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22/09/2010

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FATTI E MISFATTI REGIONALI

Clicca per Ingrandire Con l’ausilio di varie fonti (quotidiani, social network e via discorrendo), ricostruiamo la quanto meno “strana” vicenda della Fiera del Turismo religioso “Aurea” (foto del titolo, il logo 2009; ndr), nata a San Giovanni Rotondo qualche anno fa, poi passata a Foggia per ragioni di spazio e ora…

LA NOTIZIA = Dal “Quotidiano di Foggia apprendiamo che ancora una volta la Puglia - intesa quale Ente Regione - è stata “matrigna” nei confronti della Capitanata. “Siamo alle solite - scrive. - La Regione Puglia taglia il contributo annuale ad Aurea, la Borsa del Turismo religioso e delle Aree protette: soltanto 50mila gli euro messi a disposizione dall’ente di Via Capruzzi, a fronte degli oltre 200mila degli anni scorsi. Un taglio del 75 percento che mette a serio rischio il regolare svolgimento della manifestazione. Non solo: la Borsa è appetita da diverse città italiane (tanto per dire Roma, Napoli e Milano) che farebbero carte false per poterla ospitare. Qualora l’edizione 2010 dovesse saltare, non è difficile supporre che per il prossimo anno sarebbe quasi inevitabile la delocalizzazione della manifestazione, che lo scorso anno si è svolta al quartiere fieristico di Foggia dal 26 al 28 novembre.

“Una brutta tegola - continua, - visto che il budget complessivamente necessario per organizzare Aurea ammonta a 370mila euro: il contributo regionale copriva oltre la metà, mentre con la cifra messa quest’anno in bilancio dalla Regione non raggiunge neanche il venti percento. Con questo comportamento la Regione contraddice la filosofia della sua programmazione sul territorio pugliese che dovrebbe distinguersi per il riconoscimento della specificità e della vocazione di ciascuna sua area. Il problema è che la Regione sembra sempre in imbarazzo quando si tratta di riconoscere che è la Capitanata a svolgere un ruolo trainante nell’economia turistica regionale.

“I lettori ricorderanno - prosegue l’articolista - le bizzarre tesi sostenute dal governatore regionale pugliese, Nichi Vendola, circa la vocazione dell’aeroporto Gino Lisa. È di assoluta evidenza la sua vocazione turistica, fino a oggi rimasta inespressa perché la pista non consente l’atterraggio e la partenza dei vettori da 180 posti solitamente utilizzati per i voli charter turistici. Per quanto riguarda le presenze straniere, il Gargano è di gran lunga la prima meta turistica regionale: 600mila soltanto questa estate. Vendola indica però le prospettive di sviluppo dei voli del Lisa in non meglio identificati collegamenti coi Balcani. Questa stessa sottovalutazione delle potenzialità turistiche del Gargano e della Capitanata si intuisce anche in questa vicenda dei tagli dei contributi regionali ad Aurea.

“Che la provincia di Foggia - spiega - sia la sua sede più naturale è fuori di ogni dubbio, dal momento che si tratta di una rassegna specializzata sul Turismo religioso e sulle Aree protette, e la Capitanata primeggia nell’uno e nell’altro aspetto con San Giovanni Rotondo (ma sarebbe il caso di aggiungervi anche Monte Sant’Angelo, che potrebbe ottenere il riconoscimento Unesco di patrimonio dell’umanità assieme alle altre località della via Francigena) e col Parco Nazionale del Gargano.

“Da cosa deriva - si chiede - questa sottovalutazione? Bisogna riconoscere oggettivamente che date le risorse turistiche e le tante bellezze naturali e culturali di cui l’intero territorio regionale è dotato, non è facile riconoscere il primato di una provincia sulle altre, tanto più se questa provincia non è Bari o Lecce, che recitano da sempre la parte del leone quando si tratta di intercettare i finanziamenti regionali e non solo. E d’altra parte, la diffusa attrattività turistica pugliese va sostenuta in una logica di sistema, che cerchi quanto più possibile di attenuare la competizione, a volte esagerata, fra le diverse aree pugliesi.

