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27/10/2016

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CAGNANO DALLA PARTE DELLE DONNE

Clicca per Ingrandire Dal 22 ottobre il Comune di Cagnano Varano si è dotato di uno sportello centro antiviolenza (Cav) che sarà d’aiuto sia alle donne del Gargano segnate dalla violenza fisica e verbale, sia ai figli delle donne maltrattate e perfino uccise, che vivono la violenza di riflesso. È intestato ad Antonietta Caruso, primo caso di femminicidio nel Gargano che si ricordi: nel 1965 all’età di 23 anni, la giovane donna peschiciana è stata infatti uccisa per mano del ‘fidanzato’- padre del bambino che probabilmente aveva l’età di 4 anni - gettata in mare da una rupe.

Lo sportello, sito nel palazzo municipale, apre una volta a settimana, il giovedì, dalle 16 alle 19, fa sapere l’assessora alle Politiche Sociali, insegnante Mariella Scanzano, dando inizio alla cerimonia d’inaugurazione, con un brevissimo e suggestivo video che, attraverso immagini in movimento, suono e versi, narra la condizione sofferta della donna soprattutto di colore, condizione che però non ha impedito a diverse donne di emergere e offrire il proprio contributo al progresso dell’umanità.

“Lo sportello - precisa Beatrice Cannarozzi intervenuta in qualità di presidente del neonato Cav ‘Antonietta Caruso’ - intende sensibilizzare, prevenire, informare sulla violenza, promuovere la cultura della non-violenza, sostenere le donne nel percorso di autoemancipazione, aiutandole a uscire dalla condizione di inferiorità. Si avvale del contributo di istituzioni, personale specializzato (psicologi, legali, assistenti sociali…), forze dell’ordine e ogni persona sensibile alla condizione d’inferiorità della donna.

L’Amministrazione comunale ha aderito ai programmi antiviolenza della regione Puglia [L. R. 29/1014] - che sotto questo profilo può dirsi all’avanguardia in Italia insieme a poche altre regioni - e deciso di attivare questo servizio d’ambito di zona con la precisa motivazione di contrastare ogni forma di violenza su donne e minori attraverso la prevenzione e la sanzione, collaborando coi paesi viciniori e utilizzando le risorse che la legge mette in campo. Parole del sindaco Claudio Costanzucci Paolino, la cui Amministrazione, avendo già inaugurato un circolo per anziani intestandolo a “Carmelo Palladino” - fra i primi a individuare nella questione sociale il vero problema del neonato Stato italiano, - dimostra di prestare attenzione ai problemi delle fasce più deboli della popolazione.

Non tutti i Comuni hanno risposto all’appello della regione, puntualizza l’avvocatessa Maria Pia Vigilante, presidente di “Giraffah!” onlus di Bari che collabora al progetto, perché la necessità di avere un servizio per contrastare la violenza di genere è sottovalutata e di fatto a dominare nella società è ancora il maschio. I dati Istat dicono invece che in Puglia ogni giorno viene violentata una donna su tre, che le donne subiscono ogni forma di violenza, che la violenza attraversa ogni ceto sociale e si fa subdola e sottile nelle sfere più elevate. Aggiunge che chiunque, in qualsiasi ora del giorno, può chiedere aiuto per sé e per gli altri, chiamando il 1522, che le donne che si rivolgono al Cav sono coraggiose perché decidono di interrompere il circuito della violenza per sé e per i propri figli, costretti a subire indirettamente la violenza nel teatro della propria casa, perché è dentro le pareti domestiche che spesso la violenza si consuma.

Sul mondo dell’infanzia costretta a subire la violenza riflessa fa il punto infine l’assessora Mariella Scanzano, la quale ama immaginare un mondo di adulti che si fanno abbraccio intorno ai bambini, posti al centro di un cerchio di persone che li curano e si premurano di insegnare loro i valori della vita. Affinché tale mondo diventi una realtà è però necessario promuovere una cultura nuova che dia spazio al dialogo e alla collaborazione, valorizzi l’educazione di genere, non permetta che le bambine vengano messe a zittire, insegni alle donne il rispetto di se stesse. Per questa ragione l’Amministrazione comunale di Cagnano ha deciso di privilegiare nei progetti visionati i punti che riguardano la prevenzione e l’attenzione al mondo dei bambini, dei fanciulli e degli adolescenti.

È dunque importante che le donne maltrattate, molestate, picchiate, stuprate, offese, insultate, denigrate, private del diritto di parola, violentate, sappiano che, se lo desiderano, potranno essere accompagnate nel percorso che le condurrà fuori dalla violenza, che il Cav con sede a Cagnano offre servizio di prima accoglienza (ascoltando e sostenendo le richieste d’aiuto), di sostegno psicologico (qualora ne facciano richiesta), di consulenza legale (se c’è necessità di denunciare, chiedere la separazione o altro), di orientamento nel mondo sociale e lavorativo, per aiutarle a recuperare autostima e fiducia in sé ed essere indipendenti economicamente.

A impreziosire la serata d’inaugurazione del circolo antiviolenza, i contributi di giovani artisti talentuosi di Cagnano Varano: Carolina Tancredi al sax, Francesco Monaco al piano, Alida Zogli che declama versi declinati al femminile, Carmela Aurora Bocale che ha cantato la condizione femminile con la sua bellissima voce. Tutti i convenuti hanno dato spazio infine all’ottimismo e contagiato il pubblico presente in sala, alimentando la convinzione che dalla violenza si può uscire, a patto che si cominci a costruire una “nuova grammatica” fatta di regole condivise da mamme e papà, associazioni e istituzioni, col contributo indispensabile degli uomini.

Leonarda Crisetti





 Redazione

 

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