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16/07/2008

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Perché i Peschiciani amano così tanto il loro Profeta? Emozioni di un istante di raccoglimento (4.a puntata)

Clicca per Ingrandire La Novena a Sant’Elia Profeta inizia l '11 luglio, essendo la festa il 20, e raccoglie nel sacro tempio della Chiesa Matrice almeno tre generazioni che con commovente trasporto s’immedesimano nella cerimonia e lasciano ai posteri i segni di una secolare devozione. Ve la proponiamo affinché si comprenda quanto il popolo peschiciano ami il suo protettore.

I - Devotamente vi supplichiamo, o Santissimo
Patriarca e nostro grande Protettore
Sant’Elia, per quel gran zelo che aveste dell'onor di Dio allorché vi opponeste all'idolatra
Acab ed ai suoi falsi profeti, i quali pretendevano a tutto sforzo farvi adoratore di falsi
Numi, vogliate ottenerci da Dio il vero zelo dell'onor suo, onorandolo e temendolo, e che
sia da tutti onorato e temuto il suo Santissimo Nome. - Pater, Ave e Gloria. = Da Dio rapito al Cielo / miriamo il nostro Elia, / qual' Egli sul Carmelo / l'Eva novel, Maria, / la nuvola affissò. / Su igneo carro Elia / del Cielo è tratto in via.

II - Devotamente vi supplichiamo, o zelantissimo,
campione dell'onor di Dio, per quel
gran merito, per cui otteneste che per tre anni e sei mesi non piovesse né cadesse rugiada
sulla terra per ridurre gli ingrati figli d'Israele
alla fede del vero Dio, vogliate ottenerci da
Dio di vivere e morire nella osservanza della sua
Santa Legge, e che vogliamo riformarci
davvero secondo i suoi dettami. - Pater, Ave e Gloria. = Il Capo degli Apostoli / sul Tabor a Te fare / voleva un tabernacolo, / ma allor a lungo stare / col Cristo Iddio negò. / Quel trono a Sant'Elia / chi oggi negar potrìa?

III - Devotamente vi supplichiamo, o prodigiosissimo Tesbite, per quella gran fiducia
che aveste in Dio mercé la quale otteneste che scendesse il fuoco divoratore dal cielo a
consumar le vittime da voi designate per screditare le sozze offerte dei sacerdoti di Baal,
vogliate ottenerci da Dio viva confidenza nel suo aiuto nelle nostre necessità spirituali e
temporali, e che vogliamo finalmente disingannarci dalle apparenti lusinghe di questo
mondo. - Pater, Ave e Gloria. = Tu foste il sommo Vate, / l'Altissimo Profeta: / leggesti ogni etate, / fissasti ogni meta / predisti 1'avvenir. / Incarna Sant'Elia / Tutta la profezia.

IV - Devotamente vi supplichiamo, o grandissimo operatore di miracoli, per quella
carità che ardeva nel vostro cuore e verso Dio e verso il prossimo allorché vi esponeste a
mille patimenti e disagi, peregrinando dall'empia Corte di Samaria per le solitudini della
Siria e manifestando dappertutto la Santa Legge, vogliate ottenerci da Dio che noi per
amor suo e del nostro prossimo non temiamo alcun pericolo, neanche quello di perdere la
propria vita. - Pater, Ave e Gloria. = Il dono dei miracoli / benanche possedeva. / Oh! fortunata vedova, / cui l'olio, il pan rendeva, / il figlio dal morir. / Prodigi al par d'Elia / oprò il sol Messia.

V - Devotamente vi supplichiamo, o singolar favorito delle divine condiscendenze, per
quella gratitudine affettuosa verso la povera vedova di Sidone, a cui voi, avendovi dato
vitto e ricovero nel misterioso viaggio, impetraste non mancarle né farina né olio nei suoi
vasi durante la carestia, vogliate ottenerci da Dio di essere anche noi sempre grati a Lui
come a nostro, affettuosissimo provvisore, che ci dà vitto e sostegno nel faticoso viaggio di
questa misera vita. - Pater, Ave e Gloria. = Al suolo i falsi Dei / Tu pur prostrasti in vita: / forte, vincesti i rei / di religion fallita, / con pioggia e siccità. / Distrusse Sant'Elia / di Baal l'idolatria.

VI - Devotamente vi supplichiamo, o dispensatore segnalato dei tesori della natura, per
quella gran potenza che vi comunicò il Signore, allorché risuscitaste il morto figlio della
vedova di Sidone, rannicchiandovi sul cadavere di lui in forma di Crocifisso, vogliate
ottenerci da Dio di risorgere dai nostri vizi, sottomettendoci di buona voglia alla croce
della salutare penitenza. - Pater, Ave e Gloria. = Della disfatta vindici /Acab e Gezabele, / invan la morte indissero / al Vate d'Israele, / che morte ancor non ha. / Pel dì finale Elia / serbato in ciel venìa.

VII - Devotamente vi supplichiamo, o parziale Beniamino del Sacro Amore, per la vostra
somma umiltà allorché, perseguitato a morte dalla perversa Gezabele, viveste solitario e
mèndico lungo le riviere di Carit col sostegno della sola cortesia di un corvo che vi nutriva,
vogliate ottenerci da Dio il suo santo timore, col quale, allontanandoci sempre più da ogni
occasione di peccato, ci sian cibo di eternità le stesse suggestioni del nemico infernale. - Pater, Ave e Gloria. = Fuggisti e del cammino / trovasti sol riposo, / qual misero pellegrino, / sotto un ginepro ascoso, / che è simbolo divin. / Il tuo ginepro, Elia, / la Croce presagìa.

VIII - Devotamente vi supplichiamo, o depositario fedele delle divine condiscendenze, per
quella grazia che riceveste di esser cibato col succenericcio pane, figura della Santa
Eucarestia, svegliandovi l'Angelo dal sonno sotto il ginepro col quale cibo confortato
camminaste per il deserto quaranta giorni fino al monte Oreb, vogliate ottenerci da Dio un
vivo desiderio di degnamente ricevere la Santa Eucaristia, vero e sicuro viatico a
camminare pel deserto di questo mondo, finché giungeremo in salvezza nel Santo
Paradiso. - Pater, Ave e Gloria. = A ridestarti un Angelo / dal ciel Ti fu mandato; / con pane ed acqua limpida / consiglio Ti fu dato / pel resto del cammin. / Ognora Sant'Elia / l'Eterno favorìa.

IX - Devotamente vi supplichiamo, o potentissimo nostro Protettore, per quel favore
speciale concessovi da Dio di farsi da Voi vedere a faccia a faccia il Salvatore Gesù sul
monte Tabor nella sua gloriosa trasfigurazione, di volerci ottenere da Dio la grazia di
vivere sempre con la considerazione che Iddio ci vede, affinché, serbandoci sempre degni
dei suoi purissimi occhi, possiamo svelatamente vederlo nel Santo Paradiso. - Pater, Ave e Gloria. = Assunto nell'Empireo, / Sei nostro Protettore; / or salva la tua Peschici, / e quando il Redentore / a giudicar verrà. / Di noi, tuoi figli Elia, / la prece accolta sia.

 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 17/07/2008 -- 12:51:24 -- Emilio

Bravi ... ottima ricerca !!!

 
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