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16/11/2012

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“SALVIAMO LA STAZIONE DI SAN SEVERO”

Clicca per Ingrandire In seguito al Consiglio comunale tenuto il 5 novembre nell’Itc “Fraccacreta” di San Severo, è emersa tutta la volontà delle istituzioni cittadine di salvaguardare la stazione di San Severo (foto del titolo, Anni '40) da un lento e inesorabile declino. Durante tale Consiglio, inoltre, è stata sottolineata la immotivata mancanza del riconoscimento (e finanziamento) regionale della stazione di San Severo a fronte di un avvenuto riconoscimento per le stazioni di Barletta, Trani, Bisceglie e Fasano, ed è stata manifestata l’impossibilità della sola Amministrazione comunale di agire ed essere ascoltata se non supportata anche da altre istituzioni.

Al proposito, Giuseppe Bruno, coordinatore di Generazione Futuro Alto Tavoliere, ha dichiarato: “Il graduale declino della stazione di San Severo arreca un danno notevole all’intera provincia e allontana, ancor di più, una generazione di giovani (studenti fuori sede o lavoratori) che, già lontani dai problemi della città, rischia di rimanere lontana anche materialmente dal nostro territorio. Nel corso degli ultimi anni è infatti diventato sempre più complicato o poco economico raggiungere la Capitanata già dalle sole principali città italiane, mentre è diventato un sogno tornare, in breve tempo e con costi contenuti, dalle principali città europee.

“Di fronte all’impegno delle istituzioni locali - ha proseguito, - la Provincia di Foggia ha sempre trovato una Regione Puglia sorda e talvolta addirittura ostile alle istanze legittime di un territorio che rivendica il proprio diritto a esser adeguatamente collegato col resto della Nazione e dell’Europa. Per questo motivo, esprimo a nome del movimento giovanile che rappresento, il massimo sostegno a ogni iniziativa che le istituzioni sanseveresi o provinciali vorranno avviare”. E ha concluso: “Rivolgo loro un appello: che si organizzi al più presto un incontro fra tutti i rappresentanti di istituzioni e associazioni del territorio, affinché il nostro diritto alla mobilità venga difeso con una voce così forte da poter essere difficilmente ignorata dalle istituzioni regionali”.

 Comunicato

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 22/11/2012 -- 08:35:20 -- vincenzo

Sono sempre stato convinto che, ad essere eliminate, non dovrebbero essere le provincie, ma le regioni. Perché le provincie sono più vicine ai cittadini di quanto non lo siano le regioni che danno la massima importanza alla città sede dell'istituzione, un po' meno alla provincia di pertinenza, ancor meno alle altre provincie (periferiche), nessuna alle comunità territoriali di queste ultime! Quanto può fregare alla regione Puglia la salvezza della stazione di San Severo?

-- 24/11/2012 -- 21:08:46 -- ANTONIO

Pare che in Italia non funzioni niente! Nun funziona lo Stato! Non funzionano le Regioni! Non funzionano le Province! Non funzionano i Comuni! Tutto è in uno stato di dubbia utilità, dissesto, inefficienza, e a rischio fallimento. A Causa della deficienza dei Politici e della Classe dei Dirigenti Pubblici, che loro stessi rappresentano, non c'è un settore della vita pubblica ed amministrativa che funzioni! Non funziona la Giustizia, non funziona la Sanità, non viene tutelato l'Ambiente, non ci sono certezze nè nel Diritto e nemmeno nella Pena, etc.. Tutto o quasi è in stato o di crisi o in stato confusionale. Quasi che si sente spesso dire in giro e nella vita di tutti i giorni che niente funziona a dovere o bene nel nostro Paese. Tanto che è scarsa la fiducia di Cittadini verso la Politica.

