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16/06/2013

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UNIONE SPORTIVA FOGGIA: IL PRESIDENTE CONTRATTACCA

Clicca per Ingrandire Uno dei legali che tutelano i diritti della società calcistica pugliese fa il punto della situazione sul contenzioso Foggia-Comune che verte intorno alle inadempienze dell’Amministrazione dauna. Il testo.

Il lungo contenzioso tra la società del Foggia, attualmente iscritta al Campionato Dilettanti di terza categoria della Figc, e il Comune dauno non è affatto terminato, anzi da ultimo si arricchisce di un ulteriore tassello a seguito dell’annunziata presentazione davanti al Tar di Bari di una megarichiesta di risarcimento danni da parte dell’U.S. Foggia, per un importo di oltre cinque milioni di euro. La società rossonera ha già conferito specifico incarico in tal senso agli avvocati Domenico Fasanella e Gianfranco Corsini.

Il mandato ha lo scopo di proporre apposita azione risarcitoria nei confronti del Comune, che trae origine dall’inadempimento da parte dello stesso Comune della convenzione per la gestione dello stadio Zaccheria, sottoscritta fra le parti il 17 settembre 2010 per la durata di quindici anni (dunque fino al 2025). La società di Casillo lamenta in particolare che il Comune di Foggia non ha mai adempiuto all’impegno previsto a suo carico nella suddetta convenzione (art. 3, punto 2), oltre che nella delibera del Consiglio Comunale n. 58 del 16 settembre 2010, laddove aveva espressamente assunto a proprio carico l’obbligo di ultimare i lavori per ottenere l’agibilità dello stadio fino a 7.500 spettatori, così provocando l’esclusione dell’U.S. Foggia dall’ultimo Campionato di Prima Divisione, disposta dalla Figc lo scorso luglio 2012 proprio a causa della suddetta mancanza di agibilità dello stadio Zaccheria.

“E’ bene che tutti sappiano - dichiara Casillo - che la nostra squadra è stata esclusa dal Campionato di Prima Divisione, in cui militava lo scorso Campionato, non a causa di un inadempimento finanziario dell’US Foggia, ma solo a causa del mancato rilascio dell’agibilità dello stadio Zaccheria, che il Comune di Foggia si era espressamente impegnato ad assicurare entro breve termine in sede di stipula della convenzione di affidamento dello stadio del 17 settembre 2010, e che a tutt’oggi non ha ancora conseguito, malgrado lo stadio sia stato nel frattempo assegnato alla nuova squadra dell’ACD Foggia, che oggi pure lamenta la mancanza di tale requisito.

“Il Comune - prosegue - ha finora soltanto tentato di mettermi in cattiva luce in modo da farmi passare per un soggetto inaffidabile, quando invece tutte le responsabilità per quello che è successo all’U.S. Foggia sono soltanto della stessa Amministrazione comunale. Durante lo scorso anno abbiamo accoratamente sollecitato fino all’ultimo momento il Comune di Foggia affinché portasse a termine le opere per conseguire l’agibilità dello stadio, avvisandolo anche del fatto che la Figc ci aveva più volte comunicato: nel caso di mancato rilascio della licenza di agibilità saremmo stati esclusi dal Campionato di Prima Divisione.

“Il Comune di Foggia, invece - continua, - malgrado ci avesse più volte rassicurato che i lavori per l’agibilità sarebbero stati completati entro il 20 maggio 2012 e ci avesse pure inviato un apposito crono-programma dei lavori per il tramite del dirigente del Servizio Lavori Pubblici (ing. Fernando Biagini), poi prorogati al successivo 30 giugno con comunicazione del Sindaco, non ha tuttavia mai mantenuto tale impegno, al punto da determinare la nostra esclusione dal Campionato di Prima Divisione, che è stata poi inevitabilmente disposta dalla Figc con delibera del 19 luglio 2012. Ne consegue che, anche se fossimo stati finanziariamente pronti e avessimo assolto agli impegni economici con la Figc, ugualmente l’U.S. Foggia sarebbe stata esclusa dal campionato agonistico 2012/13 in quanto privo di uno stadio agibile. Che senso avrebbe avuto anticipare circa 600mila euro per iscriverci al Campionato di Prima Divisione, quando poi saremmo stati ugualmente esclusi in quanto privi di uno stadio agibile?”

