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25/10/2012

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Clicca per Ingrandire GROTTA PAGLICCI = Con una nota inviata dall’Ente Parco del Gargano alla Regione Puglia, attestante l’omologazione delle opere, si è concluso l’iter di adeguamento strutturale e infrastrutturale del polo museale di Grotta Paglicci a Rignano Garganico (foto del titolo, uno dei graffiti ruotato di 90°; ndr)), sito europeo più antico in fatto di presenza di segnali di vita dell’uomo preistorico. Infatti, il 26 luglio scorso, ampiamente in anticipo rispetto alle scadenze previste, sono terminati i lavori di sistemazione dell’immobile che ospiterà il fornito Museo (il quale conterrà in maniera catalogata in apposite teche tutti i più importanti reperti archeologici rinvenuti) che insieme al tecnologico e multifunzionale Centro Visite (sistemato nell’ex Scuola Materna) e alla capiente e strategica Sala Convegni (nell’ex Chiesa del Purgatorio) costituiranno l’importante polo attrattivo di Grotta Paglicci. Ora l’ultimo tassello del puzzle: l’allestimento a cura dell’Università di Siena (che in loco studia e opera da decenni) per garantire una fruizione al pubblico nei tempi più rapidi possibili.

“Siamo davvero a un passo dal tagliare uno storico risultato per tutto il Gargano - ha dichiarato il presidente Pecorella. - E’ una questione che ho a cuore sin dal mio insediamento in qualità di commissario e a distanza di un anno e mezzo possiamo dire di aver fatto davvero passi da gigante per restituire il giusto splendore a un sito che rappresenta la culla della civiltà europea. Dopo aver riallacciato i rapporti con l’Università di Siena e concluso il periglioso iter dei lavori infrastrutturali, a breve riconsegneremo il sito museale alla città di Rignano e ai suoi abitanti. Il Comune più piccolo del Parco merita attenzione maggiore rispetto ad altri che possono contare su maggiore popolazione e maggiori opportunità di sviluppo.

“La tutela delle aree interne alle quali appartiene Rignano - ha concluso - deve diventare esercizio di concretezza e non mera affermazione di generici intenti. Il sistema di fruizione che abbiamo pensato per il polo di Grotta Paglicci non sarà solo a uso e consumo del mondo accademico, ma deve coinvolgere tutte le Istituzioni a ricercare un vasta e attenta platea di operatori. Il mondo della scuola può segnare, con la sua consapevole partecipazione alla vita di questi centri, la differenza tra un oblio del territorio e il suo adeguato e giusto risveglio. In questa direzione intendiamo muoverci insieme all’Amministrazione comunale”.



CAPITALE EUROPEA = Dal 1° al 4 novembre a Borgo Celano (San Marco in Lamis), cuore del Parco Nazionale e sede del Centro Visite e del Museo Paleontologico, ci sarà il raduno annuale nazionale e internazionale di speleologia della Ssi che si fonde col tradizionale raduno annuale pugliese “Spelaion” prendendone in prestito, per questa occasione, il nome: “Spelaion 2012 - La fine del mondo” (foto 1 sotto). Tale evento, di cui l’Ente Parco è partner e co-organizzatore (organizzazione a cura del Gruppo Speleologico Montenero) è un momento di riflessione sullo stato dell’arte della ricerca speleologica in Italia. Occasione di confronto per capire le modalità di aggregazione, le tecniche di ricerca, l’acquisizione di documentazione e la restituzione di dati di chi, oggi, conduce esplorazioni carsiche complesse.

“Gli ultimi anni e gli ultimi tempi - riferisce Giampietro Marchesi, presidente della Società Speleologica Italiana - sono stati caratterizzati da risultati eclatanti. Giunzioni, nuovi ingressi, nuove tessere nel mosaico di complessi carsici, sifoni superati. Gli attori sono diversissimi, per provenienza, modalità di aggregazione, metodo di ricerca. Ci sono i progetti mirati a un’area, nuove realtà trasversali nate intorno a esplorazioni, federazioni che operano da gruppo, formazioni estemporanee che colgono l’attimo. Tutto questo è diversità, è ricchezza. Aldilà di egide, sigle e gagliardetti - prosegue - la Società Speleologica Italiana chiede e propone una fotografia di quanto sta accadendo oggi nella speleologia italiana. Chiede il confronto sui temi che la Società da anni fa propri. La corretta interazione col paesaggio anche sociale, il rispetto delle normative esistenti, la capacità di riportare dati, immagini, informazioni”.

Insomma, non una rassegna antologica, non un atlante del carsismo italiano, ma un narrarsi aperto, sincero, senza preclusioni su possibilità e anche criticità nella ricerca intesa come percorso dall’intenzione al reportage. La molteplicità delle forme carsiche, la varietà degli ambienti e del paesaggio nonché il grande patrimonio di biodiversità sono una formidabile cornice al vivere queste quattro giornate di speleologia in un territorio unico, quasi fosse l’inizio di un nuovo mondo: il Gargano. Durante i convegni verranno affrontati temi come “Ieri, oggi, domani: l’evoluzione della speleologia nelle aree Parco”; “La speleologia e la speleogenesi nel quadro del ciclo generale del carbonio”; “La biospeleologia: tecniche integrate di conoscenza del territorio sotterraneo”; “Il monitoraggio delle cavità sotterranee: prospettive e risorse”; “Tavola rotonda: ponte speleologico Italia Balcani, interscambio di idee provenienti dal sottosuolo”.

Oltre alla fruzione delle tre sale proiezioni, della sala convegni, degli stands materiali, della sala mostra e delle esposizioni dei singoli gruppi, sono molteplici le attività previste per addetti ai lavori e visitatori. Di giorno ci saranno circa trenta itinerari speleologici e turistici per conoscere la Montagna del Sole. Percorsi per famiglie, esperienze da brivido come il volo sul Tavoliere con deltaplano o la gita nei luoghi più sperduti della foresta Umbra con fuoristrada. ‘Birdwatching’ in canoa nella laguna, visite alle grotte marine, conventi e santuari, San Pio, trekking nel Parco Nazionale del Gargano e tante grotte per tutti i gusti. Di notte invece, in uno spazio di 2500 mq, la festa più bella del mondo prenderà vita nella splendida location della Jurassic park del Gargano alla presenza di gruppi musicali e dj.

“Dall'1 al 4 novembre - dichiara entusiasta Stefano Pecorella, presidente dell’Ente Parco - il Gargano sarà la capitale europea della speleologia e l’Ente non può che essere fra i protagonisti di questo evento. Un ulteriore tassello (dopo la candidatura a un bando del Miur del progetto 'Parco delle Scienze della Terra', che avrà la sua base operativa proprio a Borgo Celano) nel percorso di riconoscimento a Geoparco”. E gli organizzatori spiegano: “L’apporto garantito dal Parco Nazionale del Gargano sancisce l’attenzione che l’Ente ha nei confronti della speleologia e in particolare della ricerca speleologica nell’area Parco”. Nella tre giorni, grazie al qualificato supporto del gruppo ‘La Venta’, ci sarà anche un confronto e uno scambio di ‘know how’ fra il Parco del Gargano e il Parco messicano del Chapas, che molto hanno in comune in fatto di geologia, paesaggio e natura.


NB. In PERIODICI di Città Gargano il programma dettagliato




 Ufficio Stampa Parco del Gargano

 

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