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06/10/2010

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“IL NOSTRO SOTTOSCALA!”

Clicca per Ingrandire Nella querelle creatasi fra l’attuale primo cittadino di Peschici, Domenico Vecera, e il suo predecessore Franco Tavaglione sul tema “liceo” e sua - da anni si spera momentanea - sistemazione nei locali più disagiati di uno stabile in periferia, mancava la voce più importante: quella degli utenti più diretti. E’ arrivata, finalmente! Ma, ci dispiace scriverlo, in forma anonima. Anche se facilmente riconducibile a uno dei fruitori, non ci impedisce di stigmatizzare la forma scelta per la comunicazione del personale rammarico e disagio.

Se già a 14 anni non si avverte la necessità di “metterci la faccia” e si evita di rivelare la propria identità (agevolmente difendibile chiedendo l’anonimato dopo essersi firmati o almeno fornito una e-mail valida, non ‘ìfarlocca’), figuriamoci cosa succederà fra qualche anno. Comunque, data la delicatezza della questione e l’aperta, quasi accorata manifestazione d’insofferenza a una condizione logistica mortificante e ormai durata anche troppo, abbiamo deciso di dare corso allo sfogo giunto in redazione. Di seguito il testo.

“Come tutti ben sappiamo il liceo scientifico non è un liceo ma un sottoscala!!! Tanta gente parla parla ma non sa come si sta lì dentro! Ma come ci si sente? Vi dico solo che per fare ricreazione dobbiamo uscire fuori perchè dentro non si può stare! Le ragazze, per andare in bagno, devono uscire fuori e andare sopra, vicino al dentista, e la cosa diventa un problema quando piove! Anche i maschi non sono in una buona situazione, solo che non devono uscire fuori.

“E le classi? La più grande è quella della nuova prima perchè prima erano tre stanze e quindi, buttati giù i muri, è diventata la più spaziosa perchè ci sono stati 23 iscritti (mai così tanti). Poi c'è la quarta, per fortuna sono 15 alunni e ci entrano, anche se stanno tutti ammassati perché… cresciamo! Poi c'è la terza: loro sono quelli più scomodi perché ne sono tanti e tutti ammassati perché non c'è spazio. Infatti, la richiesta di fare lezione con la porta aperta è frequente! Infine, sempre al piano di sotto, ci sarebbe quella specie di "aula insegnanti" che le misure sono 1x1 e gli insegnanti, per firmare, vanno due o tre alla volta altrimenti non si respira!

“Passando al piano di sopra si possono trovare la seconda e la quinta. E purtroppo anche loro non sono in buone condizioni, come il resto ovviamente! La parte buona è che da loro il corridoio è un po’ più largo: essendo solo due classi ci si può camminare, non tranquillamente, ma meglio. Per la questione dei bagni è il contrario. I ragazzi devono scendere giù e anche qui viene a galla la questione del tempo!

“Ecco, ora avete capito com'è il nostro edificio? Tutti dicono fesserie, ma come ci si sente? Questo è tutto, quindi per favore aiutateci e iniziate i lavori. Sappiamo che non tutti ci troveremo nel nuovo edificio, però facciamolo per la nuova generazione!”

 Redazione

 

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