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13/08/2010

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FESTA DI SAN ROCCO IN CONTEA

Clicca per Ingrandire “Templari in Puglia”: è il titolo del suggestivo documentario prodotto dalla sede Rai di Bari, concesso dalle Teche Rai di Roma, che sarà proiettato domani sabato 14 agosto, alle 21, al 2° piano del Castello Aragonese di Conversano (ingresso libero). L’appuntamento si inserisce nel programma dell’evento “Festa di San Rocco in Contea” (foto del titolo; ndr) 5ª edizione, che avrà luogo nel cuore del centro storico dal 14 al 18 prossimi. Ideato e organizzato dall’associazione culturale “I Collegia”, presidente il M° Rita Nardomarino (foto 1 sotto), in collaborazione col Comitato Festa di San Rocco (presidente Francesco Manosperta), coordinatore dei festeggiamenti religiosi e civili Francesco Dello Spirito Santo, è patrocinato da: Comune di Conversano - Assessorato alle Politiche Culturali, Provincia di Bari e Regione Puglia.

La Festa di San Rocco in Contea non è solo una proiezione scenografica dei tempi passati, ma anche studio e approfondimento storico di personaggi e avvenimenti dell’epoca. “Dei templari non abbiamo prove documentabili che testimoniano il passaggio a Conversano - ha spiegato la direttrice artistica Nardomarino, - ma dato che, secondo fonti certe, i templari sono sbarcati nei porti di Polignano e Monopoli nulla ci può impedire di ipotizzare che siano passati anche da Conversano, territorio vicino. La proiezione del video, nell’ambito dell’appuntamento ‘Ricercare a Corte’, ci permetterà di discutere dell’argomento e riflettere su queste figure suggestive della storia passata”.

IL PROGETTO - Quest’anno la “Festa di San Rocco in Contea” si inaugura in concomitanza del quinto centenario della fondazione della chiesa dedicata a San Rocco (all’ingresso della città su via Bari). Fu costruita nell’anno del Signore 1510, a devozione del fondatore Giacomo Moro, per invocare la protezione del Santo di Montpellier sulla città e scongiurare la peste. Oggi, fra antiche e nuove pestilenze, la festa rappresenta nell’intenzione degli organizzatori il rinnovato amore e attenzione per la propria terra: espressione di fede sincera, ma anche strumento di conoscenza, ricerca e radicamento delle tradizioni. La peste, in modo particolare, diventa il filo conduttore degli eventi che si svilupperanno nei cinque giorni intorno alla figura del Santo. Così la Festa di San Rocco in Contea racconterà a fedeli e visitatori, nella magia delle atmosfere rievocative, le ragioni che vollero edificata la chiesetta delle suppliche al Pellegrino guaritore.

IL PROGRAMMA - Conversano torna indietro nel tempo e apre le porte del Borgo Antico alle suggestioni della storia fra cantori, araldi e sbandieratori. Tutto comincia domani sabato 14, alle 18. Appuntamento in Piazza Castello con “Antica”: visite musicali cicliche a cura della ProLoco nel centro storico, nella Pinacoteca, sulla Torre Normanna e al Castello. L’evento avrà luogo fino al termine della manifestazione con tappe all’accampamento medievale dal 16 agosto (foto 2). Alle 21, approfondimenti culturali con “Ricercare a Corte”. Al 2° piano del Castello proiezione del documentario “Templari in Puglia”, concesso dalle Teche Rai di Roma. La storia, le arti e le discipline appaiono nella varietà dei linguaggi espressivi per sottolineare i cambiamenti epocali attraverso gli stili, dall’arte bellica alla musica, dalla coreutica alla poetica. In questo contesto saranno simulati combattimenti singoli e di gruppo, saluti d’arme e combattimenti in costume dei secoli 12° e 13° all’interno degli accampamenti, nonché costumi e protagonisti del Rinascimento e del Barocco di città, nelle scene intorno al castello comitale.

