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08/12/2015

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CANI E GATTI SEMPRE PIÙ LONGEVI
Clicca per Ingrandire Cani e gatti di oggi sono molto più longevi. La durata della vita di entrambi in 25 anni è addirittura raddoppiata, tanto che oggi un gatto vive in media quindici anni, contro i dodici di un cane, il doppio rispetto a un secolo fa. Senza andare troppo lontano, negli anni 80 un cane a sette anni veniva già considerato vecchio. Il fenomeno sta incuriosendo il mondo della ricerca. Secondo vari studi condotti ultimamente, non è più una rarità trovare oggi cani che campano fino a quindici anni e gatti che toccano la soglia, un tempo inarrivabile, dei venti. I veterinari Usa parlano di vera e propria rivoluzione che ha completamente stravolto i tradizionali parametri di longevità canina e felina.

Il biogerontologo dell’Università britannica di Liverpool, João Pedro de Magalhaes, in una intervista rilasciata alla rivista scientifica “Sciencemag” dichiara: “Gli stessi fattori che permettono all’uomo di vivere più a lungo possono essere applicati agli animali domestici”. Come per l'uomo, è anche vero che cani e gatti di casa sono esposti ai rischi di obesità, inquinanti e cancerogeni, ma l'interesse per le leggi che regolano il loro organismo sta diventando sempre maggiore: potrebbe nascondersi nell’organismo e nel Dna degli animali il segreto per riuscire a rallentare l’invecchiamento anche nell'uomo, o forse addirittura bloccarlo.

I ricercatori sono convinti che per diverse specie animali potrebbe non esserci un limite teorico alla durata della vita. “Forse - prevedono - tra un millennio potremo avere cani che vivono fino a 300 anni”. In futuro, quindi, il gatto texano Creme Puff, che vanta 38 anni, potrebbe non essere più un'eccezione. Come Bluey, cane australiano di 29 anni. Un gruppo di ricerca al lavoro per riuscire ad allungare la vita di Fido è quello del genetista Daniel Promislow (Università di Washington a Seattle), capo del progetto “Dog Aging Project” che integra ricerche su comportamento, riproduzione, ecologia ed evoluzione. “Riuscire a capire - dice - come migliorare qualità e durata della vita, sarà positivo per gli animali domestici e per noi stessi”.

“Per calcolare l’età di un cane in rapporto alla nostra - aggiunge e sottolinea il presidente dello “Sportello dei Diritti” Giovanni D’Agata - si usava un tempo moltiplicare un anno canino per sette. Ormai la formula è diventata inadeguata anche perché le specie di taglia medio-piccola e gli incroci tendono a vivere più a lungo dei cani di taglia gigante o dall’ineccepibile pedigree. Mentre prende sempre più consistenza la constatazione - conclude, - che secondo gli addetti ai lavori la longevità degli animali domestici dipende soprattutto da noi”.

 Redazione
 

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