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04/07/2012

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LECCE “PIZZICA” VIBO

Clicca per Ingrandire Convincente sin dall’inaugurazione, avvenuta venerdì 29 giugno, l’evento ha raggiunto l’apice del successo nel corso della seconda giornata in programma, quella dedicata alla città salentina portata a Vibo Valentia da artigiani e imprenditori leccesi ma soprattutto dalla vera rappresentante, Stella Grande, che ha letteralmente incantato tutti con la pizzica della città del Barocco, anticipata dalla presentazione di Piero Muscari e lo staff di Radio Onda Verde, dal concerto dei Maestri Antonia e Francesco Comito e Giuseppe Massaria, dall’esibizione del gruppo Folk “Città di VV”, dall’esibizione del gruppo musica popolare Ottoni, seguito da quello dei “Lira Battente” fino all’esibizione di Stella Grande e delle sue “Anime Bianche”.

Già nel corso dell’incontro istituzionale ufficiale tra le Amministrazioni di Vibo Valentia e Lecce, svoltosi sabato 30 giugno nella calabrese sala consiliare di Palazzo “Luigi Razza”, entrambi gli amministratori avevano convenuto sull’importanza della manifestazione e su ciò che il Protocollo rappresenterà nel futuro per entrambe le città, in chiave non solo culturale ma anche di promozione turistica e sviluppo territoriale.

All’incontro, moderato dal locale assessore alla Comunicazione Nicolino La Gamba e aperto dal sindaco Nicola D’Agostino erano presenti l’assessore leccese alle Politiche Ambientali, Andrea Guido, la madrina Lina Retinò, il responsabile del sito e ideatore del logo del Protocollo dei due Mari, Massimo Gravili, gli assessori Marcello De Vita (Cultura), Pino Scianò (Bilancio), oltre al senatore Franco Bevilacqua, ai responsabili dell’Accademia Fidia, del Gruppo Folk Di Vibo, della cantante Stella Grande, di Franco De Simeis (staff sindaco) e di Roberta Spinelli (ufficio stampa Comune Vibo Valentia).

Rivolgendosi e ringraziando i numerosi giornalisti presenti, il sindaco Nicola D’Agostino ha espresso piena “soddisfazione per il protocollo siglato che sta portando concreti benefici a entrambe le città. Solitamente, nella buona logica amministrativa ci si gemella con Comuni migliori dai quali apprendere. E’ bene associarsi e frequentarsi con Amministrazioni più importanti che possano trasmettere le proprie esperienze e dalle quali si può imparare. Poi abbiamo scoperto che Lecce da circa quindici anni ha rivendicato la sua centralità rispetto ai paesi della costa del Salento e un po’ è quello che abbiamo immaginato noi, ambendo a diventare la città di riferimento della Provincia e facendo in modo che i turisti vengano a Vibo per poi proseguire per Tropea, Briatico, Pizzo, Serra S. Bruno.

“O vadano a visitare la Certosa o la costa - ha proseguito - avendo come punto di riferimento sempre Vibo, con la sua storia e, da non sottovalutare, la stessa Vibo Marina con le tante opportunità e l’ottimo collegamento con le Isole Eolie. Insomma, una Vibo centrale anche grazie alle sue persone e, perché no, con le tante iniziative culturali presenti. Una Vibo che al di là delle drammatiche situazioni del momento, si propone di essere vicina alla gente e offrire se e quanto possibile momenti e occasioni di svago ai cittadini.

“Speriamo - ha concluso - che, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, artigiani, imprenditori, giusto per fare un esempio, si possa anche creare un minimo di indotto. L’auspicio quindi è portare beneficio anche ai nostri imprenditori che già sono stati a Lecce e apprezzati in quella nicchia chiamata enogastronomia i cui prodotti hanno riscosso successo e sono andati a ruba. Questa è la Vibo che vogliamo e che deve presentarsi anche in contesti più grandi e importanti per far valere le sue numerose eccellenze”.

La parola è passata poi all’assessore all’ambiente del Comune leccese, Andrea Guido, che ha ringraziato i presenti e le molte persone leccesi e vibonesi le quali, oltre ai rispettivi sindaci, hanno reso possibile il protocollo e i due primi momenti di incontro. Quindi ha lasciato spazio alle tre particolarità con cui la città di Lecce si è presentata nella vetrina vibonese. “A Vibo Valentia abbiamo portato innanzitutto un nuovo modo di fare politica, che comunque ben si avvicina alla politica del sindaco di Vibo Nicola D’Agostino e della sua giunta, impegnata, attiva e sempre presente sul territorio.