-- 25/11/2012 -- 14:11:48 -- ANTONIO

Lo Stato Organizzazione o Apparato così come à stato pensato e progettato dai Padri Costituenti ancora oggi risponde a precise esigenze, le stesse che vorrebbero un Ente Nazione ben strutturato ed efficiente, di tipo democratico, decentarto, partecipato,liberale, e ramificato, nelle Autonomie per garantire immediatezza nell'azione e decisione. Una Gestione del Potere, insomma più vicina ai Cottadini. Ma la verità è che a causa di una Cattiva Politica questo non avviene e non funziona niente. Cosicchè ciò che andrebbe abolita è tutta la Cattiva Politica di Oggi, con insieme i relatici Politici che stanno fallendo su tutto per i troppi errori e scandali morali ed etici, nonchè schifezze gestionali e conflitti di interessi, abusi, corruzioni, sprechi e quant'altro è a danno del Pubblico e della Nazione. Il Sistema Democratico italiano di gestione del Potere, era un modello da copiare, ed ad esempio per altri Statii, ma oggi non siamo più un modello per nessuno a causa delle nostre colpe.

-- 25/11/2012 -- 14:44:32 -- ANTONIO

Ciò che andrebbe abolito è la Cattiva Politica con i relativi protagonisti, perchè i politici attuali sono poco affidabili e poco responsabili, capaci solo di creare problemi o aggravare i già tanti disagi. Loro, dei politici è il nerito della Situazione di Crisi italiana nei vari settori quando più che parlare di vita si ascolta il continuo lamento di una sopravvivenza esistenziale a stento laddove l'unica certezza è la globale incertezza del continuare ad esistere.

-- 25/11/2012 -- 14:55:41 -- ANTONIO

Esempi: Che succede quando un Ministero non funziona per colpe personali e di gestione di un Ministro, che si fa, si abolisce una funzione inmportante di un Governo o si cambia il Ministro che dovrebbe esere a ciò competente? O in Caso di un Ospedale Pubblico che funziona male o che non funziona conviene fare prima a cacciare gli operatori, primari e dirigenti irresponsabili e incapaci, per sostituirli con altri più bravi e capaci oltre che responsabili, oppure è bene chiudere il tutto con la cessazione dell'attività del Presidio e il licenziamento indiscriminato di tutto il personale e lavoratori? Con l'ulteriore fatto di mandare a casa e senza cura pazienti e ricoverati? Penso che sia più saggio far funzionare ciò che a fatica si è costruito per il Bene dei Cittadini e per il Pubblico! Si fa subito a distruggere e abolire ciò che prima è stato costruito a fatica e con sacrifici e sangue.

-- 25/11/2012 -- 15:45:40 -- ANTONIO

In momenti di forte recessione e crisi è comunque saggio limitare gli sprechi e contenere le spese; per cui il bene e i beni nascono dal risparmio stesso come filosofia di vita. Il Risparmio limitando i consumi inutili o provvedendo a generare una corretta gestione frena e ostruisce la perdita della dispersione delle emergie e della perdita oltre la misura così che arricchisce quanto si ha o chi povero già è. Così da essere dotati da subito di ciò di cui non si viene sottratti. Abolire e togliere è di per sé già una mancanza. Cosa diversa è invece una Politica virtuosa e per una sana gestione di ciò che si ha a disposizione.

-- 25/11/2012 -- 16:08:02 -- ANTONIO

Insomma, l'inutilità sta nell'incapacità a essere utili e anche nella condizione di non essere validi a svolgere una naturale funzione. Qualunque cosa può essere utile se funziona! Anche se con un costo o una spesa da sostenere. Come è lo Stato... "il cui costo" (dei Servizi) grava sui Cittadini. Del resto, non è che se non funziona lo Stato si abolisce lo Stato stesso. Sono altre le strade per far funzionare ciò che prevede la stessa Costituzione!

-- 26/11/2012 -- 20:39:15 -- ANTONIO

Quando la Politica è capace solo a creare problemi o finisce per peggiorare le cose, allora è quella Politica che va abolita; ovvero rottamata! In Italia, da vent'anni a questa parte, più che migliorare, o andare avanti, è stato perso solo tempo e le cose fatte sono state anche fatte male. La crisi dell'economie internazionale poi, seppure esistente, serve agli stessi Politici come scusa per camuffare le loro responsabilità, e le loro incapacità, poichè vogliono far credere alla gente che nel disagio si è finiti dentro da soli, e non perchè condotti male dalla Politica. Gli stessi nascondono in altri termini le incapacità e le ir-responsabilità della Politica che ormai difficilmente quaglia, concretizza, fatti e risultati veramente utili o essenziali. La Politica più che servizio nobile è diventata ignobile attività di tipo teatrale, fatta da personaggi che dovrebbero solo nascondersi perchè impresentabili e perchè solo nocivi per quanto hanno fatto fino ai giorni nostri.

