coi peschiciani hanno fatto a gara, nella meravigliosa dimostrazione di solidarietà, i “fratelli” viestani. Ciò è fuor di dubbio, nessuno potrà mai disconoscerlo e siamo noi di “puntodistella” ad assegnare loro una bella medaglia, per quanto possa valere. Chi ancora lo dimenticherà - ma non per malafede, garantiamo noi per lui - lo farà a causa di corta memoria o eccitazione dovuta al momento “festante”, alla cerimonia commemorativa o ad altro evento collegato al ricordo di ciò che è stato. Eppure … parlandone … salirà sempre alle labbra il sostantivo “viestano”, e il suo gran cuore, accanto al peschiciano, e il suo gran cuore.

D’altronde, non sono entrambi garganici, figli della stessa generosa terra?

Il direttore editoriale

 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 04/08/2008 -- 15:11:12 -- Maiorano

Preg.mo Direttore, da Viestana, ringrazio la redazione per aver pubblicato il mio rammarico....che purtroppo non si attenua nel leggere più di una volta gli: "in parte è vero" ! Se come ben dice :" bisogna invitare i vicini cugini a non dilatare troppo un sentimento di provincialismo che, sfociando nel becero campanilismo, deteriora i rapporti, non appiana le divergenze e non contribuisce a debellare la famigerata cultura del proprio orticello"...sarebbe bastato il titolo, perchè in fondo in fondo ciò che è accaduto ed ho riportato "è tutto documentato e VERO"! con stima

 
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