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15/05/2015

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NATO DA UN MORTO

Clicca per Ingrandire Una donna australiana ha dato vita a un bambino in perfetta salute concependolo con lo sperma di suo padre morto da 48 ore in un incidente di moto. La sua compagna, che voleva lo stesso avere un bambino da lui, ha confidato il suo desiderio ai medici i quali hanno prelevato lo sperma dal cadavere e proceduto con l’inseminazione artificiale. La giustizia australiana ci ha messo due giorni per risolvere il problema poiché in Adelaide, lo Stato in cui vive la signora, prelevare lo sperma da un uomo morto è assolutamente illegale.

Il professor Kelton Tremellen, che si è occupato del caso, a breve fornirà i dettagli della procedura. Intanto ha dichiarato: “Ho pensato che sarebbe stato uno spreco di tempo. E mi chiedevo se fosse la cosa giusta da fare. In definitiva, ho deciso di aiutare la donna perché non era una battaglia di cui avevo bisogno, mentre lei aveva appena perso suo marito”. Come si nota, i progressi medici che si stanno facendo nel campo dell’inseminazione artificiale negli ultimi anni sono davvero inverosimili. A dimostrarlo è proprio la storia di questo bambino nato sano grazie alla tenacia e al coraggio della sua mamma.

E a proposito di cadaveri, c’è un progetto Usa - “Urban Death” - per l'ambiente che invita a diventare concime organico dopo la morte. Quindi la sepoltura del futuro sarà trasformare i corpi che si decompongono in un fertilizzante ricco di sostanze nutritive. Il nuovo movimento ambientalista, costituito da un gruppo di ricercatori di Seattle guidato da Katrina Spade, sta lavorando insieme a scienziati e ingegneri sull'iniziativa. Tutto ciò mentre i cimiteri sono sempre più affollati e per alcuni ambientalisti la cremazione rappresenta un problema: emette infatti gas serra.

“Parlare di compost - ha detto la Spade al New York Times - fa pensare alle bucce di banana o ai resti del caffè, ma i nostri corpi sono pieni di nutrienti. Cosa succederebbe se potessimo far nascere nuova vita dopo la nostra morte?” Al giornale ha poi raccontato di voler costruire strutture in cui i cadaveri vengono posti all'interno di mucchi di trucioli di legna e segatura, materiali ricchi di carbonio, aggiungendo poi azoto. In questo modo inizierà in poco tempo l'attività microbatterica che darà vita al composto.

Inoltre, la ricercatrice ha spiegato che il progetto sarebbe molto più economico di un funerale tradizionale: solo 2.500 dollari a defunto. Quindi ha creato una pagina di raccolta fondi per lanciare il progetto pilota a Seattle e poi proporlo in tutti gli Stati Uniti. Il progetto arriva in un momento in cui anche in Europa diversi scienziati stanno valutando la possibilità di usare cadaveri umani come compost. E già diverse fattorie usano i corpi di animali morti per creare terra concimata.

Giovanni D’Agata*


*Presidente “Sportello dei Diritti”



 Comunicato (foto talkinrapper.com)

 

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