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02/07/2012

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LA MULTA TI BRACCA FINO AL... CAMPOSANTO

Clicca per Ingrandire E’ successo esattamente questo a una signora di Lecce che di recente aveva trovato un preavviso di multa sul parabrezza della macchina lasciata in sosta da qualche tempo in attesa del passaggio di proprietà dal vecchio intestatario, il marito passato da poco a miglior vita, unico proprietario dell’autovettura oggetto del verbale. La vedova con estrema correttezza si era recata alla Polizia Municipale avendo deciso di pagare comunque la sanzione pecuniaria non avendo cognizione che il codice della strada all’art. 199 preveda espressamente che “l'obbligazione di pagamento a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria non si trasmette agli eredi”.

Entrata nell’apposito ufficio, oltre al danno ha subìto la beffa della contestazione di una nuova multa per mancato pagamento della polizza assicurativa RCauto d’importo pari a 798 euro che, per la cronaca, veniva elevata anche nei confronti del coniuge deceduto! Ancora una volta chi scrive - componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” - si trova costretto a dover segnalare l’ennesima dimostrazione, non solo di totale insensibilità, ma soprattutto di estrema superficialità da parte di un Corpo di Polizia Municipale.

Siamo convinti che la colpa di un errore di tal fatta, non debba ricadere sul singolo agente che ha provveduto a elevare l’ulteriore verbale, ma su un sistema generale quale quello delle sanzioni al Codice della Strada che sono diventate un balzello utile ai Comuni per recuperare ingenti somme atte a ripianare i propri deficit, obbligando - per non dire costringendo - i relativi comandi di polizia locale e quindi i singoli agenti a diventare ‘esattori’ perché improntati a un’eccessiva fiscalità che va oltre i normali criteri del necessario rigore cui comunque un corpo di polizia si deve uniformare.

Per tali ragioni, oltre ad aver presentato ricorso al prefetto, che riteniamo dovrà essere certamente accolto col conseguente annullamento del verbale in questione, ci auguriamo che in futuro le nostre continue segnalazioni e denunce di grossolanità di tal tipo convincano le Polizie Municipali di tutta Italia a concentrarsi nella loro principale funzione: controllare il traffico e garantire quindi la sicurezza stradale.

Giovanni D’Agata

 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 02/07/2012 -- 21:05:04 -- vincenzo

Vorrei proprio augurare a lei, Giovanni d'Agata, a tutti i corpi di polizia municipali, a tutti i cittadini ed all'intera Italia, che il Prefetto di Lecce sappia dovutamente discernere e che applichi compiutamente la legge. A me, che avevo parcheggiato su permesso di una "poliziotta" perchè in quel momento rivestivo i panni di accompagnatore di un ufficiale di anagrafe, per il riconoscimento di un bimbo nato morto, capitò, nel 1995, di dover pagare la multa raddoppiata, per insensibilità del prefetto allora in carica!

 
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