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27/05/2008

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Successo della mostra dell’artigianato musicale locale di Monte Sant’Angelo

Clicca per Ingrandire Si è tenuta domenica scorsa a Monte Sant’Angelo nella piazza antistante il battistero di San Giovanni in Tumba, meglio conosciuto come Tomba di Rotari (nella foto lo stemma sul portale d'ingresso del cardinale Domenico Ginnasi,
Castel Bolognese 1550 - Roma 1639: ndr), la Prima mostra dell’artigianato locale musicale organizzata da Legambiente, in collaorazione con l’Arci e “Il diario Montanaro”.
L’iniziativa è scaturita dall’esigenza di mostrare ai tanti turisti, che affollano la città in questo mese di maggio, che il Gargano possiede ancora una forte tradizione artigianale soprattutto in campo musicale. Sono giunti ad esporre i propri prodotti anche da Vico del Gargano e San Giovanni Rotondo con “tammorre”, tamburelli, nacchere, chitarre battenti, mandolini garganici, ciaramelle, zampogne, in bella mostra per i tanti ammiratori e curiosi durante tutta la giornata.

L’iniziativa non è stata altro che un’anticipazione di ciò che avverrà nel luglio prossimo durante Festambiente Sud, quando a mettere in esposizione i propri manufatti saranno numerosi artisti locali, anche montanari questa volta, assenti per diverse ragioni all’appuntamento di domenica scorsa forse in polemica con l’organizzazione della manifestazione.
Domenico Prencipe, direttore de Il Diario Montanaro e promotore dell’evento, ha detto la sua in merito all’importanza che ha avuto l’appuntamento: “Abbiamo voluto mostrare con questa esposizione di strumenti musicali, rigorosamente realizzati a mano, che la tradizione garganica nel settore non è ancora morta, nonostante siano rimasti in pochi ad esercitare questo bello ed affascinante mestiere. Riteniamo - ha aggiunto - che l’antichissima tradizione nell’ambito del lavoro artigianale debba trovare degli epigoni nei molti giovani che potranno etternare tale pratica attraverso i vari laboratori che saranno attivati al più presto dalle tre associazioni che hanno firmato qualche mese fa il patto per il rilancio e lo sviluppo di Monte Sant’Angelo. E’ importante riuscire a non disperdere il patrimonio di conoscenze e competenze che si sono tramandate di generazione in generazione, per far si che il settore in questione costituisca ancora un momento di attrazione per i turisti e di sviluppo per il territorio. E’ innegabile infatti come il comparto del lavoro artigianale possa diventare il volano dello sviluppo turistico di Monte Sant’Angelo - ha concluso - dato che da tempo immemorabile le antiche tradizioni e gli antichi mestieri trovano nei vari ultimi stoici artigiani dei validi e degni successori”.
Matteo Rinaldi (garganopress)

 GARGANOPRESS

 

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