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22/09/2011

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NO A PARCHI EOLICI NEL GOLFO DI MANFREDONIA

Clicca per Ingrandire Il Comitato per la tutela del mare del Gargano - presidente Michele Eugenio Di Carlo, - nell’ambito dei propri indirizzi statutari di salvaguardia dell’ambiente marino e costiero, pur essendo favorevole a iniziative che prevedano la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica basata su fonti rinnovabili, ha già espresso la propria netta contrarietà riguardante la realizzazione dei seguenti parchi eolici off-shore:

- al largo di Foce Varano (valutato in senso positivo dal Comune di Ischitella) - data richiesta: 2 febbraio 2010
- nel tratto antistante il mare dei Comuni di Vico, Rodi, Peschici - data richiesta 2 maggio 2010
- nel tratto antistante il mare dei Comuni di Lesina, Cagnano Varano, San Nicandro Garganico - data richiesta 26 novembre 2010.

Le decisioni sono conseguenti all’oggettiva valutazione dell'incompatibilità della realizzazione di parchi eolici off-shore con l’attività turistica, principale fonte economica per il territorio costiero del Gargano, con l’attività della pesca e l’esigenza prioritaria di conservazione dell' ambiente naturale e di tutela del paesaggio. Si ribadisce pertanto l’esigenza di un coinvolgimento più ampio e congiunto di enti e comunità garganiche in scelte che non possono e non devono rimanere circoscritte alla responsabilità dei singoli Comuni, essendo decisioni che riguardano la modifica del paesaggio e dell'ambiente di un comprensorio ad alta valenza turistica, essendo il paesaggio e l’ambiente naturale beni materiali su cui poggiano speranze e possibilità di sviluppo sostenibile dell’intero territorio garganico.

La realizzazione di diversi, distinti e non concordati parchi eolici off-shore avrebbe un notevole impatto negativo non solo su ambiente naturale e paesaggio, ma anche per il disturbo alle rotte percorse dall’avifauna migratoria e la compromissione della navigazione, sia con finalità di pesca sia con finalità da diporto, per l’interdizione non solo degli specchi d’acqua direttamente interessati, ma anche delle comuni rotte navali. Il Comitato rileva che i numerosi progetti off-shore già presentati non solo siano dannosi e inconciliabili con ambiente, paesaggio, turismo, pesca, attività umane di svago e tempo libero, ma non assicurano alle comunità il ritorno economico e sociale, in termini di servizi e occupazione, che una tale scelta dovrebbe garantire con chiarezza e trasparenza. Non è peraltro da ritenere irrilevante che dietro a tanti progetti le indagini giudiziarie svelino a ritmo serrato interessi eco-mafiosi.

Per i motivi sopra rilevati, la richiesta di concessione demaniale marittima della durata di 50 anni presentata dalla Società Trevi Energy nello specchio acqueo dei Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Margherita di Savoia, con progettualità che prevede l'installazione di 65 aerogeneratori disposti a una distanza dalla costa di circa 8 km e la recentissima richiesta di concessione demaniale marittima della durata di 50 anni della società Parco Eolico Marino Gargano Sud srl (già Ats Enginering srl), per un’area di kmq 86 nello specchio acqueo dei Comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, con progettualità che prevede l’installazione di 95 aerogeneratori disposti a una distanza dalla costa di circa 10 km, vede la logica e coerente opposizione del Comitato per la tutela del mare del Gargano, che invita e incoraggia i Comuni di Margherita di Savoia, Zapponeta, Manfredonia, Monte S. Angelo, Mattinata a dare senza indugi la propria valutazione in senso negativo, così come hanno fatto i Comuni della costa del Gargano Nord.

Il Comitato propone nuovamente alle Amministrazioni comunali del Gargano, tramite il concorso del Parco Nazionale del Gargano presso cui si è insediato un Laboratorio ambientale permanente costituito dalle associazioni ambientaliste presenti sul territorio pronte a offrire il proprio contributo, la costituzione di un Consorzio territoriale garganico che gestisca direttamente il business dell’eolico, ai fini dello studio, dell'installazione e della gestione in proprio anche di altre fonti di energia alternativa con ricadute economiche esclusivamente a vantaggio della comunità e delle popolazioni locali. Un consorzio territoriale che veda al tavolo delle decisioni da condividere le associazioni ambientaliste e il mondo della cultura, affinché lo sviluppo sostenibile legato alle fonti alternative sia gestito con oculatezza e nel rispetto del territorio e dell'ambiente. Non dobbiamo e non possiamo permettere che il Gargano diventi “terra di conquista” di società che sfruttano il territorio senza apportare alcun beneficio alla comunità.

 Comunicato stampa

 

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