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06/02/2012

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ARIA DI ELEZIONI

Clicca per Ingrandire La Città di Rodi Garganico vive il tipico fervore dei momenti elettorali. Le elezioni sono un importante passaggio della democrazia e vanno sentite da tutti con grande senso di responsabilità. Come cittadini e come cristiani ci sentiamo profondamente interessati al bene comune e pertanto non possiamo esimerci dall’offrire il nostro contributo. A scanso di equivoci, va chiarito che la Parrocchia Chiesa Madre San Nicola di Mira come tale, nel suo ministro e nelle sue espressioni rappresentative, non ha propri candidati e non fa campagna elettorale. Incoraggia tuttavia i cristiani a esprimere il proprio impegno facendo scelte che possono essere anche legittimamente diversificate, ma sempre nella coerenza coi valori professati secondo i principi della retta ragione e del messaggio evangelico.

Come Parroco propongo alcune brevi riflessioni nella speranza che possano essere di aiuto ad affrontare con maggiore consapevolezza la circostanza elettorale. La prima riguarda proprio la responsabilità di esercitare il nostro diritto-dovere di elettori. Non abbiamo il diritto di lamentarci di eventuali problemi della Città se non facciamo la nostra parte per assicurarle una classe politica adeguata. E’ importante, da questo punto di vista, che le scelte siano operate tenendo conto delle qualità personali dei candidati, dei programmi e dei valori espressi dalle rispettive liste e alleanze, guardando non a interessi particolari, ma al bene comune. La politica richiede un grande impegno morale. Se a tutti è richiesta coerenza di vita, a maggior ragione si deve chiederla a chi si candida alla guida della comunità.

Nella competizione elettorale, poi, si auspica quel garbo e quel rispetto delle persone e della verità che mai fanno degenerare i rapporti fra i concorrenti e i loro sostenitori. Chiedo un’attenzione particolare nei confronti della mia persona e di quella della comunità parrocchiale che rappresento a che non siano in alcun modo coinvolte in questa campagna elettorale, diversamente i responsabili di tali scorrettezze risponderanno delle loro azioni nelle sedi opportune. Non indugio sugli aspetti programmatici che costituiscono motivo di confronto tra i candidati. Desidero tuttavia sottolineare alcune esigenze più significative, alle quali il mio ruolo di Parroco mi rende particolarmente sensibile.

Non possiamo dimenticare che viviamo in una Città turistica e quindi la nostra Città deve essere sempre più pronta ad accogliere chi viene in vacanza. Occorre fare di essa un luogo di cultura e confronto.Bisogna quindi fare una politica a sostegno della produzione e del lavoro, specie per una più adeguata valorizzazione del turismo e dell’artigianato, come anche di una politica a sostegno della famiglia, per contrastare la tendenza allo spopolamento e, in ogni caso, per sostenere i valori fondamentali dell’unità dei nuclei familiari e dell’accoglienza generosa della vita. Faccio per questo un caldo appello a quanti prenderanno prossimamente in mano le sorti della cosa pubblica.

In particolare mi faccio voce dei più deboli, di quanti sono quotidianamente alle porte delle nostre strutture caritative alla ricerca di accoglienza, di ascolto, di un aiuto che non si limiti al sostegno immediato, ma offra soluzioni permanenti. La Città di Rodi Garganico deve spiccare per il suo senso di accoglienza e solidarietà. Se occorre dare grande attenzione all’ambiente, ancor più la si deve alle persone. Gli anziani crescono nel numero e nelle esigenze: è segno di civiltà una speciale premura verso di loro. Agli immigrati, spesso tra noi presenti nel ruolo di badanti, occorre far sentire il calore di una piena accoglienza. Tra le persone mi si consenta di additare anche i giovani, alla cui condizione occorre dare, da parte ecclesiale come da parte civile, la massima attenzione.

Auspico che la competizione elettorale non divida e non inasprisca gli animi, ma porti a un confronto sereno, che lasci spazio a ogni possibile collaborazione per il bene comune. Su tutti invoco la benedizione di Dio e a tutti porgo i più cordiali auguri per le prossime feste pasquali.

don Michele Pio Cardone

 Comunicato stampa

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 07/02/2012 -- 19:25:20 -- vincenzo

Per quanto anche lei abbia la sua parte di legittimità nel parlare in questa circostanza, in qualità di parroco della sua parrocchia, a mio sommesso parere, ci sono punti che sarebbe stato opportuno non toccare. Ma lei, come la Chiesa ufficiale, si introduce subdolamente nelle faccende politiche (questo che ha compiuto è il primo passo), anzichè lasciare a "Cesare quel ch'è di Cesare", riservando a "Dio quel ch'è di Dio". Non s'impicci, se non sarà chiamato in causa!

 
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