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12/01/2013

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DOPO LA BIBLIOTECA CHIRÒ A CHI TOCCA?
Clicca per Ingrandire Un anno fa, in vista dell’imminente e immotivata chiusura della biblioteca economico-giuridica sanseverese “F. Chirò” e dell’inaccettabile possibilità che la città venisse privata del suo patrimonio librario, nasceva il Comitato “Pro-Biblio San Severo”, costituito essenzialmente dai principali utenti delle biblioteche della città: i giovani studenti. A un anno dalla sua nascita e a un anno dal Consiglio comunale richiesto da Comitato che portò finalmente all’attenzione di Istituzioni e cittadinanza il problema della tutela non solo del patrimonio librario ma della cultura nella città, il Comitato prova a fare un bilancio sulla questione.

In seguito al Consiglio comunale del 28 dicembre 2011, si sono tenuti fino a marzo 2012 incontri, in sede di commissione, fra Comitato, BancApulia, famiglia Chirò e Amministrazione Comunale. Dopo marzo 2012 incontri e comunicazioni sono proseguiti, escludendo il Comitato, fino a novembre 2012 senza raggiungere una soluzione definitiva. Intanto, nel mese di settembre, la biblioteca “Chirò” chiudeva al pubblico, privando i giovani sanseveresi dell’unico posto dove poter studiare ed essere assistiti nella ricerca di materiale attinente i propri studi.

Questo è avvenuto, ancora una volta, senza la benché minima considerazione degli utenti, che in tanti anni hanno costituito l’anima della biblioteca, e del Comitato che li rappresentava. In questi mesi, inoltre, si è posta anche la problematica del futuro della biblioteca “A. Minuziano”, il cui patrimonio librario, di consistenza analoga a quello della “Chirò” (circa 100mila libri), rischia di non aver trovato ancora una sistemazione definitiva (dopo decenni) nonostante l’apertura della nuova sede di rappresentanza nell’edificio “G. Pascoli”.

Al Comitato sono arrivate numerose segnalazioni da parte di cittadini i quali, pur essendosi rivolti all’Amministrazione comunale, hanno ricevuto risposte vaghe e imprecise circa la concreta possibilità della nuova sede di ospitare l’intero patrimonio librario e la capienza delle sale studio (ancora non disponibili). Se il periodo attuale è adatto più che a mai a trarre un bilancio, quello della tutela del patrimonio librario e della cultura in generale della città sembra assolutamente negativo: ancora non funzionante la biblioteca comunale, ancora chiusa la biblioteca “Chirò”, ancora non terminata la palazzina in Largo Sanità.

In tutto questo si assiste sgomenti a un continuo scaricabarile fra i vari soggetti coinvolti. Un anno è passato e molte promesse sono state disattese. Si ha la sensazione, terribile, che i giovani sanseveresi siano stati presi barbaramente in giro e che, evidentemente, da qualche parte ci sia non solo il disinteresse, ma la precisa volontà, legata chissà a quali interessi personali, di non dare ai giovani un luogo ‘adeguato’ per studiare, incontrarsi, e un luogo ‘adatto’ a custodire il patrimonio culturale materiale (oltre che immateriale) della città.

Prendere in giro i giovani significa allontanare ancora di più una generazione già molto delusa da ciò che la nostra città è diventata in questi anni: allontanare i giovani significa negare alla nostra San Severo un futuro. L’augurio che s’intende rivolgere alla città è: chi di dovere si renda conto di questo e si renda soprattutto conto che la cittadinanza sanseverese si è espressa, come non accadeva da molto tempo, con forza a difesa delle biblioteche di San Severo.

Seguire la logica del “non parlarne per non risolvere” significa tradire questa città. Ci si domanda quindi chi, anche nel 2013, continuerà a farlo. In ultimo, ma non per importanza, si ringraziano tutti i cittadini, studenti, professionisti, che hanno supportato l’attività del Comitato in questi mesi o hanno seguito con attenzione e partecipazione l’evolversi della vicenda. A loro e a tutta quella San Severo che prova, giorno dopo giorno, a costruire un futuro migliore, l’augurio di un 2013 che possa portare alla città molte più soddisfazioni.

Giuseppe Bruno

 Ufficio Stampa Comitato Pro Biblio San Severo (foto Stato Quotidiano)
 

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