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19/09/2012

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VERRANNO DI NOTTE E CI TIRERANNO I PIEDI NEL LETTO

Clicca per Ingrandire Chi ci segue da tempo sa benissimo che la nostra testata non tratta la cosiddetta “cronaca vera”. Oggi, comunque, siamo “obbligati”, non tanto a fare una eccezione alla regola, quanto a difendere una ‘categoria’ che non possiede alcuna arma di protezione di fronte a incultura, diseducazione, immoralità e amoralità. Qua non si tratta di cronaca nera - o solo cronaca nera - ma di atti e comportamenti che oltraggiano il comune sentire, offendono la nostra storia, insultano il proprio simile, vilipendono i propri antenati, infamano chi li compie e con loro i concittadini tutti.

La denuncia di oggi ha una sua causa scatenante: la lettera che il consigliere comunale Antonio (Tonino) Guerra ci ha fatto pervenire. Ve la riproponiamo integralmente in quanto testimonianza e segnalazione di un costume abominevole che aggredisce individui senza scrupoli capaci di oltrepassare ogni limite di decenza e moralità, colpendo e inferendo una ferita difficilmente rimarginabile in ciascuno di noi. Sì, perché nessuno di noi non ha un defunto al Cimitero, da commemorare, onorare, visitare. Di seguito il testo.


“EMERGENZA, ILLEGALITÀ, DELINQUENZA E OFFESE AL CAMPOSANTO DI PESCHICI - Ancora furti e ulteriori atti oltraggiosi sono consumati presso il Luogo Sacro di Peschici.

“E' noto già da tempo, nel Camposanto di Peschici, il verificarsi di fatti che offendono e turbano Sentimenti e Coscienze dei peschiciani. Ancora un furto! Rubata in pieno giorno, in data 15 settembre 2012, una ‘bibbia’ con copertina colore arancione e scritta ‘bibbia’ color oro sul frontespizio. Vergogna! Nella stessa mattina, inoltre, sono risultati strappati e gettati in terra, nella guardiola del Custode - che manca da circa nove anni perché il posto pubblico risulta ancora vacante - alcuni Avvisi Utili indirizzati ai cittadini che invitavano a tenere comportamenti decorosi e di rispetto verso i morti… e altre informazioni.

“Tali eventi di degrado, tali atti vandalici e di turbamento, non possono che essere condannati, e anche ‘ammoniti’, poiché costituiscono un affronto sia ai defunti sia alla comunità peschiciana, oltre a procurare danno al paese. Da noi nemmeno i morti possono più riposare in pace, in un luogo sacro, e le tombe spesso vengono saccheggiate e oltraggiate! In una cappella sono stati rubati due portacandele da altare. In passato, e fino a pochi giorni fa, sono stati trafugati oggetti di ogni genere: lampade, crocifissi, fiori, vasi, statue e altro. Ma il pensiero va anche alle ossa dei defunti lasciate incustodite.

“A questo punto, io per primo sarò spietato nel mio impegno civico e nell'esercizio delle mie funzioni per perseguire gli autori di tali infami, deplorevoli e squallidi gesti. Insieme a quanti vorranno difendere i propri morti, faremo in modo di non lasciare scampo a coloro che offendono il decoro del Camposanto e dei morti che vi riposano. L'autore dell'inconsulto furto della bibbia si ravveda facendola ritrovare nel posto dove era stata collocata. Tale gesto sarà apprezzato da tutta la comunità. Se continuerà a tenere il comportamento su descritto non meriterà alcuna pietà (compassione) e nemmeno potrà essere destinatario di comprensione e considerazione sociale e personale” (firmato: il consigliere comunale di Peschici - e i cittadini rappresentati - dr. Antonio Guerra).


Nessuna chiosa all’accorata querela del consigliere, solo un ricordo infantile. Quando da piccoli commettevamo un atto disdicevole nei confronti di un’altra persona, più che un ceffone ben assestato, o una sonora sculacciata, sortiva effetto migliore la frase: “I suoi morti verranno di notte e ti tireranno i piedi nel letto”. Ancora oggi, talvolta, ci riaffiora alla memoria e la sera, in cerca del sonno, istintivamente e inconsapevolmente raccogliamo il corpo in posizione fetale nel tentativo di difendere le estremità.

p.g.



 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 22/09/2012 -- 08:43:37 -- vincenzo

Condivido appieno sia il pensiero del consigliere Antonio Guerra che le parole del Direttore, p.g.. C'è una sola cosa che non condivido: l'accenno ai turisti fatto nella finestra dell'HOME PAGE: Che c'entrano i turisti? Siamo sicuri che siano stati (dovremmo dire, anzi, SONO, visto che gli obbrobriosi gesti si continuano nel tempo)loro? Se si verificassero solo d'estate, potremmo pensare a compaesani che, in visita ai propri defunti, approfittano dell'occasione e diventanoladri; ma se l'assurdo fenomeno abbraccia l'arco dell'anno o degli anni come facciamo ad incriminare i turisti ("non per caso")? Intanto, potremmo anche coprire quel posto vacante di custode, no? Non sarebbe ora? Anche a San Pietro (od a Santa Caterina? - non ho dimestichezza con i santi!)rubarono, poi si fece la porta di ferro!

 
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