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05/04/2013

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CULTURA PRESA A CALCINCULO

Clicca per Ingrandire Sabato 6 aprile, alle 11.30, davanti a Palazzo Dogana, sede dell’Ente Provincia di Foggia, manifestazione contro la chiusura dell’Oda Teatro (leggi in calce la notizia, Scheda 1, e la storia del contenitore culturale, Scheda 2; ndr) gestito da un manipolo di giovani dauni, amalgamatosi nella Compagnia “Cerchio di Gesso” (Scheda 3), che da più di vent'anni si sono prodigati per la loro città e adesso, alla terribile notizia, hanno elevato all’ennesima potenza l’indignazione propria e di chi possieda un minimo di sensibilità. Laila Campobasso in prima linea, che tanto ha fatto con recensioni e altro per questa struttura.

Subito mobilitatasi, appena appresa la ferale novella, la Campobasso ha lanciato un appello assumendo anche le difese di quel manipolo di cui prima che, “con dedizione e speranza si sono presi cura di una terra arida rimboccandosi le maniche e non lasciandosi scoraggiare dalle continue delusioni. Da ammirare! Hanno avuto la caparbietà di seminare nella polvere quando tutti gli altri sono evasi”. Tanto che dalla loro passione germogliò l'Oda (Scheda 2). E ora, alla tenera età di dieci anni, vogliono estirparlo.

“Non possiamo stare a guardare come se nulla fosse - prosegue. - Si dice che una città si giudichi per ciò che fa per i suoi bambini. L'Oda ha offerto se stesso ai bambini e alle famiglie perché fatto da persone sensibili che non hanno posto il denaro come priorità nella propria esistenza. E questa città cosa fa? Toglie ai bambini ogni alternativa, ogni possibilità di scelta. Toglie loro il polmone verde di una città inquinata già da mille problemi. Toglie loro ogni speranza. Cosa ci resta?”


SCHEDA 1 (La notizia, attinta da ‘foggia.ilquotidianoitaliano.it’ del 5 aprile 2013) = Dopo il Giordano e il Mediterraneo, un altro pezzo di cultura foggiana va in archivio: anche l’Oda Teatro (foto del titolo e 1 sotto) chiude i battenti per mancanza dei requisiti di sicurezza riscontrati dai Vigili del Fuoco nell’ultimo sopralluogo, anche se la ‘fatiscenza’ del teatro era cosa già nota alla città e alla Provincia, rea, secondo la Cgil, di totale disinteresse. “La sconcertante notizia della chiusura dell’Oda Teatro a Foggia è un ulteriore schiaffo ai cittadini foggiani e alla produzione culturale dell’intera Capitanata” tuonano da Cgil e Slc di Foggia e Puglia, preoccupati anche per le sorti dei lavoratori impegnati nelle attività del teatro.

E ancora: “La meritevole iniziativa della Provincia di Foggia di acquistare e trasformare, agli inizi degli anni Duemila, un capannone industriale (foto 1 sotto) in un luogo destinato alla cultura è oggi offuscata dall’incredibile situazione che ha portato alla chiusura del Teatro, a causa di una certificazione inesistente di staticità dell’immobile. Nonostante un ‘regolare’ bando espletato nel 2003 e vinto dalla incolpevole compagnia teatrale Cerchio di Gesso. Una storia di incuria e disattenzione delle Amministrazioni provinciali che rischia di costare molto caro ai 20 lavoratori impegnati nel teatro e alle loro famiglie, per non parlare del danno culturale all’intera cittadinanza già offesa dalla chiusura che si protrae da anni del Teatro Giordano. Se pur in scadenza del mandato politico, riteniamo doveroso che la Provincia di Foggia avvii immediatamente tutte le procedure utili a consentire la riapertura dell’Oda teatro”. Come dargli torto?