Domenica 15, ore 21.30, Piazza Castello - Cominciamento di Festa: Corteo d’Apertura fra le note ostinate di una antichissima melodia popolare eseguita da una anziana cantatrice. A seguire, alle 22.15, cerimonia inaugurale intorno al castello. Gli araldi annunciano il corteo storico e la consegna delle chiavi della città nelle mani delle autorità civili. Nobili cavalieri (foto 3) e madonne elette (foto 4 e a seguire), potenti religiosi e umilissimi popolani diventano nuovamente protagonisti.
Lunedì 16, ore 19.30, Borgo Antico - Festa di San Rocco: Annuncio itinerante che invita fedeli e devoti al corteo. A seguire, alle 20.30, Largo San Rocco, il momento centrale della Festa: Corteo Storico devozionale di San Rocco e Cavalcata. Nel giorno dedicato al Santo, la tradizionale cavalcata diventa cornice ed enfasi della processione. Una sacra rappresentazione itinerante, all’interno del Corteo e al seguito della processione, è affidata ai devoti figuranti. Alle 23, omaggio a San Rocco in Piazza Castello e alle 24, nel Borgo Antico, “La notte de la Contea”.
Martedì 17, ore 20,30, Borgo Antico - Storie di Conti e Badesse, appuntamento in continua evoluzione. Una straordinaria varietà di avvenimenti e personaggi della storia di Conversano nei quadri scenici, ogni anno diversi, che diventano occasione di ricerca e riflessione culturale. L’evento si apre alle 20.30 con l’annuncio itinerante. Alle 21.30, uscita della Corte con le successive rappresentazioni sceniche di fatti e misfatti del passato.

Quattro i quadri scenici previsti: alle 22 in San Benedetto, Chiostro dei Limoni, “La Badessa del Presagio”. Nell’anno del Signore 1328, nobili, popolani, religiosi e militi, pena la scomunica, rendono omaggio a Maria D’Angiò, quarta Badessa del Monastero di San Benedetto. Presenze oscure, in un sogno premonitore, avvertono la potente Maria dell’imminente contagio. Alle 22.30, Anfiteatro e Villa Belvedere, “Processo alle Masciare” e “Le Maledizioni”. Due donne accusate di grande iniquità e stregoneria vengono condotte davanti al tribunale degli inquisitori. Il successivo dilagare della peste, negli anni 1528 e 1530, tormenta come spesso accade l’immaginario popolare e grava, quale nefasto fardello, per le umane nefandezze. Alle 23, Villa Belvedere, “Le donne di Terrarossa”: mentre dall’alto della torre il Guercio si diletta a sparare, grande tumulto fra le donne del contado. Alle 23.15, Largo Torre Dodecagonale, “La peste che venne dal mare”: nuove vicende della storia di città, intorno all’anno del Signore 1690, vedono protagonista il vescovo Andrea Brancaccio, per frequenti dissapori, con l’indomito Conte Giulio Antonio II Acquaviva d’Aragona.

Mercoledì 18, Anfiteatro Belvedere - “Giochi de la Contea”, divertimento semplice che conclude la festa per eleggere le contrade vincitrici delle gare, tra la gioia dei fanciulli e il plauso delle corti. Dal rigore dei ricercati sincronismi degli atleti-sbandieratori alla libertà della competizione tra ragazzi, le gare sono un’ulteriore, festosa occasione per giocare con la storia: “Cavallucci e bambole”, “Nelle fauci del giullare”, “La sorte a dadi”, “La giostra dei sacchi”, “La fune che cammina”, “Messer foco nella gola”, “La giostra delle insegne”, “Tra le bocche di fuoco”. Figuranti e turisti, musici e poeti, mangiafuoco e archibugieri, e all’interno di “Giochi de la Contea” premiazione dei vincitori del concorso ”Conversano tra terre, torri, giardini e ciliegeti in fiore”. Apertura ore 20.30 con l’annuncio itinerante nel Borgo Antico. Alle 21.30 in Largo San Rocco, Saluto d’Armi alle corti nobiliari che, scortate, vengono accompagnate nell’Anfiteatro Belvedere. Da questo momento in poi cominciano i “Giochi de la Contea”. Ore 24, nel Borgo Antico, “La notte de la Contea”.


 Comunicato stampa (foto Nico Nardomarino e Maria Sportelli)

 

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