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14/09/2012

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NO TRIV: PARTECIPAZIONE E CONCRETEZZA

Clicca per Ingrandire E’ partita la macchina amministrativa per scongiurare prospezioni geosismiche e trivellazioni petrolifere in Adriatico, in particolar modo a poche miglia dall’Area Marina delle Isole Tremiti. La mattina del 13 settembre il presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, in qualità di coordinatore del Comitato-Laboratorio delle Istituzioni dell’Adriatico, ha inviato una lettera (un centinaio i destinatari) a presidenti di Puglia, Molise e Abruzzo, delle Province di Lecce, Brindisi, Bari, Bat, Foggia, Campobasso, Pescara, Chieti, Teramo e Fermo, e ai sindaci dei Comuni costieri ricadenti in questi territori, nonché ai presidenti regionali delle maggiori associazioni ambientaliste e a tutti gli aderenti alla rete civica ‘No Triv’, al fine di tenere alta la guardia e proseguire velocemente e concretamente nella fase di allargare la condivisione della partecipazione della redazione di atti amministrativo-legali per opporsi alle decisioni prese dal Governo in fatto di estrazioni di idrocarburi in mare.

“Lo scorso 6 settembre, a Termoli - esordisce Pecorella, - si è tenuta una riunione fra tanti rappresentanti di Amministrazioni pubbliche, dalle regionali alle provinciali e comunali della fascia costiera adriatica, per manifestare la netta contrarietà al rilascio, da parte dei Ministeri del governo italiano, delle autorizzazioni in favore delle multinazionali per la ricerca e la conseguente estrazione di idrocarburi (rectius petrolio) in Adriatico. Tutti gli interventi dei presenti, come gli innumerevoli comunicati stampa e la sollevazione della società civile, sono stati perentori nel ribadire che non si può più sopportare scelte di politica economica e di sviluppo calate dall’alto e incompatibili con le caratteristiche dei nostri territori, che mortificano le principali fonti economiche rappresentate dal nostro splendido ambiente declinato con termini quali turismo, agricoltura e pesca”.

Nella missiva, Pecorella annota che “il momento storico caratterizzato da una crisi di valori etici e morali non viene affatto contrastato dalle scelte di politica nazionale che, anzi, con la conversione del decreto legge n. 83 nella legge n. 138 dell'agosto scorso, consente non solo la ricerca degli idrocarburi nei nostri mari ma addirittura, oggi nei pressi dell'Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, domani di chissà quale altra. “Bisogna rispondere a tali scelte sbagliate con ogni mezzo civile - prosegue Pecorella. - Serviranno le manifestazioni nelle piazze, come la previsione di modifiche legislative condivise che ci consentano di approdare a nuove norme (o all'abolizione di quelle esistenti) di riforma dell’attuale mercato energetico che oggi non ci garantisce un futuro economico e occupazionale sostenibile, stabile e duraturo”.

Ma, come dal primo momento di questa battaglia, sostiene anche che “a fronte di tali unanimi manifestazioni d’intenti oggi, a distanza di un anno dalle imponenti proteste contro il pericolo del rilascio di un'autorizzazione alle prospezioni geosismiche nelle vicinanze delle coste e della riserva marina, assistiamo sbigottiti alla firma di un decreto di due Ministeri che, pur se dietro il parere di un distratto Comitato Tecnico e di leggere Sopraintendenze, apre - se dovesse risultare la presenza di giacimenti petroliferi - alla costruzione di altre piattaforme come quelle che già deturpano i nostri orizzonti e i cui pericolosi scenari (Deep Horizon, Golfo del Messico) sono indelebili e drammatici ricordi.

“Forse - si legge ancora nella missiva - non tutto quello che si poteva fare è stato fatto ma, sono convinto, tutti noi sentiamo il peso della responsabilità di dover combattere sino in fondo una democratica battaglia per l'affermazione del potere di autodeterminazione dei nostri territori e delle nostre popolazioni. Dobbiamo essere consapevoli, dimostrando con azioni concrete, che dipende da noi la ricerca delle migliori soluzioni possibili per la creazione di opportunità, benessere e sviluppo”.

Il presidente dell’Ente illustra quindi la road map da seguire da un punto di vista istituzionale. “Durante l'incontro, l'assemblea ha accolto la proposta del sindaco di Termoli di incaricarmi, in quanto rappresentante dell'Area Marina Protetta delle Isole Tremiti oggi maggiormente a rischio, di raccogliere le adesioni di Enti e Associazioni a un Comitato che curerà il raccordo fra tutti coloro che vorranno organizzare o partecipare a iniziative comuni, il cui risultato dipenderà principalmente dalla capacità di dimostrarci coesi e determinati. Ti chiedo quindi - sottolinea Pecorella rivolgendosi ai destinatari della lettera - di voler positivamente valutare l'opportunità di prendere parte al citato organismo spontaneo con l'indicazione di un referente della tua Amministrazione o Associazione. Sarà mia cura, quindi, contattarlo per raccordarci con quanti parlamentari, presidenti, amministratori e comitati spontanei hanno già manifestato la loro adesione e tanti altri che, a breve, auspico dichiareranno la loro concorrente volontà. Sono certo, comunque, che non farai mancare il tuo appoggio a qualsiasi iniziativa, di qualsiasi natura, realizzata al fine di far rispettare gli intenti già ampiamente e da tutti dichiarati, in atti politici e amministrativi, per il rispetto del dovere di tutela e sviluppo delle nostre comunità”.


 Ufficio Stampa Parco del Gargano

 

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