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21/07/2012

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“SCONTRO” WWF-COMUNE DI RODI

Clicca per Ingrandire Dura presa di posizione assunta dalla sezione foggiana del Wwf in merito all’approvazione in seno al Consiglio Comunale di Rodi Garganico dello scorso 11 giugno 2012 dell’atto di indirizzo all’Ufficio Tecnico Comunale per la redazione del Piano di Interventi di Recupero del Territorio. Il timore della nota associazione ambientalista è che il riordino urbanistico attraverso una pianificazione del tessuto urbano ed extraurbano - che l’Amministrazione guidata dal neo sindaco Nicola Pinto (foto del titolo; ndr) ha indicato nell’atto di indirizzo medesimo - possa in realtà celare una sanatoria degli abusi edilizi, diretta conseguenza degli impegni assunti col proprio elettorato durante la recente campagna elettorale.

“Quello che in concreto ha deliberato il Consiglio Comunale - osserva il Wwf - per realizzare questa sanatoria è a dir poco agghiacciante … (occorre) dare mandato all’Ufficio Tecnico Comunale (Utc) di sospendere, con efficacia immediata, tutti i provvedimenti amministrativi in corso nonché ogni ulteriore provvedimento ‘in itinere’ concernente procedure e atti connessi in adempimento delle vigenti norme nazionali e regionali in materia di repressione degli illeciti edilizi che alla data della presente deliberazione risultino agli atti dell’Utc, per il termine di trentasei mesi ai fini della redazione e approvazione di un piano di recupero dell’edilizia abusiva. Repentinamente, senza neanche richiedere il parere dell’Ufficio Tecnico Comunale, vengono così bloccati per 36 mesi, vale a dire tre anni, tutti i provvedimenti, le procedure e gli atti derivanti da leggi nazionali e regionali riguardanti la repressione degli illeciti edilizi.

“È evidente - precisa il Wwf - l’effetto immediato della delibera: congelare per tre anni le procedure significa agevolare la reiterazione dei reati relativi agli abusi edilizi. L’intento dell’Amministrazione di Rodi Garganico di sanare gli abusi edilizi non si esaurisce con questo provvedimento ma guiderà anche i futuri fondamentali strumenti urbanistici. Nella stessa delibera si legge infatti che per il territorio comunale occorre, ‘in primis’, approvare un Piano di Interventi di Recupero Territoriale (Pirt) prima dell’adozione del Piano Urbanistico Generale (Pug) per individuare ed eseguire, con specifica normativa ed elaborazioni progettuali, l’eventuale sanatoria di attività e interventi abusivi non sanabili ai sensi della Legge Regionale n. 56/80 e della Legge Regionale n. 30/90”.

Per i suoi pericolosi effetti sulle esigenze di tutela del territorio e salvaguardia della legalità in materia urbanistica, il Wwf ha chiesto un pronto e risolutivo intervento di Regione Puglia e Parco Nazionale del Gargano per impugnare davanti al Tar Puglia la delibera di Rodi, dichiarando sin da subito la disponibilità dell’Associazione a costituirsi ‘ad adiuvandum’ nel ricorso al Tribunale Amministrativo. Non resta che attendere la replica dei diretti interessati che, si rammenta, già durante lo stesso Consiglio Comunale alle osservazioni della minoranza replicarono tramite il primo cittadino, assumendosi ogni responsabilità al riguardo, precisando che l’intervento “sarà diretto a chiunque abbia i requisiti di legge, senza con questo voler favorire nessuno”.

Marco Sciarra

 Redazione

 

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