-- 26/11/2012 -- 21:03:20 -- ANTONIO

LA STAZIONE DI SAN SEVERO MERITA RISPETTO PER LA SUA STORIA E PER LA SUA MEMORIA. Utile durante gli anni delle guerre e del dopo guerra, per i collegamenti e per il trasporto di persone e merci. E' perciò un dovere per tutti difenderla e tributargli invocazioni di solidarietà e di aiuto. Il tutto non solo a parole ma anche nei fatti. LE ISTITUZIONI dovrebbero solo vergognarsi della situazione della Stazione di San Severo e della precarietà e disagio in cui versa.

-- 26/11/2012 -- 21:17:45 -- ANTONIO

Oltre all'utilità della Stazione si Ricordano anche le Vittime, quelle che hanno perso la Vita a seguito del tragico incidente e disastro ferroviario di alcuni anni fà. Affinchè il Ricordo ed il Valore della Storia e della Memoria non vengano mai cancellati, e questi continuare a vivere in loro Onore.

-- 26/11/2012 -- 21:24:33 -- ANTONIO

LA STAZIONE DEVE CONTINUARE A VIVERE COME LA LINEA FERROVIARIA STESSA. LA LINEA NAZIONALE E GARGANICA VA MIGLIORATA E POTENZIATA . BELLO E RIVOLUZIONARIO SAREBBE ANCHE FARE ARRIVARE LA LINEA FERROVIARIA FINO A VIESTE, ALLUNGANDO IL TRATTO CHE DA CALENELLA PORTI E COLLEGHI SAN SEVERO A QUASI TUTTO IL RESTO DEL PROMONTORIO. COLLEGARE SAN SEVERO A VIESTE CON LA FERROVIA E' COME DIRE UNA QUESTIONE DI CIRCA 23 KILOMETRI DI STRADA FERRATA, CON LA REALIZZAZIONEM DI DUE STAZIONI SCALO. UNA STAZIONE FERROVIARIA DI SCALO PROPRIO A PESCHICI CITTA' ED UN'ALTRA PROPRIO A VIESTE. UN SERVIZIO DIRETTO CHER COLLEGHI DIRETTAMENTE DUE IMPORTANTI CENTRI TURISTICI CHE COSI' RISULTEREBBE PIU' COMODO, E LA LINEA PIU' IMPORTANTE, SIA PER IL TRASPORTO DELLE MERCI E DEI PASSEGGERI. CON UNA FORTE RIDUZIONE DEI COSTI.

-- 26/11/2012 -- 22:11:36 -- ANTONIO

I collegamenti terrestri servirebbero. comunque, se migliorati, anche per collegare e far funzionare meglio quelli aerei, anche se ubicati a distanza. Permettere la chiusura della stazione di San Severo avrebbe come ulteriori effetti quelli di isolare ed abbandonare il Gargano. E tutto ciò non può essere accettato nè consentito. Perchè il Gargano è Centro di mete e di collegamenti ed è in contatto con tutto il Mondo.

-- 27/11/2012 -- 10:59:31 -- vincenzo

Sinceramente, non ho capito se la stazione di San Severo debba essere salvata dal suo deterioramento (e dal probabile crollo) o se debba essere fatta sopravvivere come luogo di imbarco-sbarco dei viaggiatori. Certo è che, se si vuole ciò, è necessario che la si tenga su come si deve. Se, invece, si ha voglia di eliminarla del tutto, allora TRENITALIA e Fg devono dire ai cittadini come regolarsi per viaggiare. Si deve far partire tutti da Foggia, anche i passeggeri diretti al nord? E, alla Fg non conviene, a tal punto, eliminare del tutto la propria ferrovia (anziché, come negli auspici del Sig. Antonio, farla giungere a Vieste)? Profondo sud=meno che terzo mondo!

 
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