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25/04/2016

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SEMPRE PIÙ SERVIZI E ATTIVITÀ PER I VOLONTARI

Clicca per Ingrandire “Quella di oggi è una data storica, in cui si lasciano alle spalle le divisioni e si dà inizio al periodo delle moltiplicazioni. Questa sera si celebra il risultato di un percorso lungo e complesso, sollecitato a livello nazionale da CSVnet e, localmente, dalla base delle associazioni, cui garantiremo servizi sempre più efficienti”. Si è aperta con una battuta del presidente del CSV Foggia, Pasquale Marchese, lo scorso 22 aprile, l’inaugurazione del nuovo CSV Foggia, il Centro di Servizio al Volontariato che nasce dalla precedente esperienza del Ce.Se.Vo.Ca. e del CSV Daunia.

“Questa unificazione di risorse - ha spiegato Marchese alla sala gremita di Via Rovelli - era un atto dovuto. La divisione in due Centri era un’anomalia che non veniva capita dalle associazioni, che spesso decidevano di iscriversi a entrambi. Abbiamo quindi iniziato un processo, con la scelta di una sede unica e comune, in cui le risorse umane hanno iniziato a collaborare e imparato a integrare le attività professionali, con notevole sensibilità e spirito di adattamento.

“Proprio l’individuazione di una sede più ampia - ha continuato, - in cui sia possibile accogliere stabilmente le associazioni in una sorta di cittadella del volontariato, è uno dei primi obiettivi che ci siamo prefissati col vicepresidente Aldo Bruno e col direttivo. Per cui chiediamo un aiuto alle Istituzioni, qui oggi rappresentate dall’assessore al Bilancio della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, dal vicepresidente della Provincia di Foggia, Rosario Cusmai e dal sindaco di Foggia, Franco Landella”.

“Sono felice di essere qui oggi - ha detto il primo cittadino prendendo la parola - e poter parlare col cuore Il nostro impegno comune deve essere quello di sensibilizzare la cittadinanza alla cultura del dono, abbattere l’indifferenza che spesso caratterizza l’approccio dei cittadini nel confronto dell’emergenza. Tutti devono chiedersi ‘cosa posso fare per la mia città?’.

“Il volontariato - ha aggiunto - è il vero patrimonio di Foggia, le associazioni già fanno un lavoro encomiabile nel cercare di superare la cultura tipica locale, intrisa di contrapposizioni. Anche per questo motivo, proprio in questa sala, pochi giorni fa all’incontro del Movi, ho lanciato una provocazione che ha fatto arrabbiare qualcuno, ricordando la necessità di istituire le Consulte a Palazzo di Città. Un passo che va fatto e per cui il contributo delle associazioni sarà fondamentale, grazie a un lavoro sinergico”.

Di rete e funzionalità delle risorse ha parlato nel suo intervento anche Giustiniano De Francesco, presidente del Co.Ge. Puglia, il Comitato di Gestione. “Il Co.Ge. - ha spiegato - era impegnato da tempo nella creazione di un unico CSV e ha superato diverse difficoltà. Nonostante il territorio della provincia di Foggia sia esteso, non si giustificava la presenza di due Centri.

“Era necessario - ha precisato - che vi fosse un unico punto di riferimento e questo obiettivo è stato raggiunto grazie al senso di responsabilità di presidenti, organi e compagini sociali. Oggi le organizzazioni di volontariato possono contare su un grande Centro e se è vero che vi sono ancora questioni da definire, possiamo certamente affermare che uniti si è più forti e si conta di più. Un esempio sono le azioni regionali, frutto della sinergia consolidata dei Centri di Servizio al Volontariato di tutta la Puglia”.

“Con CSV Puglia Net - ha confermato nel suo intervento il presidente del Coordinamento e del CSV Brindisi, Rino Spedicato - si è andati oltre il proprio orticello provinciale e si sono costruite reti solide. Oggi possiamo chiedere sempre di più a noi stessi e per questo occorre continuare a percorrere la strada della collaborazione. Quello di oggi, l’inaugurazione di un Centro unico a Foggia dopo tanti anni, è l’esempio di un percorso virtuoso iniziato da tempo che dà la misura dell’impegno di tutti”.

L’ultimo intervento è stato di Stefano Tabò, presidente di CSVnet, Coordinamento nazionale dei CSV. “La scorsa settimana è stata organizzata una riunione perché anche due Centri nel Lazio hanno iniziato un processo che dovrebbe portare a una fusione entro un anno. Dunque, i soci di CSVnet diminuiscono ma c’è grande soddisfazione. Voglio precisare una cosa che riguarda Foggia: fino a ieri non si è lavorato male, sebbene si fosse divisi.

“Con l’unificazione si potrà fare meglio - ha proseguito - e la giornata storica di cui parlava il presidente Marchese nel suo intervento non è finale, celebra l’inizio di un nuovo cammino, sempre insieme con le associazioni. “Perché in un momento storico come questo, che è di crisi, il volontariato non si ritira, anzi. I volontari sanno che non possono sostituirsi alle Istituzioni ma non si fanno indietro, garantendo il proprio sostegno e in questo i CSV hanno un ruolo importante, proprio nell’esercizio della responsabilità collettiva.

“Ciò che viene richiesto ai Centri di Servizio al Volontariato - ha concluso - è di sollecitare il dialogo, la capacità di collaborazione. I volontari sono tanti, lo sappiamo e ne siamo felici, ma ora dobbiamo abituarci a contare i non volontari e adoperarci in nuove attività di promozione e sensibilizzazione”.

 Comunicato stampa

 

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