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08/04/2014

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TURISMO: IMMAGINI, NIENTE FALSITÀ E FATTORE UMANO

Clicca per Ingrandire Al giorno d'oggi il prodotto turistico non è limitato ai servizi della ricezione alberghiera ma comprende anche l'identità storica, linguistico-letteraria, demo-etno-antropologica, religiosa, architettonica, urbanistica, artistica e naturalistico-ambientale di un territorio, che deve essere adeguatamente comunicata al pubblico utilizzando tecnologie informatiche e cinematografia.

E' questo il concetto di fondo emerso nell'ambito del secondo dei Laboratori dal basso del seminario “Turismo e Innovazione”, patrocinato da Regione Puglia, Comune di Peschici, Bollenti Spiriti, Unione Europea Fondo Sociale Europeo, ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione) e Agenzia Straordinaria per il Lavoro in Puglia, svoltosi nell'Aula consiliare dell'Amministrazione comunale peschiciana, e avente lo scopo fondamentale di trasmettere ai giovani conoscenze e informazioni in grado di supportare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e opportunità lavorative e professionali nel Mezzogiorno, contrastando in tal modo la disoccupazione.

Protagonista dell'incontro è stata Mikaela Bandini (foto del titolo; ndr), progettista marketing digitale, impegnata ormai da anni nella realizzazione di iniziative on-line finalizzate alla comunicazione delle identità territoriali dell'Italia e di altri Paesi esteri per incrementare i flussi turistici in entrata. La Bandini ha illustrato ai presenti la propria esperienza professionale nel campo della promozione turistica attraverso i 'mass-media' informatici e cinematografici, iniziando a parlare della sua passione per il nostro Paese. "Sono nata a Città del Capo, Sud Africa - ha esordito - e sono sempre stata innamorata dell'Italia, essendo venuta fin da bambina a fare le vacanze nella penisola. Noi anglosassoni siamo sempre stati affascinati dall'Italia.

“Ventidue anni fa - ha proseguito - approdai da Città del Capo a una città che si chiama Matera, in Basilicata. Qui misi insieme le idee di viaggio e le peculiarità architettoniche italiane, e ho creato un 'tour-operator' che si chiama 'Viaggi e architettura', in cui si parla anche di alberghi e 'hotel design', e offre servizi turistici on-line a un mercato in maggioranza non-meridionale. Con 'Viaggi e architettura' abbiamo costruito circa cinquantacinque itinerari nel mondo. Abbiamo iniziato a lavorare con le redazioni giornalistiche televisive nell'organizzazione di itinerari da seguire; con l'aiuto dei giornalisti e dei responsabili delle redazioni cerchiamo anche di capire nuovi possibili utenti dei nostri servizi. Così 'Viaggi di architettura' è stato il nostro primo sito, che abbiamo cercato di diffondere nel mondo. Ci siamo rivolti a esperti per comprendere come posizionare il sito sui mercati internazionali.

“Col successivo sito 'UrbanItaly' - ha aggiunto - abbiamo voluto illustrare l'Italia dal nord al sud, cercando le eccellenze e una serie di elementi specifici, come ristoranti, piccoli alberghi e attività connesse alla moda. Il terzo progetto su Internet che abbiamo realizzato è stato 'Storytelling', allo scopo di dar luogo a un modo alternativo per comunicare i contenuti dell'offerta turistica dei territori, con un progetto simpatico imperniato sull'autoironia e tale da raggiungere nuovi mercati. E l'autoironia costituisce a mio avviso uno degli elementi da analizzare per la comunicazione turistica in Italia. Vi sono in tal senso molti stereotipi e luoghi comuni legati al modo di vivere italiano che possiamo utilizzare per suscitare l'attenzione sui prodotti turistici”.

Secondo la Bandini, uno degli elementi più belli dell'Italia è rappresentato dal fattore umano. “E' questo - ha affermato - il paese più bello del mondo ma che fino a pochi anni fa è stato comunicato male, soprattutto da parte della pubblica amministrazione. Io, nella prospettiva della comunicazione turistica, penso al fascino della persona italiana e per noi anglosassoni trovare questi valori umani all'interno del popolo italiano è stato sempre un fatto straordinario. Per moltissimi inglesi l'Italia è stato un fattore di attrazione non soltanto per monumenti e paesaggi, ma anche per la gente. Pensiamo solo al linguaggio non-verbale degli italiani. Gli stranieri percepiscono questo valore mediterraneo fondato sul contatto umano. Nel contesto della comunicazione turistica, dobbiamo quindi riuscire a trasmettere quel valore e se il nostro messaggio sarà accolto dal pubblico straniero, riusciremo ad arrivare dentro alcuni mercati che diversamente non avremmo potuto raggiungere.

“I nostri portali su internet - ha continuato - hanno volutamente un importante impatto visivo. Se dovete comunicare le meraviglie di un territorio, non cercate di descriverle a parole, perchè un'immagine suggestiva è migliore delle parole. Abbiamo perciò cercato di raccontare i territori con immagini e video, al fine di invitare la gente che non conosce queste aree territoriali. Dovete capire che l'Italia senza gli italiani non si vende, non è affascinante, pertanto occorre trasmettere il valore umano italiano, e naturalmente quello pugliese, quando si tratta di progetti comunicativi che riguardano la Puglia. Nelle immagini che diffondete non mettete comparse o fotomodelle, perchè le cose finte e costruite non attirano più. Cercate invece di trovare le situazioni vere e autentiche di un territorio. Rappresentate, ad esempio, i bambini che risiedono in una località, coi loro atteggiamenti di simpatia e genuinità.

“Ridimensionate poi i testi scritti - ha suggerito - e traduceteli in un ottimo inglese. Ponete in evidenza sui siti e nei video che realizzate immagini che procurano sensazioni, emozioni. Esempio: il video che abbiamo realizzato su incarico dell'Azienda Promozione Turistica della Basilicata è qualcosa di emozionale, poiché gli spettatori vengono a contatto col paesaggio lucano. E' inoltre necessario farsi raccontare l'Italia dagli stranieri, per comprendere come si pone il nostro Paese nel pensiero e nell'immaginario collettivo di questi ultimi. Bisogna cercare linguaggi nuovi e diversi per conferire ai progetti di comunicazione del territorio un taglio diverso e inedito. La parola chiave della comunicazione turistica dell'Italia deve essere 'emozionare', tenendo presente il fatto che un'immagine naturale ci emoziona di più di un'immagine falsa”.

La Bandini si è infine soffermata sui progetti di comunicazione che ha curato con la sua impresa riguardanti, oltre alla Basilicata, anche Matera, Liguria, Friuli Venezia-Giulia, piazze italiane ed Expo Milano 2015. “Ogni campagna di comunicazione - ha spiegato - è per noi sempre una opportunità per imparare e migliorare. Cerchiamo in ogni occasione di utilizzare nuovi linguaggi, puntando ad esempio sull'autoironia. Comunicare l'Italia è difficilissimo. Col progetto 'Piazze d'Italia', ad esempio, abbiamo deciso di raccontare l'Italia attraverso le sue piazze. Le piazze italiane sono teatri, sono come un cinema. Ti siedi a un bar e puoi vedere cosa succede in una piazza, poiché è un luogo di aggregazione dove accade di tutto. In questa campagna di comunicazione abbiamo attraversato quarantacinque piazze, da Siracusa a Belluno, e abbiamo realizzato un video promozionale”.

Gianluigi Cofano

 Redazione

 

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