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03/04/2012

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IMMIGRAZIONE: STRUTTURE RICETTIVE FUORI LEGGE

Clicca per Ingrandire Alle porte di una nuova stagione turistica è bene rammentare alcuni particolari che riguardano gli immigrati. Prendiamo a mo’ di esempio l'articolo 10, ultimo comma, del dpr 394/1999 intitolato “Regolamento di attuazione del testo unico sull'immigrazione” che obbliga tutti gli alberghi e più in generale tutte le strutture ricettive a dotarsi di una trascrizione delle norme sulla immigrazione nelle lingue italiano, francese, inglese, spagnolo e arabo da mettere a disposizione dei cittadini stranieri. Emanata tredici anni fa finora non è stata rispettata.

“E’ una direttiva in tutta evidenza di grande civiltà - spiega il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” Giovanni D'Agata - perché idonea a mettere gli stranieri in viaggio, o che soggiornano in Italia, in condizione di conoscere veramente e concretamente (e non solo attraverso la astratta e un po’ ipocrita presunzione di conoscenza della legge sancito dall'art. 5 del codice penale) i loro diritti e i loro doveri, in modo da non incorrere in spiacevoli inconvenienti (leggi espulsione o rimpatrio coatto) dovuti all'ignoranza della legge italiana che regola la complessa trafila burocratica volta a ottenere un titolo per soggiornare, anche per pochi giorni, nel nostro Paese.

“Il fatto è però - prosegue - che questa norma sia rimasta lettera morta, al punto che non solo l’obbligatoria trascrizione non si trova praticamente in nessun albergo, ma ne abbiamo riscontrato l'assenza negli ospedali, negli istituti carcerari e addirittura nei centri di identificazione ed espulsione e nei centri di assistenza per richiedenti asilo politico, strutture ricettive, cioè, destinate per legge ad accogliere proprio cittadini stranieri.

“Eppure - spiega - esiste una piccola casa editrice salentina che non persegue scopi di lucro (la Circolo Virtuoso Coop. Soc. onlus) che ha realizzato la Carta dei diritti e dei doveri dello straniero in Italia con la trascrizione nelle lingue veicolari del testo unico sull'immigrazione e del regolamento di attuazione, mettendola a disposizione delle strutture ricettive al prezzo di 69 euro; un costo che le strutture potrebbero ben sostenere senza difficoltà, specie considerando che sarebbero tenute ad adeguarsi alla legge.

“Proprio per questo - conclude - stiamo preparando un'interrogazione parlamentare che presenteranno gli esponenti dell'Italia dei Valori per chiedere al Governo perché non promuove, attraverso campagne di informazione ma anche attraverso controlli ispettivi mirati, l'applicazione di una legge dello Stato qual è appunto l'articolo 10 del regolamento sull'immigrazione”.

 Redazione (foto newsgargano)

 

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