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26/03/2016

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ORA LEGALE: VANTAGGI E DIFETTI

Domenica 27 marzo, alle 2 del mattino, lancette avanti di un’ora perché scatta l’ora legale. Ovviamente fino a domenica 30 ottobre quando ritorneremo alla solare. Per questa volta la transizione sarà più ‘soft’, visto che la lancetta va spostata in avanti nella notte tra sabato e domenica, ed essendo Pasqua ci sarà per molti un giorno in più per adattarsi. Non si tratta solo di un’ora di sonno in meno e la necessità di risparmiare globalmente energia ma, com’è noto, questa pratica da noi in uso dagli anni ’60, il cambio d’orario provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi, anche oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili. Fra tutte, un aumento degli attacchi cardiaci.

“L’inizio dell’ora legale - scrivono a esempio i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma - può considerarsi un enorme esperimento naturale. In particolare abbiamo notato un aumento del 4 percento degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all'introduzione”. Una analisi della American Academy of Neurology ha dimostrato che gli effetti sull’orologio biologico del cambio dell’ora aumentano del 25 percento il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20 negli over 65. Oltre al rischio cardiaco, molto studiati sono gli effetti del cambio sul sonno.

Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti dell’Università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International, ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all’arrivo dell’ora legale. Altri effetti negativi, che per una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno, sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5 percento, e perfino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro.

Secondo uno studio sul Journal of Applied Psychology questa ‘sale drammaticamente’ per effetto del sonno peggiore. Ci sono però ovviamente anche lati positivi derivanti dal cambio. Il primo, quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico. Gli esperimenti condotti sul ‘laboratorio’ costituito dall’ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, a esempio, aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali.

Sulla scorta di quanto sostengono tali ricerche, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario, in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti. Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l’orologio interno biologico. In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un’ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima, anche se quest’anno ci sarà per molti un giorno in più per adattarsi.

Comunicato stampa (foto ansa.it)

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Commenti dei Lettori:

-- 27/03/2016 -- 20:24:25 -- vincenzo

Io, da mezzo secolo in qua, non sono ancora riuscito ad adattarmi. Ovvero, quando sono giunto al punto di adattamento (in particolare dall'ora legale a quella solare, che dura di più). mi trovo di nuovo a combattere per riadattarmi a quella solare. E' il cerchio del serpente! Eppoi, dopo tanto tempo, non sono ancora riuscito a capire, dei notevoli risparmi energetici dei quali si parla, quale percentuale è mai rimasta nelle mie tasche! Per qualche tempo, continuerò (anzi, riprenderò, visto che non lo stavo facendo più da un pezzo di tempo) ad accendere le luci quando mi alzo; a sera, anche se fa buio più tardi, andiamo a letto più tardi, tenendo accese le luci almeno come prima... in che senso risparmierei, che cosa? L'uomo fa del tutto per comportarsi contro natura. E poi si lamenta!