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31/01/2013

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IL DOTTORE STUDIA IL CASO E IL PAZIENTE MUORE

Clicca per Ingrandire È recentissima la notizia della sottoscrizione di un documento congiunto fra i Comuni Cagnano Varano-Ischitella e il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano in cui si richiede “alla Regione Puglia e alle altre autorità regionali competenti” - si legge nell’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 29 scorso - l’individuazione di “appositi canali di finanziamento, a vari livelli, per definire esattamente le cause dell’erosione nell’ambito dell’unità fisiografica di riferimento”.

Nel frattempo, però, la politica non si accorge che a Capojale la situazione da emergente è diventata urgente e il mare ha inghiottito tutta la spiaggia, invaso la pineta e distrutto stabilimenti balneari ed esercizi commerciali. Il 14 gennaio, il Consiglio comunale di Cagnano Varano, voluto dall’Associazione “Isola Capojale” in seduta straordinaria e urgente, ha approvato all’unanimità e su proposta del sempre attento sodalizio una deliberazione al fine di richiedere al governo centrale la dichiarazione dello stato di calamità naturale e l'utilizzo dei fondi già stanziati (1,5 milioni di euro già nelle casse del Comune di Cagnano da dicembre 2008), in deroga al patto di stabilità, per la costruzione di frangiflutti almeno nella parte adiacente il molo di Capojale (zona più colpita dal fenomeno erosivo).

“A oggi, però - dicono all’Associazione, - di tale deliberazione non si è vista nemmeno l’ombra. E menomale che il Consiglio era straordinario e urgente!”. In località ‘Batteria’, sempre a Capojale, il mare in tempesta dei giorni passati ha distrutto tutto. “Difficilmente - precisano - gli operatori turistici della zona riusciranno a lavorare durante la prossima stagione estiva. Un progetto già esiste, il finanziamento pure, le autorizzazioni altrettanto: ma cosa vogliamo aspettare ancora?

“Il 22 gennaio - proseguono - abbiamo chiesto al sindaco di Cagnano di farsi promotore di un incontro istituzionale fra nostra associazione, redattori del progetto ‘Difesa della costa del litorale in località Isola Varano’, responsabile del procedimento e Amministrazione comunale allo scopo di fare chiarezza sugli elementi ostativi del progetto redatto, ove ci fossero, e unire in modo sinergico gli sforzi di tutti per abbreviare l’iter burocratico e portare a compimento l’opera finanziata nel più breve tempo possibile.

“Non possiamo aspettare - puntualizzano - tempi biblici e mai certi di studi ulteriori, intese fra Comuni e chiacchiere elettorali. Di queste ultime, fra l’altro, ne abbiamo sentite e lette troppe in questi giorni. Oggi abbiamo un malato, Capojale, e abbiamo una cura pronta, il progetto, e il finanziamento già stanziato al Comune di Cagnano il 2008: perché aspettare che muoia? Auspichiamo - concludono - che la politica locale si risvegli immediatamente e faccia sentire la sua voce a Bari e Roma. I frangi flutti servono subito, non possiamo aspettare più!


 Comunicato (foto Domenico S. Antonacci)

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 01/02/2013 -- 16:53:09 -- vincenzo

Finché c'è vita, c'è speranza. Eppoi, cosa importa a certa gente (che ha solo fame di voti quando corrono tempi di campagna elettorale), se il mare si ricongiunge con il lago? L'isola, un tempo, non c'era, così, se lasciamo che la natura segua il suo corso, che male c'è? (Ué, non fatevi sfuggire la mia ironia, eh!)

 
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