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13/04/2011

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IL “TERZO STATO” SI RIBELLA

Clicca per Ingrandire Domani, giovedì 14 aprile (ore 17, Sala consiliare Comune di Peschici), “call to arms” di tutte le forze politiche, civili, sociali, economiche del Gargano per l'incontro promosso dalla locale Amministrazione e da: Legambiente, Centro Studi Martella, gruppo facebook di “Gargano Libero”, Comitato di tutela del mare, Azienda di promozione turistica della provincia di Foggia, finalizzato al “No alle trivellazioni al largo delle Isole Tremiti”. Alla convention, allargata a tutti gli amanti e i difensori del Promontorio, hanno aderito e parteciperanno:

- i sindaci del Gargano,
- alcuni consiglieri Regionali del Molise
- i sindaci di Termoli, San Severo, Manfredonia
- i consiglieri della Regione Puglia Giandiego Gatta, Pino Lonigro, Leo Di Gioia, Dino Marino, G. De Leonardiis, Lucio Tarquinio, Franco Damone
- il presidente del consiglio regionale Onofrio Introna
- il capogruppo PdL alla Provincia Paolo Mongello
- il vicepresidente della Provincia di Foggia Billa Consiglio
- l'assessore al Bilancio Cannarozzi De Grazia
- tutti i consiglieri provinciali del Gargano
- i consorzi degli operatori turistici di Vieste, Rodi, Peschici, Mattinata
- varie associazioni (Punto di Stella, Schiamazzi, Ambiente e vita, Adiconsum Fg, delegazione Fai di Vasto…)
- il presidente della Federparchi Italiana Matteo Fusilli.

Intanto, nella riunione di martedì 12, la Comunità del Parco Nazionale del Gargano, riunitasi in sessione straordinaria (foto sotto; ndr), ha approvato all’unanimità i sei punti proposti dal commissario dell’Ente Stefano Pecorella che rappresentano una vera e propria ‘road map’ da sottoporre anche al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Una risposta concreta che si manifesta attraverso una precisa azione amministrativa per tutelare a medio-lungo termine il territorio dalla minaccia di eventuali e non auspicati danni ambientali come la realizzazione di trivellazioni nei pressi delle area protetta delle Isole Tremiti.

Di seguito le decisioni approvate dopo un’attenta analisi tecnico-amministrativa:
1) inviare una lettera al ministro Prestigiacomo, per sollecitare e stabilire incontro di discussione con una delegazione delle Istituzioni locali;
2) proporre agli enti competenti l’Ampliamento del limite dell’Area Marina Protetta (Amp) che automaticamente fa scattare, con l’aumento delle batimetriche, l’allontanamento di qualsiasi ricerca e trivellazione o altro potenziale danno derivante da attività estrattive di ulteriori 12 miglia dalle isole Tremiti;
3) sensibilizzare e coinvolgere tutte le associazioni ambientaliste territoriali e nazionali, tutte le aree marine protette assieme a Federparchi nella richiesta di moratoria per le attività di estrazione degli idrocarburi e le trivellazioni;
4) trasmettere una lettera ai presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise (poiché la competenza territoriale è di questi due enti*) per appurare rivalutazioni delle posizioni assunte alla luce del potenziale rischio a cui è esposta l’Amp delle Isole Tremiti;
5) avanzare una proposta di istituzione del Sic (Sito di Importanza Comunitaria) a mare. La normativa di riferimento nazionale è costituita dal DPR 357/97 e dal D.M. 17 ottobre 2007;

(In Italia i siti Natura 2000 a mare corrispondono nella quasi totalità con le aree marine protette. A Tremiti è già presente un “Sic a Mare” che non copre tutta l’area della riserva marina. La strada da percorrere è quella di ampliare il Sic già esistente e farlo coincidere coi confini della riserva. In questo caso la proposta di riperimetrazione (frutto di uno studio specifico) dovrà essere adottata dalla Regione Puglia e successivamente approvata dal Ministero che eseguirà una procedura di Registrazione. Tale attività di registrazione sarà inviata alla Ce per la sua successiva e definitiva approvazione. L’ampliamento non troverà potenzialmente alcuna difficoltà di recepimento da parte degli organi sovraordinati in quanto il problema principale dei “Sic a Mare” non è la loro istituzione ma la loro protezione. Se ci sarà il Sic di Tremiti il problema non sussiste in quanto così facendo gli si garantirebbe la protezione richiesta e desiderata dalla UE.)

6) Accelerare l’iter di approvazione del Regolamento dell’Amp che al momento può contare solo su un disciplinare.


LE DICHIARAZIONI

STEFANO PECORELLA = La comunità del Parco che oggi si è riunita ha deciso, dopo una responsabile discussione, di assumere una posizione chiara in favore del territorio e della sua tutela ambientale ristabilendo la sua centralità istituzionale. Quanto al decreto ministeriale delle introspezioni (e non trivellazioni, ndr) che dovrebbero essere realizzate a circa 30 km dall’Amp delle Isole Tremiti, pur consapevoli della impossibilità per l’Ente di proporre qualsiasi ricorso giurisdizionale, è emersa forte la preoccupazione che non rispetti il valore altamente naturalistico rappresentato dall’area marina. Perciò è stata approvata una serie di iniziative importanti che saranno portate avanti nei prossimi giorni.

Sappiamo benissimo che è un momento delicatissimo, pertanto abbiamo risposto alla richiesta di tutela del patrimonio di biodiversità del nostro territorio con fatti concreti anche se sull’onda emotiva. A tal proposito la comunità si è fatta portavoce e diventerà sensibile nei confronti di tutte le segnalazioni dei cittadini e delle associazioni che si stanno mobilitando. E’ stato unanimemente affermato come l’unità delle posizioni è elemento da realizzare per poter sperare di conseguire il massimo e democratico risultato auspicabile.

CARMELA PALUMBO (commissario prefettizio Isole Tremiti) = Da un punto di vista normativo, nel suo complesso, il decreto non desta eccessive preoccupazioni. Infatti, l’area interessata dalle introspezioni ricade 24 km oltre il limite del perimetro dell’Amp (in osservanza di una norma italiana adottata che è una delle misure più restrittive delle normative europee inerente a questo specifico settore), a dispetto del provvedimento dello scorso anno che interessava un’area distante solo 4 km dalle Diomedee.

Nelle prossime ore è in programma una mia riunione coi tremitesi per raccogliere le loro impressioni, ma da quel che mi pare di percepire, la situazione è molto meno drammatica rispetto al medesimo periodo del 2010. Maggior correttezza ed equilibrio nell’informazione ci consentiranno sicuramente di proseguire intelligentemente e serenamente su questo strategico percorso intrapreso oggi col pronunciamento della Comunità del Parco. Infatti il confronto, la condivisione e la compattezza sono gli unici strumenti per giungere alla risoluzione dei problemi della collettività.


* Secondo Nicola Vascello, commissario Apt Fg, “non è vero che la competenza territoriale è delle regioni Abruzzo e Molise. La competenza è esclusivamente del Ministero. Ritengo sia arrivato il momento che l'Ente Parco assuma una posizione netta e chiara di censura delle trivellazioni a ridosso delle Tremiti e in tutto l'Adriatico.


 Redazione + Uffici stampa

 

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