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25/07/2010

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ARMI E ARMATURE TORNANO AL LORO ANTICO NIDO

Clicca per Ingrandire In rassegna quest’anno, nelle Segrete del Castello di Peschici, armature e armi bianche con la mostra intitolata “Dal legionario romano all’uomo d’arme del 1600” (foto del titolo e 1 sotto, la locandina; ndr). Mostra dell’evoluzione tecnologica degli armamenti attraverso la proposizione di numerosi personaggi di varie epoche abbigliati ed equipaggiati militarmente.

Da ammirare la prima armatura utilizzata dai legionari romani per difendersi nei combattimenti corpo a corpo e una serie di altre armi e armamenti riferibili ai gladiatori (foto 2) che combattevano e morivano nelle arene per il piacere degli spettatori, al centurione romano armato ed equipaggiato in tenuta da combattimento, ai guerrieri saraceni, barbari, bizantini e normanni, passando attraverso le armature e gli equipaggiamenti dei Crociati, fino ad arrivare, appunto, all’uomo d’arme del 1600 (foto 2).

Di quest’ultimo vi sono varie tipologie che lo rappresentano vestito di tutto punto con una pesantissima armatura metallica, armato ed equipaggiato dalla testa ai piedi, senza neanche un centimetro scoperto, per resistere ai combattimenti a cavallo e ai combattimenti corpo a corpo.

Un viaggio nel passato, insomma, dal sapore metallico che coinvolge lo spettatore nello spettacolare scenario medievale delle Segrete del Castello di Peschici, una ambientazione straordinariamente affascinante e perfettamente appropriata per questo tipo di esposizione. A rendere ancora più affascinante e coinvolgente l’esposizione è stata affiancata la mostra permanente degli strumenti di tortura.

Una serie di attrezzi, in parte autentici in parte rifatti, che comprendono il tavolo di stiramento in legno con gli aculei ben posizionati in maniera da colpire il malcapitato nei punti nevralgici ma non vitali, la Vergine di Norimberga, il trono delle streghe, la gabbia, la gogna, tanto per citarne alcuni. Ogni attrezzo esposto e ogni armatura sono ben descritti e didascalizzati per fornire al visitatore tutte le informazioni necessarie e far conoscere e capire le modalità di utilizzo e il periodo storico in cui questi venivano usati.

Vi sono anche una serie di attrezzi da lavoro e di uso domestico di una volta che fanno da corredo a una esposizione straordinariamente coinvolgente e già di per sé magistralmente allestita. Infine, per chi volesse visionare il paesaggio spettacolare che offre il giardino panoramico, non deve fare altro che accomodarsi al fresco della sera, oppure all’ombra dei fichi durante il giorno, e godere uno spettacolo unico al mondo dove si vede il sole tramontare alle spalle delle Isole Tremiti, la spiaggia della Marina di Peschici, gli scogli della Rupe su uno strapiombo di circa 65 metri sul livello del mare la Torre di Monte Pucci e tutto il fronte mare antistante che spazia dal profilo di Monte Devia fino alla Punta di Manacora.

Insomma, una visita istruttiva che vale veramente la pena di effettuare in una ambientazione medievale straordinariamente affascinante, un viaggio nel tempo, nel passato, ove, oltre a visionare le attrezzature esposte, si potrà acquisire un bagaglio di conoscenza sulla storia e le origini del nostro paese.

 Redazione

 

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