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28/10/2010

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INSIEME SI VINCE (e cӏ tutto da imparare)

Clicca per Ingrandire PIETRAMONTECORVINO = “Monti Dauni e Unione dei Comuni, la gestione associata alla luce del Decreto Legge 78/2010”: è questo il tema sul quale saranno chiamati a confrontarsi i sindaci dei 29 Comuni dell’Appennino Dauno. La tavola rotonda si terrà martedì 2 novembre, nella Sala Bollenti Spiriti di Biccari, a partire dalle 18. “Voglio esprimere il mio plauso all’iniziativa del sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna - dichiara il primo cittadino di Pietramontecorvino, Rino Lamarucciola. - E’ significativo che parta proprio da lui, dal sindaco più giovane della Capitanata, un’iniziativa incentrata su una questione strategica per lo sviluppo del nostro territorio”.

Il programma della tavola rotonda prevede l’apertura dei lavori ad opera di Gianfilippo Mignogna, la relazione di Rino Lamarucciola in qualità di consigliere regionale dell’Anci, l’intervento del presidente dell’Anci Puglia Luigi Perrone e a seguire il contributo al dibattito dei sindaci dei Monti Dauni. Le conclusioni saranno affidate a Dimitri Tasso, coordinatore nazionale dell’Anci per le Unioni dei Comuni. “I Monti Dauni - continua Lamarucciola - anche in questo caso possono costituire un modello innovativo di governance, come sta accadendo per altre importanti questioni attinenti allo sviluppo della Capitanata. Sull’Unione dei Comuni e le leggi che ne governano l’attuazione pratica crediamo di poter offrire un contributo serio e qualificato. Di fatto, sul versante settentrionale dell’Appennino Dauno sono già operanti alcuni esempi di ‘Unione’, basti pensare a quanto stiamo facendo in direzione del Parco della Salute” (leggi in seguito, servizio da Celenza; ndr).

A Biccari, il 2 novembre, coi sindaci dei 29 Comuni dei Monti Dauni sarà rappresentata un’area che conta circa 100mila abitanti che negli ultimi 10 anni è stata riconosciuta a livello nazionale come una delle zone più interessanti dal punto di vista ambientale e turistico. Insieme, i borghi dei Monti Dauni forniscono i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili prodotta dall’intera Puglia. Un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dell’Appennino Dauno che forniscono le risorse idriche necessarie alla provincia di Foggia. I fiumi, i laghi, le riserve faunistiche dei Monti Dauni rappresentano un unicum ambientale preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da salvaguardare e da promuovere. Ed è in questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 percento dell’intera superficie regionale, che albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose: il lupo, il cinghiale, la volpe, il falco, popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali.

Ai 29 centri dei Monti Dauni, la Puglia deve un altro primato che sa di eccellenza: sui 6 Comuni a cui il Touring Club Italiano ha riconosciuto la “Bandiera Arancione”, marchio di qualità turistico-ambientale, quattro si trovano sulle alture della Capitanata. Sui 9 Comuni della Puglia cui l’Anci ha conferito il riconoscimento di “Borghi più belli d’Italia” sono 4 i paesi dell’Appennino Dauno. Nell’uno e nell’altro caso, quei riconoscimenti rappresentano l’evidenza di un patrimonio paesaggistico, archeologico e culturale di grandissimo valore e dall’alto potenziale di sviluppo.


CELENZA VALFORTORE = E’ stato ammesso a finanziamento, per un ammontare complessivo di 2 milioni di euro, il progetto di riqualificazione urbana realizzato e presentato dall’aggregazione degli otto Comuni del Parco della Salute (Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, Pietramontecorvino, San Marco la Catola e Volturino). I fondi accordati dalla Regione Puglia (asse VII del Po Fesr 2007-2013) serviranno ad attuare un piano integrato intercomunale di riqualificazione urbana dei centri storici. Il progetto è stato valutato positivamente dalla Regione Puglia nell’ambito della seconda fase della procedura negoziata. L’ente regionale ha “riconosciuto e apprezzato l’impegno profuso dai singoli Comuni”, esprimendo il proprio compiacimento per “il processo avviato in questa realtà territoriale”.

Nel prossimo futuro, il modello di “integrazione territoriale dei progetti presentati” e “l’aggregazione anche di tipo istituzionale che i singoli Comuni stanno portando avanti da tempo” potrebbero non solo costituire un esempio per gli altri Comuni pugliesi, ma diventeranno probabilmente un motivo per riconoscere delle premialità agli enti comunali che lavorano insieme.

UNA GOVERNANCE CONDIVISA = L’aggregazione degli 8 Comuni, rappresentata dal sindaco di Castelnuovo della Daunia Ernesto Cicchetti in qualità di presidente del “Comitato di Coordinamento intercomunale-Parco della Salute”, ha tagliato il nastro della prima tappa di un lungo percorso. Coi 2 milioni di euro assegnati, in ciascuno dei borghi facenti parte del progetto saranno realizzati lavori di riqualificazione urbana. L’obiettivo di medio e lungo termine, però, si spinge più in là e si sostanzia nella costruzione di una governance condivisa del territorio, per fare di quei Comuni un unico, grande laboratorio dello sviluppo sostenibile. Il progetto “Parco della Salute” si configura quale Piano Integrato di Sviluppo Territoriale. L’ambito territoriale del “Pist Parco della Salute” mette insieme, come detto, otto comuni dei Monti Dauni per un’estensione di circa 769 chilometri quadrati e un bacino di oltre 11mila abitanti. La zona interessata si connota come “comprensorio ecologico-termale” dove sviluppare il turismo legato alla valorizzazione di luoghi, strutture, qualità ambientali e modus vivendi che favoriscono il benessere psico-fisico.

L’UNIONE FA LA FORZA = La strettissima collaborazione tra i Comuni del “Parco della Salute” ha già all’attivo numerose iniziative: dal piano presentato nelle scorse settimane per la realizzazione del Territorio Socialmente Responsabile alla scommessa sul Sistema Turistico Locale dei Monti Dauni; dalla comune adesione al Patto dei Sindaci alla programmazione inerente al Sic (Sito d’Interesse Comunitario) di Monte Sambuco. L’Europa premia i progetti che aggregano territori, competenze e risorse sotto il cappello di una visione strategica condivisa. Per i Monti Dauni, questa ‘visione’ è rappresentata dall’uscita dalla marginalizzazione attraverso un processo di crescita integrata che punta tutto sulle vocazioni autentiche del territorio: agroalimentare di qualità, turismo verde, ricerca ambientale, utilizzo concertato e non invasivo delle energie rinnovabili, mobilità sostenibile, sviluppo urbano che riqualifica e crea nuove funzioni, internazionalizzazione delle piccole imprese e formazione di nuove professionalità che possano lavorare sul territorio.

 Uff. Stampa Comune Pietramontecorvino e Celenza Valfortore

 

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