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17/11/2011

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LA NECROPOLI PALEOCRISTIANA DI MONTE PUCCI

Clicca per Ingrandire Chi percorre la strada di campagna “Coppa Maria” che da Vico del Gargano porta alla Piana di Calenella, fiancheggia una lunga teoria di alberi di pini alternati a ulivi con lo sfondo dell’Adriatico. Uno scenario come pochi per bellezza, colori, varietà di culture, profumi. Sul fianco destro della Piana, su una altura di circa 75 metri sul livello del mare, si staglia maestosa la torre di Monte Pucci a guardia, da un lato, di Calenella e Pineta Marzini, dall’altro del trabucco e Peschici.

Ai piedi della torre, sul versante della Piana, vi è una antica necropoli paleocristiana, scoperta intorno al 1887 da un illustre concittadino vichese, Giuseppe Del Viscio. Seguiranno poi le prime campagne di ricerche di R. Battaglia (1957 e 1975) e poi di C. Corrain (1957, 1964), suo allievo, dell’Università di Padova.

Nella monografia di Corrain e Gallo si trovano le prime interpretazioni archeologiche del sito, secondo gli autori databile attorno al 4°-7° secolo d.C. pur lasciando aperti importanti quesiti intorno alla più probabile città di appartenenza di un sito sepolcrale imponente quale è la Necropoli di Monte Pucci. Per ultimo, segnaliamo gli studi condotti dal prof. V. Russi (1997) e la Soprintendenza Archeologica della Puglia (Maulucci, 1998).

L’area degli ipogei infatti è una fra le più ampie tra quelle rinvenute nel Gargano e rappresenta un sito di notevole rilevanza per gli studi sulla penetrazione del Cristianesimo nel Promontorio Garganico. In essa, di notevole interesse sono le tombe a baldacchino (cibori) che costituiscono una preziosa rarità nelle tipologie di inumazione dei morti presenti nell’intera penisola italica.

L’Amministrazione Damiani è intervenuta con un finanziamento di 510mila euro allo scopo di riportare alla luce la necropoli e creare un unicum di natura, paesaggio, luogo di stratificazioni preistoriche e storiche, capace di suscitare nei visitatori emozioni culturali (storico-archeologiche e naturalistiche).

Michele Angelicchio

 Redazione

 

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