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22/08/2012

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CARPINO: IL SINDACO RISPONDE AL CFF + AGGIORNAMENTI: BASILE (1) - RUO (2)

Clicca per Ingrandire L’Amministrazione comunale di Carpino ha sempre ritenuto la musica popolare e quindi il Festival una priorità. I sindaci Trombetta e Manzo si sono sempre adoperati, negli ultimi 14 anni, anche presso gli enti della Provincia di Foggia in cui era presente un rappresentante locale, nella ricerca di linee di finanziamento per il Festival (vedi la Comunità Montana con Rocco Ruo, il Parco e il Gal Gargano con Mario Trombetta).

L’addetto stampa (presumiamo dell’Associazione culturale “Carpino Folk Festival” in quanto il comunicato cui sta replicando il sindaco di Carpino - puntodistella.it/news.asp?id=5853 - non era a firma dell’Ufficio stampa ma della Associazione; ndr) fa finta di non ricordare l’intervento del sindaco di Carpino, sollecitato dal suo presidente, sull’amico Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale, nella passata edizione. Il presidente, dimostrando grande responsabilità, nonostante gli attacchi ricevuti sul web e sui giornali proprio dall’addetto stampa, ha contribuito con 3mila 500 euro al Carpino Folk Festival.

L’addetto stampa fa finta di non ricordare che il Comune, qualche anno fa, ha aderito insieme alla Regione a un progetto del Mibac che ha portato nelle casse dell’associazione circa 65mila euro.

L’addetto stampa dice menzogne quando fa finta di non ricordare che nel 2011, coinvolti dall’assessore del Comune di Poggio Imperiale Antonio Mazzarella, l’Amministrazione comunale insieme ai Comuni di Rodi Garganico, Peschici e Serracapriola ha aderito a un bando del Ministero della Gioventù con progetti volti a favorire il coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali. Nell’occasione l’assessore alla Cultura Rocco Ruo chiese agli altri Comuni il consenso di inserire come partner l’Associazione Carpino Folk Festival. I progetti sono stati finanziati e nelle casse dell’associazione tramite il Comune sono finiti 35mila euro.

L’addetto stampa fa finta di non ricordare quando per ben due volte l’Amministrazione comunale ha deliberato di affiancare l’Associazione Folk Festival nelle garanzie che la BCC (Banca di Credito Cooperativo; ndr) ha richiesto alla firma dei fidi.

Caro addetto stampa l’Amministrazione comunale non è servita soltanto quando il suo presidente aveva bisogno di soldi liquidi da rendicontare successivamente, ma anche quando, per riuscire a mantenere l’intera quota di cofinanziamento regionale aveva bisogno di elementi giustificativi da presentare in Regione (a buon intenditore poche parole).

Cosa ha chiesto in cambio, in tutti questi anni, l’Amministrazione comunale? “Rispetto Istituzionale”.

Rocco Manzo (sindaco di Carpino)


NB. Ci giunge notizia che, con un comunicato, i Manifestanti della protesta “Il Folk siamo noi, Carpino” invitano tutti gli interessati a partecipare a un incontro pubblico che si terrà presso il Centro Culturale “Andrea Sacco” giovedì 23 agosto alle 19 per discutere delle problematiche inerenti la manifestazione “Carpino Folk Festival”. L’invito è rivolto e indirizzato a: presidente dell’Associazione Culturale “Carpino Folk Festival, sindaco, consiglieri comunali e cittadinanza.


AGGIORNAMENTO 1 (Antonio Basile) = La replica di Antonio Basile - non nella funzione di addetto stampa - al sindaco di Carpino, Rocco Manzo.

“Sono un uomo delle istituzioni e ne sono sempre stato rispettoso. Nei sette anni che ho collaborato col festival mi sono sempre adoperato per mantenere quell'equilibrio instabile che fino ai mesi scorsi permetteva di realizzare le cose che menziona.

“Confermo la Sua telefonata al Parco perché avvenuta in mia presenza e confermo che per ottenere il finanziamento del Mibac (progetto da me scritto) è stata necessaria una lettera di impegno del Comune che garantisse il cofinanziamento senza però nessuna aggiunta di oneri rispetto agli anni passati. Confermo anche che senza la collaborazione istituzionale del Comune di Carpino da Lei rappresentato non avremmo potuto presentare il progetto al Ministero della Gioventù perché il mandatario del progetto doveva necessariamente essere un piccolo Comune, ma è verita che il progetto l'ho scritto io e non è vero che l'Associazione ha ricevuto un incarico, ma era uno dei sei soggetti partner mandanti.

