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28/01/2014

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EOLICO OFFSHORE? NO... OFF LIMITS

Clicca per Ingrandire IL DOCUMENTO DEI SINDACI DEL 27 GENNAIO 2014
PREMESSO che:
- su proposta del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, è stata convocata un’assemblea dei sindaci dei Comuni di Vieste, Rodi Garganico, Peschici, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Manfredonia, Zapponeta, Margherita di Savoia, Barletta;
- detta riunione è stata indetta al fine di consentire ai menzionati enti locali di assumere una posizione unitaria da far valere nei confronti dei Ministeri competenti a decidere in ordine alle richieste presentate da privati, relative all’installazione di impianti eolici nello specchio di mare antistante i Comuni che sottoscrivono il  presente documento;
- rispetto alle diverse istanze di impianti offshore avanzate dagli interessati, soltanto i progetti della Trevi Energy spa e della Gargano Sud hanno superato la fase istruttoria e ricevuto il parere favorevole della Commissione di V.I.A. del Ministero Ambiente;
- in ogni caso, nei confronti di tali proposte il Ministero dei Beni culturali si è espresso, per la parte di propria competenza, con parere negativo;
- per siffatta ragione dovrà essere la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad assumere la decisione finale;
- i sindaci intervenuti nell’odierna assemblea sono consapevoli che le Amministrazioni Comunali non hanno competenza in materia di autorizzazione all’istallazione degli impianti eolici offshore;
- nondimeno, essi - nel recepire e fare proprie le numerose istanze provenienti dai cittadini - hanno ferma intenzione di porre in essere ogni iniziativa tesa a portare a conoscenza le Istituzioni competenti dei gravi risvolti che la realizzazione di parchi eolici in mare potrebbe comportare per i territori da loro rappresentati;
- lo specchio di mare maggiormente interessato all’installazione degli impianti in questione è quello prospiciente i Comuni di Zapponeta e Margherita di Savoia;

CONSIDERATO che:
- l’obiettivo di riduzione dei combustibili fossili, indispensabile per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della salute, può e deve essere raggiunto anche con il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, tra cui l’eolica;
- tale produzione di energia alternativa deve, tuttavia, essere sostenuta da una programmazione attenta alle prerogative dei territori per non pregiudicarne i fragili equilibri naturali;
- l’installazione di parchi eolici offshore nello specchio d'acqua antistante i Comuni firmatari del presente documento comporterebbe per le popolazioni ivi residenti benefici economici e occupazionali di gran lunga inferiori rispetto ai costi, in termini ambientali, che un simile devastante intervento implicherebbe per Città tradizionalmente vocate al turismo e alle attività produttive legate al mare;
- la pianificazione dello spazio marittimo è ritenuta uno strumento fondamentale per la politica marittima integrata nell’Ue, fondata sul presupposto che le autorità pubbliche e i soggetti comunque interessati finalizzino le proprie azioni verso un utilizzo del mare funzionale esclusivamente allo sviluppo economico e alla salvaguardia ambientale;
- secondo le stesse direttive Ue, un imprescindibile passaggio da compiere nella costruzione di parchi eolici compatibili con la conservazione della natura consiste nel verificare il migliore collocamento degli impianti, anche in considerazione degli altri usi cui il territorio è vocato, delle eventuali limitazioni ivi insistenti, nonché dei vincoli sociali, compreso l’interesse a preservare l’assetto paesaggistico di una determinata area;
- le zone in cui sono previsti gli interventi in fase di autorizzazione sono, per le ragioni innanzi esposte, incompatibili con impianti eolici in mare, tenuto conto anche del fatto che parte di esse ricade nell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano;
- il suo delicato ecosistema marino, con particolare riguardo al Golfo di Manfredonia, già alterato dalla ventennale presenza dell’industria chimica di base, non può peraltro sopportare ulteriori carichi invasivi, tipici di strutture come quelle che si vorrebbero impiantare;
- essendo inoltre le risorse marine limitate ed essendo la pesca nell’Adriatico - attività assai diffusa nelle zone interessate dall’intervento - già penalizzata da una congiuntura economica non favorevole, occorre oggi più che mai prestare la massima attenzione alla sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’ecosistema marino e volgere l’attenzione verso progetti che ne valorizzino le potenzialità senza penalizzazioni o, peggio, danni irreparabili;