“Ma il presupposto di una ‘politica di sistema’ per il turismo - conclude - sta proprio nella valorizzazione delle eccellenze di cui i diversi territori dispongono, e delle infrastrutture o delle iniziative promozionali connesse a tali eccellenze: di queste fanno sicuramente parte tanto l’aeroporto Gino Lisa quanto la Borsa del Turismo religioso e delle Aree protette. Per scongiurare la cancellazione di Aurea, che già qualche anno fa dovette essere difesa da quanti volevano trasferirla in altre zone, è auspicabile una mobilitazione diffusa e convinta di tutta la classe dirigente e politica provinciale. Il grido di allarme che si è levato dal Cotup (Consorzio Operatori Turistici Pugliesi; ndr) non può rimanere inascoltato.”

NOTE E COMMENTI = A questa, come ad altre “levate di scudi” risponde con una nota, venerdì 17 scorso, l’assessore regionale al Turismo, Silvia Godelli. “A proposito della mancata effettuazione della Fiera del Turismo religioso in Provincia di Foggia e di alcuni commenti colti su stampa e tv, mi permetto di precisare quanto segue. La Regione ha proposto un sostegno di 50mila euro agli organizzatori, che però non hanno trovato altre fonti di finanziamento e hanno autonomamente deciso di rinunciare all’iniziativa.

“Dovrebbe risultare chiaro - continua l’assessore, - non solo agli operatori del settore, ma anche ai cittadini, che una Fiera per avere utilità economica e commerciale deve di necessità raccogliere l’interesse e i finanziamenti dei privati e del mondo degli operatori, e non richiedere alle istituzioni pubbliche di sostituirsi del tutto agli imprenditori del settore. Sono questi ultimi infatti che devono proporre con una Fiera il prodotto turistico e attirare partner esterni, altrimenti una Fiera si riduce a una mera esposizione di materiali a uso e consumo degli abitanti del luogo.

“E’ mancata in questi anni alla Fiera del Turismo religioso - prosegue - una visione dinamica e una capacità di attrazione esterna: tanto è vero che essa si è immediatamente svuotata nel momento in cui la Regione ha fatto presente che per i vincoli economici attualmente imposti dal Governo nazionale avrebbe dovuto ridurre il proprio finanziamento. Riteniamo che il turismo religioso sia una straordinaria risorsa per il territorio pugliese e in particolare per la provincia di Foggia. Per attrarre nuovi segmenti di turisti, oltre a quelli del ‘mordi e fuggi’ che si recano a pregare a San Giovanni Rotondo lasciando deserti alberghi e ristoranti, occorre varare provvedimenti integrati che investano l’intero territorio e lo rendano attrattivo con itinerari culturali e naturalistici accanto a quelli religiosi.

Tanto stiamo predisponendo per il Gargano - conclude, - attraverso importanti progetti che intercetteranno i finanziamenti nazionali ed europei disponibili. In tale contesto speriamo si possa organizzare nei prossimi anni una Fiera del Turismo religioso vera e utile al territorio, che presenti le nostre proposte non sotto casa, ma sui mercati turistici nazionali e internazionali.”

La nota sollecita la reazione di Nicola Vascello, attuale commissario dell’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, già assessore al Turismo alla Provincia dauna- “Sono sconcertato. Devo dire che negli ultimi giorni mi capita di frequente. Aurea, oltre 400mila euro di capitali privati, oltre 200 buyers nazionali e internazionali, inserita nel calendario delle fiere dell'Enit, con la partecipazione diretta della Cei, sarebbe ‘una mera esposizione di materiali a uso e consumo degli abitanti del luogo’? Ma di che cosa stiamo parlando!”

