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18/05/2013

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CHE FINE HA FATTO LA MEMORIA?
Clicca per Ingrandire Cara donna Rachele, innanzitutto per prima/o brindo al tuo ritorno e buon pro ti faccia, visto che tornare a parlare, dato il tuo tono ironico e sarcastico, era un dovere che mancava da troppo tempo. Ecco, io non son donna, non son uomo e forse sono niente, ma in questa nebbia oscura in cui mi aggiro e a volte prendo forma, una cosa te la voglio dire.

Prima di ogni altra cosa parliamo di una cittadina bianca e lucente che ospita un popolo dalla scarsa memoria, partendo da quella fatidica estrazione delle fontane ritenute forse troppe vegliarde per un paesino che vanta undici secoli di vita, sostituite praticamente con nulla e gettate a marcire, chissà in quale stato e degrado, cessando di esibirsi gratuitamente a un pubblico indigeno e turistico che sembrava gradirne la presenza.

Lo stesso che, da qualche mese ormai, ha perso l’occasione di celebrare la scomparsa del grande Natalino Fasanella (a differenza di Punto di Stella, perlomeno propenso a ricordarne la vita e la morte sulle sue pagine), uomo troppo spesso avvezzo a regalare un cordiale saluto, una gradevole conversazione, o più semplicemente a magnificarci con la sua arte. Immondo non vedere a Peschici un premio in suo onore, una targa, manco a dire che nella perla del Gargano pullulino così tanti estrosi talenti da non dover ricordare quello che con lo spirito fu il più grande di tutti.

Meno male, e dico meno male, che almeno quei tre giovani cineasti - Silvia Cannarozzi, Michele Marino e Valentina Persico - che il 20 giugno prossimo presenteranno il loro lavoro finito (segui i link http://www.puntodistella.it/news.asp?id=6369 e http://www.puntodistella.it/news.asp?id=6304), abbiano avuto cuore e memoria di dedicare il corto “La Puglia è la morte sua” alla memoria di FasNat.

Donna Rachele quindi ti chiedo, a te che sei alcolizzata quanto saggia (ricordo bene quando mi spiegasti l’estetica di Benedetto Croce svuotandoti una damigiana di grappa): da quand’è che la memoria non va più di moda? In una Italia che va a sinistra, cade a destra e si ritrova in centro, in una Italia dove non ci sono donne, non ci sono uomini e forse non c’è niente, dimmi “Oh, Rachele”, che fine ha fatto la memoria?

Il Nulla Mischiato Col Niente

 Redazione
 

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