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28/07/2014

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F1: EMOZIONI A GOGÒ

Clicca per Ingrandire Domenica 27 luglio si è disputato il GP di Ungheria sul circuito dell’Hungaroring. In pole parte Rosberg, davanti a Vettel e Bottas con Alonso quinto. Erroraccio di strategia per Raikkonen che parte solo 17.mo mentre dalla pit-lane partono Magnussen (autore di un brutto incidente che ha costretto i commissari a esporre la bandiera rossa) e Hamilton che ha avuto un principio di incendio sulla sua Mercedes. Prima della gara un violento scroscio di pioggia inonda la pista ma appena prima del via smette di piovere e i piloti decidono di partire tutti con le gomme intermedie. Al via Rosberg non scatta bene ma tiene la posizione, mentre Vettel viene infilato prima da Bottas e poi da Alonso, anche se poi riesce a contro sorpassare il ferrarista.

Nel corso del primo giro, complice le gomme fredde, Hamilton va in testacoda e tocca leggermente il muretto, senza gravi conseguenze. Ricciardo, che ha perso al via la posizione su Button, lo attacca ripetutamente, ma il suo tentativo non va. Nelle retrovie continua la rimonta di Hamilton che va a superare Raikkonen ed è 13.mo. Ericcson perde il controllo della vettura e sbatte violentemente contro le barriere. Safety car in pista e tutti ai box tranne i primi 4 che rientrano il giro dopo. Chi paga di più questa situazione è proprio Bottas che precipita in 11.ma posizione. Dopo qualche giro la safety car spegne le luci e si appresta a rientrare ai box, ma Grosjean va in testacoda e colpisce il muro, costringendo la macchina di sicurezza a restare in pista.

Finalmente al giro 14 la gara riparte e Button attacca Ricciardo, conquistando la p1 con gomme intermedie. Alle loro spalle Alonso supera di nuovo Vettel e si accoda a Vergne e Rosberg. Il tedesco prova ad attaccare Magnussen ma sbaglia e viene superato da Vergne e Alonso. Intanto si registra il ritiro di Hulkemberg dopo un contatto con Perez. Ai box le due McLaren per montare le gomme soft. Maldonado nelle retrovie attacca Bianchi e lo tocca, finendo in testacoda. Poi tornano entrambi ai box ma il francese di scuola Ferrari si difende. Alonso si avvicina sempre di più a Massa a suon di giri record, mentre Hamilton inizia a pressare Vettel. Al giro 23 Perez, con l’unica Force India rimasta, va in testacoda e sbatte violentemente contro il muro dei box. Safety car di nuovo in pista ma il pilota non si è fatto niente ed esce sulle sue gambe, raccogliendo gli applausi del pubblico.

Approfittano della safety car Ricciardo e Massa, con l’australiano che monta di nuovo gomme soft e Massa gomme medie, come Bottas che si è anche lui fermato ai box. La gara riparte e Alonso, in testa, prova a prendere il largo sfruttando l’aiuto inaspettato di Vergne che trattiene gli altri. Al giro 30 Raikkonen lamenta una foratura via radio ma non torna ai box. Rosberg non riesce in nessun modo a superare Vergne e al giro 33 va ai box, contemporaneamente Vettel incappa nello stesso errore di Perez: tocca l’erba sintetica del bordo bagnata e si gira, toccando il muro ma riuscendo miracolosamente a continuare. Hamilton ne approfitta e attacca Vergne, riuscendo nel sorpasso alla curva 2. Rosberg dopo il pit-stop supera Bottas e lo spinge fuori con un po’ di malizia. Intanto più avanti Alonso guida la gara con Hamilton e Ricciardo che gli guadagnano un secondo circa al giro.

Pit-stop al giro 39 per il leader della corsa Alonso che monta gomme soft e deve arrivare fino al termine con queste gomme. Si fermano nello stesso giro anche Hamilton (gomme medie), Sutil e Magnussen. Dopo questi pit-stop Raikkonen è risalito in terza posizione ma si deve fermare ai box anche lui. Effettua il suo pit-stop al giro 42 e monta anche lui gomme soft. All’uscita dei box Vettel con gomme calde ma di mescola dura lo attacca e per un momento ce la fa ma in staccata il finlandese gli ritorna sotto e si riprende la posizione. Il finlandese due giri dopo supera con un bel sorpasso Maldonado che subito dopo va ai box. Ricciardo lamenta via radio una perdita di potenza, ma continua a girare su tempi ottimi. Massa torna ai box e rimonta gomme medie, esce appena davanti a Raikkonen. Dalla Mercedes arriva un ordine strano a Hamilton: lascia passare Rosberg, il quale però è lontano e l’inglese non obbedisce.

Al giro 55 si ferma di nuovo Ricciardo e monta gomme soft fino al traguardo. Si ferma a 13 giri dalla fine anche Rosberg che monta anche lui gomme soft. Ricciardo intanto guadagna secondi su secondi nei confronti della coppia di testa. Dopo il pit Rosberg è alle spalle di Raikkonen e Massa: supera il ferrarista nel corso del giro 59 e il giro successivo scavalca Massa. A sei giri dal termine Ricciardo attacca Hamilton, ma l’inglese si difende e Alonso può allontanarsi e respirare un po’. Ricciardo ci riprova il giro successivo e dopo tre curve di lotta ruota a ruota l’australiano ce la fa. Ricciardo è scatenato e sul rettilineo, a tre giri dalla bandiera a scacchi supera anche Alonso e si prende la vittoria. Ora Alonso si deve difendere da Hamilton che sente la pressione di Rosberg, ormai alle sue spalle ma le posizioni non cambiano fino al termine.

Stefano Tavaglione


ORDINE DI ARRIVO

1 Daniel Ricciardo Red Bull
2 Fernando Alonso Ferrari +5.2
3 Lewis Hamilton Mercedes +5.8
4 Nico Rosberg Mercedes +6.3
5 Felipe Massa Wlliams-Mercedes +29.8
6 Kimi Räikkönen Ferrari +31.4
7 Sebastian Vettel Red Bull +40.9
8 Valtteri Bottas Williams +41.3
9 Jean-Eric Vergne STR-Renault +58.5
10 Jenson Button McLaren +67.2
11 Adrian Sutil Sauber-Ferrari +68.1
12 Kevin Magnussen McLaren +78.4
13 Pastor Maldonado Lotus-Renault +84.0
14 Daniil Kvyat STR-Renault 1 Lap
15 Jules Bianchi Marussia-Ferrari 1 Lap
16 Max Chilton Marussia-Ferrari 1 Lap



Ritirati
Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari
Kamui Kobayashi Caterham-Renault
Sergio Perez Force India
Nico Hulkenberg Force India
Romain Grosjean Lotus-Renault
Marcus Ericsson Caterham-Renault

CLASSIFICA PILOTI
1 Rosberg 202 p.ti
2 Hamilton 191 p.ti
3 Ricciardo 131 p.ti
4 Alonso 115 p.ti
5 Bottas 95 p.ti

CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 Mercedes 393 p.ti
2 Red Bull 219
3 Ferrari 142
4 Williams 135
5 Force India 98


 Redazione (foto redbull.it)

 

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