Quindi incalza: “Sono attonito e spero si tratti solo di un errore di sottovalutazione. Sarebbe il fallimento di un intero progetto che ha portato lustro all'intera Puglia. Non possiamo permetterci di perdere Aurea, una delle poche manifestazioni pugliesi annesse al calendario dell'Enit e della Cei. Se la Regione torna sui suoi passi, ci sono i tempi tecnici per organizzare questa edizione".

Giannicola De Leonardis, consigliere regionale Udc, lo ha comunque preceduto: "E' l'ennesimo scippo alla provincia di Foggia e l'ennesima dimostrazione di disinteresse da parte dei vertici dell'Amministrazione regionale, alla luce anche della dura battaglia intrapresa nel recente passato che mi ha visto impegnato in prima persona per impedire che Aurea finisse altrove. Spero vivamente - aveva concluso - che l'assessore riveda le proprie posizioni e non venga meno a un dovere elementare per un pubblico amministratore: un'attenta considerazione del rapporto fra costi e benefici legati a un evento, e la distinzione fra concetto di 'spesa' e concetto di 'investimento'.

“Valutazioni - aveva espresso - che diventano elementari quando si punta per esempio sul cinema e sulla Film Commission per aumentare l'attrattività della nostra terra, e vengono invece ignorate quando si parla di turismo religioso, evidentemente ritenuto di 'serie B' o, peggio, non classificato in quel di Bari".

LA VALUTAZIONE DEGLI ESPERTI = Alle considerazioni diciamo ‘politiche’ si sono sommate nelle ore precedenti e successive - per la penna di Matteo Palumbo del quotidiano “l'Attacco” - le valutazioni di due analisti del turismo: il “nostro” Antonio Gelormini e Federico Massimo Ceschin. "Sono stato tra i primi sostenitori di Aurea - sostiene Gelormini - anche perché col Distretto Culturale Daunia Vetus se ne sono condivise la data di nascita e conteso l'intervento inaugurale di mons. Liberio Andreatta dell'Opera Romana Pellegrinaggi (Orp). Sono stato anche il primo ad auspicarne il trasferimento nella sede di Foggia, sperando in nuovi stimoli e in un ambito di azione collettiva, per una crescita necessaria e un suo adeguato rilancio nazionale e internazionale. Vedo e leggo di molte reazioni all'ipotesi senza futuro di questa manifestazione. Ma qualcuno si chiede cosa sia mai stato fatto tra un'edizione e l'altra? Come mai l'Orp abbia abbandonato il campo per far nascere il grande happening di Josp (Journeys of the Spirit; ndr) a Roma?

“Quale ricaduta produttiva - si domanda Gelormini - abbia mai avuto sul segmento turistico devozionale di queste aree? In tempi di magra e di bufera economica, le prime a spegnersi sono le fiammelle più flebili. Surclassata da Josp, l'utilità di Aurea risulta notevolmente ridimensionata, se non evanescente. In tempi di magra finanziaria le risorse potrebbero tornare utili a una più proficua 'Borsa del Turismo Pugliese', nel cui ambito potrebbe trovare spazio una più articolata, adeguata e specifica proposta del turismo religioso locale.

“Non lo vivrei come un momento penalizzante - conclude, - piuttosto come opportunità per riqualificare un potenziale regionale per molti versi inespresso. E quale occasione da cogliere, per 'industrializzare', in senso virtuoso, un settore ancora troppo caratterizzato da una sorta di imprenditoria domestica o parrocchiale, da diffusa approssimazione e da molto dilettantismo".

Dichiara invece Ceschin: “Apprendendo la notizia del mancato svolgimento di Aurea ho come la sensazione di un film già visto. Al primo strappo, dalla sede naturale di San Giovanni Rotondo, mi sono imposto di non credere alle ripetute occasioni in cui s'è sentito annunciare una seconda, ancor più dolorosa, lacerazione. Ritenevo la forza dei numeri sufficiente a prevedere almeno una continuità nella nuova sede fieristica di Foggia, al centro della Via Francigena del Sud di Capitanata, millenario percorso devozionale che collega Roma a Monte Sant'Angelo.