In effetti, è vero che anche la neocostituita squadra dell’ACD Foggia, a seguito dell’intervento del prefetto, si è vista costretta di recente a giocare a porte chiuse le prime due partite in casa nell’ultimo Campionato di serie D con Battipagliese e Trani, e ciò proprio a causa della mancata agibilità dello stadio Zaccheria. A oggi, tuttavia, è stata ottenuta soltanto una agibilità parziale per soli 4.400 spettatori, ma non si sa ancora quando verrà conseguita l’agibilità a 7.500 spettatori, che lo stesso Comune di Foggia si era impegnato a garantire a favore della società di Casillo già durante lo scorso Campionato, come stabilito nella convenzione del 2010, e che ancora oggi non riesce a conseguire, creando non pochi disagi per la disputa delle partite anche ai danni della neo costituita società dell’ACD Foggia.

Nel frattempo ci sono stati ulteriori sviluppi anche per la questione del noto calciatore Sau, oggi in odore di Nazionale e in forza al Cagliari, che ha militato nell’US Foggia fino al 2011: lo scorso 12 giugno si è tenuta l’udienza davanti al Tribunale di Foggia nella causa civile che vede contrapposta la stessa società di Casillo al Cagliari di Cellino, scaturente proprio dalla cessione di Sau. Tale cessione, secondo il Foggia, sarebbe nulla in quanto il calciatore non avrebbe mai firmato alcun contratto per il suo trasferimento al Cagliari. Il giudice si è riservato di formulare una prima valutazione sulla questione della querela di falso proposta dall’US Foggia in ordine alla firma del calciatore, e si è in attesa della relativa decisione.

Gli avvocati Fasanella e Corsini ribadiscono di avere ricevuto l’incarico di promuovere la suddetta azione risarcitoria davanti al Tar, dinanzi al quale già è pendente l’impugnativa spiegata la scorsa estate dalla medesima società avverso la determina unilaterale di revoca della concessione per la gestione dello stadio Zaccheria. “Ho ricevuto mandato dall’US Foggia, unitamente all’avvocato Corsini - spiega Fasanella - al fine di promuovere una apposita azione risarcitoria nei confronti dell’Amministrazione comunale, in considerazione dei rilevanti danni subiti dall’US Foggia a causa della mancata iscrizione al Campionato di Prima Divisione, determinata da un evidente inadempimento della convenzione da parte del Comune in ordine al conseguimento della licenza di agibilità del detto stadio, ai sensi dell’art. 80 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), a oggi non ancora rilasciata dall’apposita Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo istituita presso la Prefettura di Foggia.

“Tali danni - conclude - andranno commisurati non solo sulla base delle spese anticipate per i lavori di miglioria eseguiti dall’US Foggia all’interno dello stadio, ma anche in considerazione dell’ulteriore danno subìto dalla società in relazione al valore patrimoniale dei propri beni non più utilizzati (calciatori, marchio e via dicendo), cui va aggiunto il danno conseguente ai mancati introiti derivanti dalla vendita dei biglietti e dalla campagna abbonamenti per le successive stagioni calcistiche, oltre che quello correlato alla perdita dei diritti pubblicitari, televisivi, mutualità federali, e quant’altro”. Insomma, tra Casillo e Comune sta per iniziare la vera e propria battaglia legale per la resa dei conti.

Il legale ci tiene comunque a precisare che tutelerà, insieme con il collega, “l'immagine e la reputazione della società che per molti decenni ha rappresentato il calcio di Capitanata ai massimi livelli nazionali, raggiungendo anche importanti risultati, e resta tuttora in vita malgrado l'attuale difficile momento determinato da fattori estranei alla propria volontà. La gloriosa società rossonera non nasconde la propria ambizione di tornare nel grande calcio non appena avrà superato tale situazione di crisi. Tengo a evidenziare, peraltro, che trattasi di questioni (mancata agibilità dello stadio Zaccheria, esclusione dall'ultimo Campionato di Prima Divisione dell'US Foggia, e questione Sau) che già dallo scorso anno hanno suscitato l'attenzione degli organi di stampa, e che da ultimo si stanno arricchendo di ulteriori e clamorosi sviluppi, senz'altro meritevoli di adeguata informazione e diffusione”.






 Redazione

 

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