SI CHIEDE al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al ministro per i Beni Culturali, di:
- considerare, in sede di deliberazione in merito alle istanze di autorizzazioni relative agli impianti eolici nel Golfo di Manfredonia, quanto fin qui esposto;
- aprire nel più breve tempo possibile, e comunque prima della deliberazione sulle predette istanze, un tavolo di confronto con i rappresentanti delle comunità interessate dagli interventi in parola e con i portatori di interesse del territorio;
- condividere le ragioni contenute nel presente documento e, per l’effetto, negare i provvedimenti autorizzatori richiesti;
- preservare, attraverso un provvedimento di diniego all’installazione di impianti eolici offshore, la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei territori interessati dai relativi progetti;
- contribuire, conseguentemente, a proteggere l’ecosistema marino, a conservare le risorse naturali, la vocazione turistica del territorio e la crescita economica delle comunità locali che traggono dal mare vitali quote di reddito.

F.to
Angelo Riccardi - sindaco Comune Manfredonia
Pasquale Cascella - sindaco Comune Barletta
Paolo Marrano - sindaco del Comune Margherita di Savoia
Lucio Roberto Prencipe - sindaco Comune di Mattinata
Antonio Di Iasio - sindaco Comune di Monte Sant'Angelo
Francesco Tavaglione - sindaco Comune di Peschici
Nicola Pinto - sindaco Comune di Rodi Garganico
Ersilia Nobile - sindaco Comune di Vieste
Giovanni Riontino - sindaco Comune di Zapponeta.


 Ufficio Stampa Comune di Manfredonia

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 29/01/2014 -- 10:32:07 -- vincenzo

Io, tempo fa, mi ero espresso favorevolmente all'impianto dei pali eolici: era - anche - una ragione valida per evitare le trivellazioni. Non mi sento convinto di dover cambiare opinione e temo che ci possano essere delle pressioni da parte di gente danarosa (come al solito!), proprietaria di grosse barche da diporto, che ormeggiano nei porti di Rodi, Peschici, Vieste, Foce Varano e Capojale ed alla quale i pali darebbero fastidio per la libera navigazione. La mia è semplice opinione; non sarò io a dare o non dare autorizzazione. Però, la darei.

-- 01/02/2014 -- 11:03:46 -- Elio

Buon giorno, a riguardo delle Pale eloiche, il problema di fondo è principalmente 1 (UNO). Le comunità non ne beneficiano, inteso che questo sistema, almeno per i posti ventosi come il Ns gargano saranno il futuro, molto meglio dei combustibili fossili, di enormi spazi per ottenere gli stessi risultatai con il fotovoltaico o addirittura le famose centrali a biomasse (altro non sono che inceneritori), resta il punto centrale che chi oggi costruisce queste fonti d'energia NON E' LA COMUNITA', ma singole aziende o multinazionali che si arricchiscono con l'installazione delle famose PALE, lasciando alle comunità una ROYALTY, tutto qua. Bisognerebbe allora che lo stato, la regione o i comuni facessero questo investimento per la fornitura di energia alle proprie comunità ed il restante (credetemi tanto) rimetterlo in rete, ma fino a quando l'energia sarà gestita da privati, penso che il Comune cittadino non riceverà nessun beneficio. Grazie

-- 03/02/2014 -- 15:33:38 -- vincenzo

Allora, siamo senz'alcuna speranza, Elio! Nessun ente pubblico si preoccuperà di realizzare quanto da te auspicato! E non abbiamo, qui, gente che si improvvisi imprenditore, con la prospettiva, comunque, di non guadagnarci e di non lasciarci che le briciole. Gli utenti saranno sempre quelli che pagheranno i prezzi maggiori. Si vedono qua e là, impianti che mettono a frutto il sole che ci riscalda. Ma, ad iniziativa di chi? Sono operatori nostrani o vengono da chissadove? Spazi incolti ne abbiamo, sul Gargano, senza rinunciare a terreni coltivabili o coltivati: basterebbe solo occuparli ed operare in modo da scongiurare le pale eoliche.

 
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