"Mi sono forzato a ritenere - prosegue - che la strategia regionale di istituzione del Sistema Turistico Locale Gargano, di riconoscimento del Sistema Turistico di Prodotto 'Via Francigena del Sud', di attuazione del Poin e di investimento su Aurea avrebbero potuto costituire un quadro strategico di rilancio del settore. O almeno utile a mantenere una parvenza di ottimismo e fiducia nel futuro tra gli operatori, ingredienti indispensabili a stimolare uno sviluppo di qualità, allontanandolo definitivamente dall'improvvisazione o, peggio, dalla speculazione. Nulla di tutto questo. Che significato ha il termine 'destagionalizzare' nei documenti strategici regionali se si smette di investire nell'emblema stesso del turismo pugliese non collegato al balneare? Stento ancora a credere. Voglio pensare a un equivoco.

"La Montagna Sacra - argomenta - dovrebbe essere coi suoi flussi un'opportunità per tutta la Puglia, una vetrina mondiale, una fiera permanente della storia, delle tradizioni, della cultura e del territorio. Un polo in cui sperimentare nuove formule di mobilità, per stimolare la curiosità che diventi motivazione trascinante e spinga i visitatori ad attraversare il Tacco d'Italia di città in città, di borgo in borgo, di festival in festival, di patronale in patronale, di masseria in masseria. In questo lungo Tacco vi sono chilometri di diversità (e di biodiversità) sopravvissute al tempo come in poche altre destinazioni. Ma questi stessi chilometri, spesso difficili da percorrere, creano più divisione che unità, più frammentazione che cooperazione, più competizione che complementarietà.

"Aurea rappresentava un'ipotesi - conclude. - Un mezzo. Uno strumento per superare tali criticità. Se non vi sono e non vi saranno per i prossimi anni gli investimenti europei e regionali necessari a rilanciare il segmento dei viaggi dello spirito in Capitanata (almeno quanto si investe per la Settimana Santa in altre zone), occorrerà ricorrere all'orgoglio e all'appartenenza territoriale più di quanto non si sia fatto in passato, accentuando la competizione interna e finendo quindi per aumentare le distanze fra la Puglia e le altre regioni organizzate per intercettare flussi turistici su basi sussidiarie e di migliore integrazione dell'offerta".

Non resta che rimanere alla finestra e assistere: o all’ennesimo scempio di un territorio o a un atto di resipiscenza o a una reazione d’orgoglio. E come sempre: chi vivrà, vedrà! Nel frattempo registriamo che domani, giovedì 23 alle 11, si terrà nella Sala Consiliare di Palazzo Dogana la riunione convocata dal presidente della Provincia, Pepe, in relazione alla decisione degli organizzatori della Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette "Aurea" di annullare la manifestazione a seguito del taglio del contributo erogato dalla Regione Puglia.

L'incontro, presieduto dal presidente e coordinato dal vicepresidente con delega al Turismo Billa Consiglio, avrà come obiettivi da un lato la possibilità di reperire autonomamente le risorse economiche necessarie al salvataggio dell'evento e dall'altro la definizione di una iniziativa politica tesa a determinare un ripristino dell'entità iniziale del finanziamento regionale.

Invitati i rappresentanti delle categorie economiche, produttive, del commercio e dell'imprenditoria di Capitanata. Nello specifico parteciperanno al vertice i rappresentanti di: Comuni di Foggia, San Giovanni Rotondo e Monte Sant'Angelo; Ente Fiera di Foggia; Parco Nazionale del Gargano; Provincia di Bari; società "Spazio Eventi" (organizzatrice di "Aurea"); Enit (Ente Nazionale per il Turismo); Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport; Spi (Società Pellegrinaggi Italiani); Camera di Commercio; Confcommercio; Assindustria; Confesercenti; Federalberghi; Consiglieri regionali eletti in provincia di Foggia e vertici della Società consortile "Promodaunia".




 Redazione

 

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