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25/09/2011

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UN “ARCOBALENO” PER PADRE PIO…

Clicca per Ingrandire Il 23 settembre, nella chiesa di Sant’Antonio da Padova di Peschici, si è tenuto il concerto-omaggio al Santo di Pietrelcina organizzato dall’Associazione Arcobaleno (foto del titolo; ndr). Un appuntamento che come ogni anno si rinnova, fortemente voluto dal direttivo dell’Arcobaleno che, con l’entusiasmo e lo zelo di sempre, ha visto impegnati i propri talenti. Un omaggio al “fraticello del Gargano”, ricordato attraverso la rivisitazione di alcuni momenti della sua vita (quelli più significativi), accompagnato dalle note del pianoforte di Antonio De Nittis (foto 1 sotto) e dalla chitarra di Rocco Tavaglione che hanno fatto da trait d’union alle voci dei lettori.

Il tutto si è svolto con grande semplicità, un “arcobaleno” di note in un’atmosfera magica quasi surreale, in una chiesa gremita in assordante silenzio, coinvolta, attenta e a tratti commossa. La serata si è dipanata in diversi momenti che hanno avuto lo scopo di far risaltare carattere e peculiarità della figura di Padre Pio. Il brano letto da Tea Lamargese (foto 2) accompagnata da Antonio De Nittis al pianoforte con “Kiss the rain” di Yruma, ha risaltato il legame fra Padre Pio e la Madonna che appare come una filigrana nella vita del frate e s’impone - come in dissolvenza - nei momenti più difficili.

Antonella Tavaglione ci ha fatto rivivere un’altra tappa fondamentale nella vita del Padre: il “dono delle stigmate” rivisto con l’accompagnamento di Rocco Tavaglione (foto 3) che ha pizzicato le corde della sua chitarra fino a farci vibrare l’anima. Commoventi anche la preghiera letta da Maria Luisa Ercolino (foto 4) e De Nittis al pianoforte con un pezzo di Einaudi dal titolo “La nascita delle cose segrete”, il brano letto da Francesco D’Arenzo (foto 5) e in ultimo la lettura del “transito”dalla voce di chi scrive (foto 6).

Ciliegine sulla torta di una serata riuscitissima, le esibizioni di apertura e chiusura del concerto di Gianluca Fasanella al sax (foto 7) e Antonio De Nittis al pianoforte che hanno deliziato il pubblico presente con l’Ave Maria di Astor Piazzolla. In chiusura, un momento di grandissima emozione con Leonardo Biscotti che ha eseguito alla tromba (foto 8), accompagnato dal pianoforte, “Gabriels Oboe” di Ennio Morricone. In tutto questo la figura di Padre Pio sembrava pian piano ricomporsi magicamente sotto la musica. Ogni nota ha contribuito a far cadere quella corteccia, a volte dura, del frate e ha consegnato un miele che ci ha riempito l’anima.

Oggi possiamo dire che, forse, Padre Pio sceglieva quella forma dura del suo atteggiamento, usava quei modi bruschi, per non farsi vincere dalla tenerezza che gli invadeva il cuore. La stessa tenerezza che ieri ciascuno dei presenti sicuramente ha sentito.

Camilla Tavaglione


 Redazione

 

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