UN MONUMENTO “OFFUSCATO”

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27/09/2011

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UN MONUMENTO “OFFUSCATO”

Onorare la memoria di un artista (il riferimento è al “Memoriale per Romano Conversano” svoltosi sabato 24 scorso; ndr) è cosa lodevole ma ancora più straordinario sarebbe onorarne la “presenza vivente”, benché operazione più difficile da mettere in campo in quanto una persona viva è fulcro di relazioni sociali che possono non piacere a tutti i suoi contemporanei. Marginalizzare l’opera di un’artista forse per aver stretto relazioni che successivamente, per qualcuno, si sono rivelate pericolose, non giustifica il fatto di mettere a repentaglio un bene pubblico assegnato a Peschici, che avrebbe potuto essere collocato in altre comunità del distretto garganico.

Stiamo parlando del “Diomede” (foto del titolo; ndr), scultura in bronzo di Lidia Croce (foto 1 sotto), che scelse fosse assegnata a Peschici, piuttosto che a Tremiti, il cui sindaco pure lo aveva richiesto alla Comunità Montana del Gargano. Rimosso già da tre collocazioni risultate inadeguate, il “Diomede”, figura dell’eroe greco che fondò tante città in Apulia, non ha ancora trovato la sistemazione che non lo esponga al pericolo di essere deturpato (foto 2-3-4) o, ancora peggio, trafugato.

Il sondaggio tuttora presente su “Punto di stella” ha stabilito (con 137 voti) che dove è collocato attualmente, in località Ialillo (foto 5), non va bene secondo il 65,70 percento dei votanti. L’artista ha in mente la villa comunale, in quanto l’opera entrerebbe a far parte di un contesto territoriale di testimonianze leggibili diacronicamente: dal paletnologico (l’impronta di dinosauro rinvenuto su pietra d’Apricena), al Neolitico (il Museo delle selci), al periodo storico (il fondatore Diomede), alle mura dell’antico centro antico, all’attualità municipale, in un ideale tour della memoria dalla più ancestrale ai giorni nostri.

L’immagine di Lidia Croce attualmente è offuscata dalla poca considerazione di cui è oggetto il monumento da lei dedicato alla figura del grande civilizzatore Diomede.

Maria Mattea Maggiano

Redazione

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Commenti dei Lettori:

-- 28/09/2011 -- 10:05:17 -- ANTONIO

Nel nostro paese regna l'Arte di/del distruggere. Regna il Tocca Sana. Ogni memoria trova la fine. Tutto si trasforma, tutto si distrugge, o quasi tutto. Anche i ricordi, le tradizioni trovano, un pò alla volta, piano piano, la fine della loro esistenza. Senza parlare delle persone e della loro testimonianza. Spesso dimenticati ed abbandonati. La mancanza di delicatezza, di educazione, di rispetto, o di vera "Cultura", fa scuola. Si vedano il degrado delle tante cose realizzate nel nostro paese come pure Vedasi Calena. E tutto quanto poi gira intorno o attorno alle trascuratezze ed agli oblii. Se il Sole fosse nelle mani degli uomini,ed soggetto al volere ed agli umori di questi, il giorno non troverebbe spazio e tempo rispetto alla notte, e la luce, nonchè il calore, non avrebbe che poca possibilità di giungere a noi. Nel nostro paese si parla e si giustificano le cose e l'arte secondo le simpatie.

-- 28/09/2011 -- 10:44:51 -- ANTONIO

(... fanno scuola..). ( e la luce nonchè il calore non troverebbero spazio e tempo per giungere a noi...). Domanda: ma quali le vere utilità ed urgenze?

-- 28/09/2011 -- 10:49:11 -- ANTONIO

Quali le vere necessità ed urgenze rispetto ai soldi spesi! o sprecati?

-- 28/09/2011 -- 10:51:07 -- ANTONIO

E' bene si Onorare! E, Soprattutto è altresì bene ragionare ed ascoltare sempre e comunque! Come pure saggio sarebbe sforzarsi di capire o di cercare di individuare le vere necessità ed urgenze della Vita delle Genti. Prima che il tutto sia troppo tardi! Il tempo non lascia tempo!

-- 28/09/2011 -- 10:58:11 -- ANTONIO