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09/12/2013

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GRANDI APPUNTAMENTI TEATRALI
Clicca per Ingrandire Secondo appuntamento per la Stagione di Prosa del Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia. Giovedì 12 dicembre, alle 21, la compagnia Umberto Orsini presenta “La leggenda del grande inquisitore”, spettacolo tratto dal romanzo “I fratelli Karamazov” di Fëdor Dostoevskij. In scena Umberto Orsini (foto del titolo; ndr) e Leonardo Capuano. Regia di Pietro Babina. “Cogli la prima” - stagione di prosa 2013-14 del Teatro comunale “Lucio Dalla” - è promossa da Comune di Manfredonia, Teatro Pubblico Pugliese e compagnia Bottega degli Apocrifi all’interno del progetto di Residenza Teatri Abitati_PO FESR 2007/13 Asse IV Azione 4.3.2.

UMBERTO ORSINI = Dopo il debutto nel cinema con Federico Fellini (“La dolce vita”, 1959), si afferma cinematograficamente con Luchino Visconti che lo dirige nel 1969 in “La caduta degli Dei”, con cui si aggiudica il Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista, e nel 1972 in “Ludwig”. In teatro ha lavorato con grandi registi come Luca Ronconi (“Affabulazione” di Pasolini, 1993), con Giuseppe Patroni Griffi (“Un marito” di Italo Svevo, 1994), con Gabriele Lavia (“Otello” di Shakespeare e “Il gioco delle parti” di Luigi Pirandello, 1995).

LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE = “Vivo da quarant’anni col Grande Inquisitore di Dostoevskij - racconta Orsini, - da quando cominciai a occuparmene in occasione dello sceneggiato che alla fine degli anni sessanta fu realizzato da Sandro Bolchi per la Rai-Tv e fu seguito da più di venti milioni di persone per otto settimane di seguito. Qualcosa di inimmaginabile oggi. Interpretavo il fratello Ivan e per anni mi sono sentito dire da generazioni di spettatori che venivano a incontrarmi nei camerini dei teatri: ‘Ma quell’Ivan Karamazov! Ma cose così perché non ne fanno più?’”.

Umberto Orsini si misura attraverso uno specchio con se stesso giovane, quell’ideatore della leggenda che fra nostalgia e sofferenza srotola il suo personale nastro di Krapp. In scena, accanto al doppio personaggio, Leonardo Capuano, un Mefisto di eco faustiana col quale l’Inquisitore si industria a classificare temi ossessivi quali fede, mistero, autorità, peccato e libertà. Un testo che è soprattutto un manifesto sulla autoprodotta mancanza di libertà degli uomini: l’Inquisitore si rivolge al Cristo affermando che gli uomini non sanno che farsene della libertà, demandano l’arbitrio ad altri e si deresponsabilizzano. Solo in questo modo paradossalmente di sentono liberi.

BIGLIETTI = Platea 1° settore: intero € 12; ridotto € 10. Platea 2° settore e galleria: intero € 10; ridotto € 8. Ridotto under 19 per tutti gli spettacoli: platea 2° settore e galleria € 7. La biglietteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20, nei giorni di spettacolo dalle 17. Per informazioni: Bottega degli Apocrifi - Teatro Comunale “Lucio Dalla”, Via della Croce, Manfredonia. Tel. 0884-53.28.29 o 335.24.48.43.

 Comunicato stampa
 

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