“Lecce - ha continuato - porta a Vibo la testimonianza più pregnante della sua tradizione che affonda le radici in uno straordinario passato e si propone oggi come volàno propulsivo per rilanciare in contesti sempre più vasti le peculiarità che l’hanno resa celebre: la ‘pizzica’, che da rito ancestrale di una terra di frontiera è divenuta nel tempo messaggio di pace e dialogo fra i popoli; la ‘cartapesta’, lavorata oggi come ieri da abili artigiani che nel chiuso delle loro botteghe riescono a creare manufatti unici e irripetibili; la ‘pietra’, che nei secoli ha impreziosito le facciate di stupende chiese e palazzi nobiliari, esportando la suggestione della luce abbacinante del barocco leccese nel mondo. Sono certo che a questa visita altre ne seguiranno per rafforzare ulteriormente i rapporti fra le nostre comunità”.

A prendere la parola anche il senatore calabrese Franco Bevilacqua. “Sono felice - ha dichiarato - di assistere a un importante protocollo col Comune di Lecce al quale sono legato per due motivi: il primo, importante ma non molto felice, è stata la mia visita alla città in occasione della morte del senatore Risi. Il secondo, certamente più piacevole, è l’esser stato relatore di due proposte di legge volte a finanziare il barocco leccese. Voglio complimentarmi con l’assessore Nicolino La Gamba che, grazie al sindaco Nicola D’Agostino, all’operosità del dottor De Simeis e all’apertura del sindaco leccese Perrone ha avviato il protocollo che auspico porti a intensificare gli scambi culturali, produttivi e sociali fra i due Comuni, con ovvio beneficio di entrambi”.

A seguire la dottoressa Lina Retinò, funzionario del Comune di Lecce, che ad apertura di intervento ha inteso condividere coi presenti l’emozione e l’onore di “essere madrina di questa tre-giorni. Mi corre l’obbligo però di ringraziare anche coloro che con volontà, impegno e passione hanno suggellato questo matrimonio culturale e d’amicizia fra le due comunità, a cominciare dai due sindaci Perrone e D’Agostino. Un grazie soprattutto al dottor De Simeis che è riuscito a trasmetterci tutto il suo entusiasmo e a Massimiliano Gravilli per aver creato il logo e aperto il sito ufficiale del Protocollo dei Due Mari. Un saluto affettuoso a Stella Grande e al suo gruppo, per aver portato a Vibo Valentia la pizzica, rappresentandone anche la femminilità in toto. Ancora un grazie ad Annamaria Gentile che in un dvd ha unito, presentandole, le peculiarità artistiche dei Comuni di Lecce e Vibo Valentia. A Confartigianato, alla ditta Marocco che ha donato sei blocchi di pietra leccese e infine un ringraziamento a studenti e referenti dell’Accademia Fidia per aver lavorato i blocchi seguiti da un loro professore, un leccese doc”.

Un brevissimo intervento anche da parte di Franco De Simeis, dello staff del sindaco di Vibo, che ha voluto ricordare come “il Protocollo e questa bellissima manifestazione sono l’espressione chiara della politica che ha nel cuore qualcosa. La politica è fatta da uomini che, come nel caso di Lecce e Vibo, se hanno anima fanno cose grandiose”. L’assessore Nicolino La Gamba, intervenendo subito dopo, ha solo inteso ringraziare tutti e condividere il momento senza dimenticare chi ha collaborato, in maniera silente e dietro le quinte, al successo dell’importante manifestazione.

“Con la tre-giorni e col protocollo Dei due Mari abbiamo attivato azioni che porteranno concreti benefici a entrambi i Comuni. Intendo anch’io ringraziare i due sindaci, D’Agostino e Perrone: la manifestazione che vede i colleghi di Lecce presenti a Vibo è la dimostrazione che volontà, determinazione e amore per la propria terra e i suoi cittadini non hanno colore politico. E’ la squadra motivata e unita che porta al successo, dunque è giusto prenderci tutti i meriti. E’ certo che il successo della manifestazione è frutto di una sinergia e si è concretizzato per merito veramente di tutti”.

Prima della chiusura, si è dedicato un lungo spazio alla consegna delle rispettive targhe, onorificenze e pergamene (foto 1 sotto, la targa di Lecce a Vibo; ndr).

 Ufficio Stampa Comune di Lecce

 

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