Testa

 Oggi è :  18/04/2024

Benvenuto  nel Giornale

CERCA GLI ARTICOLI :

  

Testo scorrevole
Sx

  L'ARTICOLO

26/10/2016

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

IN DIFESA DEL TERRITORIO

Clicca per Ingrandire Il Convegno “Terre & Territorio: Inchieste o Prevenzione?” - organizzato il 22 ottobre dagli Ordini dei Geologi, degli Avvocati e degli Architetti pugliesi nell’Auditorium dell’Istituto superiore “Mauro del Giudice” di Rodi Garganico e sponsorizzato dalla Fasso Bortolo, la cui mission aziendale è stata presentata dal responsabile tecnico commerciale Paolo Catalano - è iniziato con un breve video di intenso impatto emozionale. Le immagini tragiche dell’incendio di Peschici del 2007, dell’alluvione del Gargano del 2014, fino agli ultimi preoccupanti eventi dell’estate 2016 a Lido del Sole, hanno ricordato al pubblico presente l’estrema fragilità del Gargano. Un territorio violato da eventi catastrofici in cui l’uomo è stato spesso corresponsabile con interventi che non hanno affatto rispettato l’ambiente. Eventi che hanno avuto costi pesanti e non vanno rimossi dalla memoria collettiva per non dimenticare mai le persone che, in quelle tragiche circostanze, hanno perso la vita.

“Il Gargano - ha spiegato la geologa Giovanna Amedei (foto del titolo; ndr), coordinatrice dell’evento - è un territorio che evidenzia un’estrema vulnerabilità, non soltanto dal punto di vista idrogeologico. Spesso dimentichiamo che il nostro promontorio è anche una zona ad altissimo rischio sismico”. Dopo i saluti dei presidenti degli Ordini professionali (l’arch. Gaetano Centra, l’avv. Domenico Afferrante e il geologo Domenico Impagnatiello), che hanno ribadito la necessaria sinergia fra le diverse figure professionali per efficaci interventi di sistemazione idrogeologica, ma anche l’importanza della celerità dei lavori di ripristino da realizzarsi, ci sono state varie relazioni di carattere tecnico.

Gianluca Ursitti, presidente della Camera Penale di Foggia, con una incisiva esposizione supportata da ampia casistica, ha spiegato come la legge, oggi più che in passato, venga in difesa del Territorio con l’introduzione di reati prima impuniti, come il reato ambientale. Ma tutto questo non può bastare perché, col tempo, potrebbero scoprirsi criticità insospettate. Basti pensare al largo utilizzo, consentito in passato, dell’amianto, oggi rivelatosi cancerogeno. Certamente le inchieste sono utili come mezzo per individuare le eventuali responsabilità a tutela del territorio, ma alla luce degli ultimi eventi la prevenzione è più che mai necessaria.

Il presidente del Consorzio di Bonifica del Gargano, Giovanni Terrenzio, ha illustrato l’interesse dell’Ente alla tutela e prevenzione del territorio, evidenziando, con dati alla mano, a che punto siano le progettazioni e le gare espletate, ammettendo però che alcuni lavori non potranno essere avviati prima di sei mesi per i lunghi tempi necessari a ultimare tutti gli adempimenti burocratici previsti dalla normativa. Altrettanto utile ed esaustivo l’intervento dell’arch. Gianfranco Merafina della Regione Puglia che, con efficaci slide, ha illustrato i dati aggiornati degli abusi edilizi sul Gargano: 174 i casi denunciati nel 2014, 159 nel 2015 e 147 fino al mese di settembre del 2016.

I dati del triennio 2014-2016 sono abbastanza confortanti per l’area garganica, perché di fatto evidenziano una diminuzione dell’abusivismo proprio nelle località interessate dall’alluvione del 2014, a eccezione di una città, che detiene la “maglia nera”: Vieste, che finora ha fatto registrare l’unico incremento. Un maggiore controllo del territorio, nonché la consapevolezza di alcuni privati, che di fatto hanno provveduto spontaneamente ad alcuni abbattimenti, hanno creato una piccola riduzione del fenomeno, ma bisogna sicuramente fare di più.

Barbara Valenzano (direttrice del dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio della Regione Puglia - foto 1 sotto), ha precisato, nel suo intervento, come i fondi stanziati per eseguire i lavori di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica non siano ancora stati spesi. Di fatto, a due anni dall’alluvione del 2014, mancano ancora le progettazioni esecutive per poter dare corso agli stanziamenti, che ammontano a ben 212 milioni di euro! Un vero peccato perché, se da parte degli Uffici tecnici comunali non verranno accelerati i tempi di consegna degli elaborati richiesti, molti finanziamenti rischiano di tornare al mittente, con ulteriori danni (e tagli in termini economici) per eventuali ulteriori tranche di finanziamento da parte dell’Unione Europea.

La Valenzano ha sottolineato che gli uffici tecnici regionali sono a disposizione per venire incontro alle esigenze dei Comuni e i fondi succitati (cui si sono aggiunti stanziamenti per altre emergenze) sono ancora pienamente disponibili. Fra i rappresentanti politici, da registrare la presenza e gli interventi dei consiglieri regionali Giannicola De Leonardis e Rosa Barone. Entrambi hanno manifestato la piena disponibilità a intraprendere nuove strategie per evitare la perdita dei finanziamenti, nonché la necessità di creare un clima di collaborazione generale. Rivolgendosi agli studenti del Corso CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) e alle ragazze del corso Iter dell’Istituto superiore ospitante il Convegno, Rosa Barone ha ribadito la necessità di una nuova cultura della legalità. Bisogna imparare a farlo ripartendo dai più giovani, che devono comprendere l'importanza di preservare questi luoghi bellissimi, ricevendo in cambio certezza di lavoro e futuro mentre oggi sono costretti a emigrare all’estero come i loro nonni e spendere lì la loro professionalità.

Presenti al Convegno anche l’associazione ‘Fare Ambiente’, con Marcello Amoroso, e il movimento ‘No Triv’, con Raffaele Vigilante, che hanno manifestato la loro vicinanza all’idea della prevenzione e ribadito la necessità di vigilare sempre sul territorio non snobbando, come è stato fatto recentemente, lo strumento dei referendum popolari, specie quando sono in atto azioni altamente lesive dell’integrità ambientale del nostro mare e del nostro territorio. Vigilante ha ricordato come proprio il Gargano, in cui pure il movimento contro le trivellazioni era molto forte, abbia avuto la più bassa percentuale di votanti al referendum ‘No Triv’, impedendo di raggiungere il quorum.

Giovanna Amedei, su richiesta dei presenti, ha invitato tutti al prossimo anno, auspicando la qualificata presenza di altri ordini professionali che hanno già manifestato piena disponibilità alla collaborazione.

Teresa Maria Rauzino

 Redazione

 

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

 

 
 

  Commenti dei Lettori:

 
Dx
 

ACCESSO AREA UTENTI

 

 Username

Password

 

Area Privata

Logout >>

 

     IL SONDAGGIO

 
 

VIDEO DELLA SETTIMANA

ESTATE E SANITA

 

STATISTICHE .....

Utenti on line: 263

 
 
Inferiore

powered by Elia Tavaglione

Copyright © 2008 new PUNTO DI STELLA Registrazione Tribunale n. 137 del 27/11/2008.

Tutti i diritti riservati.