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26/09/2011

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ROMANO CONVERSANO NON È MORTO

Clicca per Ingrandire Sabato 24 settembre, nelle sale dell’hotel D’Amato di Peschici ha avuto luogo l’evento “Memoriale in onore di Romano Conversano”, il pittore di padre pugliese e madre istriana scomparso novantenne il 22 luglio 2010 (foto del titolo; ndr*). Nell’occasione è stata conferita una targa commemorativa alla famiglia dell’artista consegnata nelle mani della figlia Margherita (foto 1 sotto) venuta appositamente dalla Toscana. La cerimonia è stata allietata da un reading delle poesie di Barbara de Miro D’Ajeta (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” – foto 2) interpretate da Camilla Tavaglione, con l’accompagnamento alla chitarra di Rocco Tavaglione, e dei tanka di Enzo Campobasso (foto 3) recitati dal poeta stesso. Sono state eseguite musiche per pianoforte da due brillanti allievi del Conservatorio “Umberto Giordano” di Rodi Garganico: Antonio De Nittis e Domiziana Mongelluzzi, componenti dell’Associazione “Arcobaleno”.

La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie alla cura appassionata di una operatrice culturale d’eccezione, la presidente del peschiciano Centro Studi “Martella”, Teresa Maria Rauzino (foto 4), che ha colto il sentimento sorto nel gruppo dei giovani di Facebook “Un murale per Peschici”, ai quali è stata trasmessa memoria della presenza pluriennale nella cittadina garganica, già dalla fine degli anni ’50, del pittore istriano Romano Conversano, che l’ha resa immortale in innumerevoli dipinti di quotazione crescente.

L’omaggio a Conversano ha avuto una prima espressione con il restauro di un murale del ’93 nel Recinto Baronale del Castello, dove il pittore visse i suoi anni giovanili, e la realizzazione di un secondo, ed è proseguito con l’esecuzione di un trittico (foto 5) su legno ispirato alle immagini che gli erano care, dipinto per l’occasione da Tea Lamargese (foto 6), vicepresidente del Comitato “Peschici Eventi” creato in seno alla locale Associazione Culturale “Punto di Stella”. L’amore di Conversano per Peschici avrà degno coronamento nell’intitolazione di una piazza a suo nome.

Il sindaco, Domenico Vecera (foto 7), presenziando all’evento che ha avuto il patrocinio del Comune, ha ricordato uno scambio di idee svoltosi fra Silvestro Regina, uno dei pittori dei murales, e Conversano alla fine degli anni ’70, nel corso del quale l’artista istriano ebbe modo di esprimere la sua visione del luogo dicendo: “Peschici è un paradiso che viene percepito come un inferno dai suoi abitanti. Ti insegna a essere un guerriero. Un giorno ti eleva e un altro ti prende a bastonate”. Il sindaco ha concluso dicendo che Peschici va amata e rispettata.

Ha parlato poi Gilles Trinh Dinh Day (foto 8), l’altro pittore autore del murale restaurato, il quale ha ricordato come all’epoca, correva l’anno 1993, chi veniva a conoscenza del fatto che tre pittori (il terzo è Michel Xhavo) avessero lavorato gratuitamente diceva: “Ma siete matti?” Mentre, nel caso del recente restauro, a fronte della modesta aspettativa di un piccolo compenso, si sia creato l’obbligo, anche stavolta, di prestare gratuitamente la loro opera fra polemiche e diatribe. Grazie, però, a una colletta dei ragazzi su Facebook sono stati raccolti 340 euro a copertura dei costi vivi.

A questo punto il moderatore della serata, Piero Paciello (foto 9), direttore del giornale ”l’Attacco”, ha chiesto agli amministratori presenti se esista il progetto di mettere in cantiere iniziative di marketing territoriale, in un distretto turistico dall’identità aspra e difficile, miranti alla “perdurance”. Sentitosi chiamare in causa, il giovane assessore al Turismo Vincenzo De Nittis (foto 10) ha portato la sua visione di Peschici come quartiere del Gargano, momento aggregato a eventi di più ampio raggio, quali il Carpino Folk Festival. Tema ripreso dalla Rauzino che ha obiettato come il treno messo a disposizione a tale scopo dalla “non criticabile” società “Ferrovie del Gargano”, sia stato sottoutilizzato a causa di una deficitaria affidabilità cronica che rende di difficile fruizione questo servizio per il rischio di ritardi provocati dagli eterni lavori di manutenzione sulla linea ferrata.

Si può ben dire che Conversano sia stato il primo agente turistico di Peschici nel mondo. Il 2002, in occasione del suo “Ritorno a Itaca”, l’Amministrazione comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria in concomitanza con la mostra organizzatagli nelle segrete del Castello sulla Rupe, da lui acquistato il 1958, dallo scrittore Piero Giannini che nel corso della cerimonia ne ha tracciato la figura raccontando quella esperienza.

Maria Mattea Maggiano


*La foto è coperta da copyright. Per eventuali autorizzazioni a pubblicare rivolgersi a: info@puntodistella.it

 Redazione

 

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