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28/04/2011

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PETROLIO: SE ATENE NON PIANGE, SPARTA NON RIDE

Clicca per Ingrandire Parafrasando nel titolo il famoso detto, abbiamo voluto sintetizzare le reazioni di partecipanti e non al tanto atteso vertice romano col ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo sulle autorizzazioni introspettive concesse alla Petroceltic alla ricerca di petrolio in Adriatico. Eccole di seguito.


PARCO = Un beneaugurante e ampio spiraglio. Con l’impegno a richiedere una conferenza di servizi al Ministero dello Sviluppo Economico e l’invito a dare impulso alla ‘road map’ proposta dal Parco Nazionale del Gargano, si è concluso il tanto atteso vertice romano. Come da noi pubblicato (vedi anche http://www.puntodistella.it/news.asp?id=4791) il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha incontrato nel pomeriggio del 27 aprile il presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe, i parlamentari Carmelo Morra, Antonio Di Staso, Sabrina De Camillis, Michele Bordo, Barbara Matera, il commissario del Parco del Gargano Stefano Pecorella, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio e il delegato agli affari petroliferi della Provincia di Chieti Franco Moroni.

Come si legge nella nota diffusa dal Ministero dell’Ambiente nella tarda serata di ieri, il ministro ha preso specifico impegno di richiedere la convocazione di una conferenza di servizi col Ministero dello Sviluppo Economico per consentire a tutti i soggetti istituzionali e portatori di specifici interessi ambientali di poter esprimere le loro valutazioni e le loro perplessità. Questa è la condizione necessaria per evitare la conclusione dell’iter autorizzatorio senza aver sentito il territorio. Al contempo è stato rimarcato come la normativa emanata dallo stesso Ministero dell’Ambiente il 2010 sia la più restrittiva d’Europa consentendo di impedire lo sfruttamento selvaggio del nostro mare, possibile sino a qualche tempo fa.

Il ministro, inoltre, ha preso atto della ‘road map’ (leggi SCHEDE in calce; ndr) tracciata dalla Comunità del Parco e dal commissario Pecorella, nello specifico accogliendo la proposta di un ampliamento della zona di tutela attorno all’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti. Condizione quest’ultima che allontanerebbe definitivamente ogni ricerca di idrocarburi nelle vicinanze delle Isole dove cantano le Diomedee. “Sono soddisfatto – ha affermato Pecorella al termine del vertice romano - perché il territorio, tranne qualche isolata e prevedibile eccezione, ha avuto una sola voce e di questo fatto il ministro ha dovuto prendere atto concordando sulla necessità di far partecipare tutti i territori interessati alla decisioni da assumere.”


APT FOGGIA = Ma alla soddisfazione espressa dal commissario si contrappone la delusione del commissario dell’azienda di promozione turistica (Apt) della provincia di Foggia, Nicola Vascello. “Un’idea di sviluppo miope che non tiene conto delle vocazioni dei singoli territori, è alla base di scelte che nel tempo potrebbero rivelarsi scellerate. Il turismo della nostra provincia solo nei settori della ristorazione e della ricettività occupa oltre settemila addetti, una grande industria pulita che produce 450 mln di euro ogni anno. Non tenere conto di questi dati significa ignorare le vere potenzialità dei nostri territori col serio rischio di compromettere l’unico comparto economico ancora florido di una provincia colpita da una potente recessione economica. Di piattaforme petrolifere sinceramente non sentiamo assolutamente la mancanza. Il nostro petrolio è il turismo”.


PD = Gli fa eco Michele Bordo, parlamentare del Partito Democratico. “Avviare il confronto tecnico-amministrativo col Governo in una nebulosa e certamente tardiva conferenza dei servizi vuol dire accettare la possibilità che si avvii l’estrazione del petrolio dai fondali delle Tremiti: non è questa la volontà delle popolazioni costiere. L’unica soluzione a questa vicenda è la revoca dell’autorizzazione alle indagini geosismiche. Francamente trovo del tutto fuori luogo i toni ottimistici, a tratti trionfalistici, dei parlamentari e degli amministratori del PdL.

“Sono assolutamente convinto dell’opportunità di non rompere l’unità del fronte istituzionale, politico e civico su un tema così importante e delicato per il futuro del territorio; ma non è possibile assistere alla strumentalizzazione elettorale che gli stessi hanno fatto delle vaghe promesse fatte dal ministro dell’Ambiente, la quale ha invece ribadito la scellerata scelta di aprire una nuova via del petrolio nel Basso Adriatico.

“La Prestigiacomo e il ministro dello Sviluppo economico non possono prendere in giro le migliaia di cittadini e le decine di istituzioni che sabato 7 saranno a Termoli per manifestare contro la scelta di autorizzare la ricerca del petrolio al largo delle Tremiti. A cosa dovrebbe servire la conferenza dei servizi, sempre ammesso che si faccia, se l’autorizzazione non viene prima revocata? Prima si autorizza e poi si discute col territorio? E se si trovasse il petrolio che si fa? Un’altra conferenza di servizi per convincere il territorio ad accettare che in una straordinaria zona turistica e di mare si estragga petrolio?

“Se anche i parlamentari PdL convengono sulla incompatibilità fra estrazione del petrolio e tutela dell’ambiente e dell’economia turistica lo ribadiscano con chiarezza ai rappresentanti del Governo ed evitino di legittimare iniziative dal chiaro significato elettorale, che scompariranno dall’orizzonte non appena le urne delle amministrative saranno chiuse”.


SCHEDE PARCO =
A - La ‘ROAD MAP’ - Le sei azioni della Comunità del Parco:
- sensibilizzare e coinvolgere tutte le associazioni ambientaliste territoriali e nazionali, tutte le aree marine protette insieme a Federparchi nella richiesta di moratoria per le attività di estrazione degli idrocarburi e le trivellazioni;
- costituzione del laboratorio ambientale permanente, che vede uniti il Parco Nazionale del Gargano e associazioni ambientaliste;
- trasmettere una lettera (spedita in data 15 aprile) ai presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise (poiché la competenza territoriale è di questi due enti) per appurare rivalutazioni delle posizioni assunte alla luce del potenziale rischio a cui è esposta l’AMP delle Isole Tremiti;
- proporre agli enti competenti l’Ampliamento del limite dell’Area Marina Protetta che automaticamente fa scattare, con l’aumento delle batimetriche, l’allontanamento di qualsiasi ricerca e trivellazione o altro potenziale danno derivante da attività estrattive di ulteriori 12 miglia dalle isole Tremiti;
- avanzare una proposta alla Regione Puglia di istituzione del SIC a mare e una ZPS a terra (Zona di Protezione Speciale, il cui iter si prevede abbastanza celere).


B - I PROSSIMI STEP - Il ministro Prestigiacomo ha esortato i rappresentanti degli Enti locali a lavorare su questi ultimi due punti. Vista l’importanza del risultato conseguito e l’imminente necessità di mettersi al lavoro, il commissario Pecorella ha contattato immediatamente il presidente della Comunità del Parco, il sindaco di Rodi Carmine D’Anelli, concordando sulla necessità di convocare l’assise per aggiornarla sulle evoluzioni della problematica e sulle determinazioni da assumere. Il commissario prosegue nella ferma volontà di riconvocare il tavolo con le associazioni ambientaliste per registrare sul campo tutte le segnalazioni e i nuovi suggerimenti.



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