SCHEDA 2 (L’Oda Teatro) = La struttura è un ex capannone industriale adibito in precedenza a lavanderia industriale e rivendita di acque e bibite. Lasciato in abbandono per diversi anni viene acquisito dall’Amministrazione Provinciale di Foggia che lo destina a contenitore culturale al fine di munire città e territorio di un contenitore che possa affiancarsi a quanto esistente, per soddisfare e ampliare la richiesta e l’offerta culturale, fornire agli operatori culturali del territorio un’occasione di crescita e sviluppo, rivitalizzando una zona della città che vive un alto degrado architettonico e sociale.

A giugno 2003, terminati i lavori base di ristrutturazione, l’ente emana un bando pubblico per la concessione della gestione della struttura che ha preso il nome di “Orto degli Attori” (foto 2). Aggiudicatosi il bando la Compagnia “Cerchio di Gesso” avvia una serie di attività di spettacolo e contemporanemente realizza ulteriori lavori di adeguamento affinché lo spazio sia sempre più idoneo sia alle esigenze tecniche e alla rappresentazione di spettacoli, sia a ospitare in modo adeguato il pubblico.

In anni di attività la struttura ormai nota come “Oda Teatro” è divenuta - grazie al lavoro artistico, organizzativo e manuale svolto dal Cerchio di Gesso e il sostegno di enti pubblici, in particolare della Provincia di Foggia, - un importante punto di riferimento culturale e dello spettacolo per l’intero territorio provinciale, nonché piacevole meta per compagnie e gruppi teatrali nazionali e internazionali.


SCHEDA 3 (“Cerchio di Gesso”) = La Compagnia nasce a Foggia il 1991 grazie alla dedizione e alle energie di Carlo Formigoni, che raduna intorno a sé un gruppo di giovani artisti - alcuni dei quali oggi costituiscono l’asse portante della Compagnia - col preciso intento di promuovere e fare cultura sul territorio. L’idea predominante è avvicinare i giovani all’universo culturale del teatro, cercando di stimolare creatività e fantasia in un processo di coinvolgimento del giovane spettatore che induca a riflettere, divertirsi, conoscere.

Strutturandosi negli anni sempre più come impresa dello spettacolo, il Cerchio di Gesso nel 2001 diventa cooperativa e impiega circa venti persone fra dipendenti a tempo indeterminato e stagionali. Da giugno 2003 il Cerchio di Gesso gestisce l’Oda Teatro in cui produce in maniera diretta due spettacoli l’anno e sostiene la produzione di altre compagnie regionali, inoltre organizza una stagione teatrale in serale e una pomeridiana per le famiglie, matinèe per le scuole, attività formative e culturali in genere, progetti speciali quali ‘Letture Clandestine’ e ‘Merenda a teatro’, laboratori per bambini e per adulti.

Dal 2007 al 2011 il Cerchio di Gesso scinde la direzione organizzativa da quella artistica, affidando quest’ultima a Simona Gonella al fine di migliorare le proprie capacità artistiche, produttive e organizzative. Nel tempo il Cerchio di Gesso è riuscito a intessere un rapporto col territorio continuo e proficuo tanto da potersi ritenere una realtà capace di promuovere e rappresentare i suoi spettacoli sul territorio nazionale, ma soprattutto una struttura residenziale il cui obiettivo principale resta offrire servizi culturali al territorio della provincia di Foggia.

Ad agosto 2012 ha organizzato insieme col Comune di Foggia e la Fondazione Banca del Monte il 1° festival di Teatro di strada. Quest’anno la compagnia Cerchio di Gesso compie ventuno anni di attività e organizza la 10ª stagione presso l’Oda Teatro dal titolo “Una storia in ogni storia” che parte il 4 novembre con l’ultima produzione per famiglie “Il giro del mondo in 80 giorni”, regia di Mariantonietta Mennuni, in tournèe in tutta Italia.




 Redazione (foto cerchiodigesso.it)

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 05/04/2013 -- 17:20:46 -- vincenzo

Grazie per aver raccolto e fatto proprio l'appello! Però - vorrei sottolineare - è l'ARTE, è la CULTURA che viene servita, non chi, in un modo o nell'altro, è al loro servizio. Il mio contribuito è talmente infinitesimale, che proprio non lo vedo esistente.

 
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