“Sulle due volte (in 17 anni) in cui il Comune si è adoperato per le garanzie bancarie francamente non so dire, ma se lo dice Lei c'è da crederci. Per me il Comune di Carpino avrebbe dovuto fare da garante in tutte e 17 le edizioni con le necessarie garanzie. Questa collaborazione dovrebbe essere non solo necessaria, ma ovvia per quello che è diventato il festival e per quanto ha fatto per Carpino.

“Non Le sfuggirà il fatto che L'hanno sempre coinvolta sia sul palco del festival sia nelle conferenze stampa e nelle altre iniziative realizzate. Per ultimo ricorderà la presentazione della legge regionale sulle musica di tradizioni avvenuta lo scorso mese di gennaio. Ma se l'equilibrio era instabile, non può essere che lo fosse solo per colpa di una parte e se questo equilibrio è saltato, allorquando il festival aveva bisogno del suo Comune e del suo sindaco, è perché Lei hai deciso di attribuire alla mia persona e a quella degli organizzatori vendette che altri hanno compiuto.

Conosco bene i ragazzi del festival e posso assicurare che né io né loro hanno mai gestito pagine e profili anonimi per attaccarla o attaccare la Sua maggioranza. Tutti quanti, quando hanno qualcosa da dire, lo fanno mettendoci la faccia e assumendosene sempre la responsabilità. Di questo ne può essere certo, ma so che non mi crederà”.


NB. In una nota a parte Basile scrive anche: “Alla caciara non è possibile rispondere in maniera intelligente. Perché alla caciara puoi rispondere efficacemente solo con altra caciara, magari più efficace. Quindi se Tizio dice che tu sei uno sfigato, tu puoi dirgli solo che lui è un coglione, lui ti dirà che tu sei, oltre che sfigato, anche stronzo e tu risponderai che lui è un raccomandato di merda e così via. Certo ti consente di nascondere i temi della discussione e per qualche ora-giorno ti pone al centro dell'attenzione, ma alla lunga?”

“Il sottoscritto vive solo del proprio lavoro e non è in cerca del consenso. Averla buttata in caciara e cavalcato le polemiche non è stato proprio un gesto da ‘buon padre di famiglia’, da amministratore di buon senso, accorto e saggio, che parte dal principio che Carpino è dei Carpinesi e che si amministra sempre per il bene di TUTTI i cittadini.”


AGGIORNAMENTO 2 (Rocco Ruo) = La vicenda "Carpino Folk Festival", credo sia ormai chiara a tutti. Per avere semplicemente manifestato vicinanza morale a dei giovani, non solo di Carpino, che legittimamente e pacificamente hanno inteso manifestare il loro dissenso per l'organizzazione del "Festival spezzatino" di questa ultima edizione, sono stato inopinatamente fatto oggetto di un attacco proditorio (fa niente, ho le spalle larghe) sferrato dall'associazione CFF, con l'evidente tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità. Con la mia intervista rilasciata all'emittente radiofonica Ondaradio spero di aver dato sufficienti elementi anche a tutti coloro che hanno sempre evitato di valutare le ragioni di tutte le campane, per capire che da parte del sottoscritto e dell'Amministrazione comunale di Carpino non c'è stato nessun boicottaggio della recente manifestazione del "Carpino Folk festival".

Tentare di far passare la protesta dei giovani di Carpino, come la protesta di pochi "rappresentanti di lista", è gravemente offensiva dell'intelligenza di tutti. Le persone presenti a Carpino, libere da condizionamenti di parte, potranno benissimo confermare che quella sera non c'è stato nessun atto di violenza, nessun comportamente "fuori dalle righe". Noi Carpinesi siamo da sempre un popolo ospitale e accogliamo i nostri ospiti offendo loro cordialità e amicizia. Parteciperò, con il dovuto aplomb istituzionale, alla riunione di domani sera convocata dai "ragazzi della protesta" nel Centro culturale "Andrea Sacco". Mi auguro che alla stessa partecipino anche i rappresentanti dell'Associazione CFF e che "face to face" si possa civilmente dibattere in maniera intellettualmente onesta. Si possono avere anche ‘vision’ differenti, mi auguro però che non ci siano le solite bugie per giustificare certe posizioni.



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