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13/06/2010

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CHE ARIA TIRA A LUCERA? OTTIMA! ANZI NO… PESSIMA!

Clicca per Ingrandire La gestione del sito ufficiale del Comune di Lucera ci riserva nell’ultimo periodo sorprese di non poco conto dettate, evidentemente, dall’erronea convinzione degli attuali gestori di centro-destra che le Istituzioni debbano essere coincidenti con la parte politica che attualmente è maggioranza e che, in quanto tale, crede di essere “il tutto” a cui è permesso “di tutto”: anche alterare nel loro significato atti ufficiali di Enti Istituzionali per mera utilità d’interesse di parte. La corretta informazione che è dovuta alla cittadinanza, però, risulta fortemente compromessa da questi comportamenti non certo responsabili.

Il comunicato stampa, del 10/06/2010 sul sito del Comune a firma dell’assessore all’Ambiente Francesco Ienco e del sindaco, riporta i dati sulla qualità dell’aria a Lucera monitorati dalla centralina mobile installata presso il Comando Vigili dall’Arpa regionale dal 05.02.2010 all’11.03.2010 e termina con una perentoria e trionfalistica diagnosi: “Allo stato attuale, quindi, può concludersi che lo stato dell’aria nella nostra Città gode di buona salute”.

Saremmo ben lieti se le conclusioni corrispondessero a una realtà accertata scientificamente dall’Arpa ma, purtroppo per noi, la diagnosi è tutta… dell’assessore all’Ambiente e del sindaco. D’altronde la stessa espressione “l’aria gode di buona salute” è difficile, se non impossibile, che si possa rintracciare in una relazione scientifica. Difatti, l’Arpa conclude la relazione in altro modo: “Si deve infine rilevare che le suddette considerazioni hanno validità esclusivamente per il periodo di monitoraggio e per la natura della collocazione del laboratorio mobile”. Insomma, si omettono e si sostituiscono frasi a piacimento alterando, di fatto, il significato dell’indagine!

L’Arpa, invece, dà ragione a noi del Comitato Salute e Territorio che, pur avendo richiesto le centraline per il monitoraggio dell’aria, ci siamo da subito opposti alla loro collocazione in un posto non idoneo. La “validità” dei rilevamenti - scrive l’Arpa - è da attribuire alla “natura della collocazione” per accertare le varietà di inquinanti presenti. E nemmeno di tutti gli inquinanti si è fatto ricerca! Difatti l’Arpa continua: “Le concentrazioni di inquinanti indicano un’assenza di criticità locale, almeno per gli inquinanti monitorati”. La rassicurante manina istituzionale ha cancellato nel suo comunicato “almeno per gli inquinanti monitorati”. Per gli altri inquinanti da ricercare, è chiaro che non si sa nulla: se non li ricerchi mai li troverai. Questo non significa, però, che non siano presenti.

Questi copia-incolla (“ l’atto… di Asti di tutoliana memoria”) e i “taglia e cuci” dell’Amministrazione, sono molto di moda nell’ultimo periodo nella politica lucerina. Ci ricordano tanto la presentazione fatta a Troia delle analisi sugli inquinanti di Giardinetto da parte del laboratorio Lachimer. Insomma, continuiamo a spendere, oggi come ieri, soldi nostri e inutilmente perché:
1) il tempo per monitorare è stato breve
2) il sito scelto non era idoneo a monitorare un bel niente
3) non si sono ricercati tutti gli inquinanti
4) il tipo di stazione istallata è utile a monitorare il traffico suburbano (e da noi la centralina è stata installata in villa che è zona interdetta al traffico…).

Una “moina”, dunque, orchestrata per “rassicurare” e non certo per accertare lo stato vero dell’inquinamento della città. Qualcuno dovrà pur spiegarci chi e perché ha voluto ostinatamente “piazzare” la centralina all’interno del recinto del comando vigili (lo stesso comando vigili?), nonostante il parere contrario dei richiedenti le centraline, vale a dire noi del Comitato Salute e Territorio di Lucera, nonostante la contrarietà espressa da altre associazioni (Wwf), dall’ufficio tecnico comunale e dal parere ovattato della stessa Arpa (“ la natura della collocazione”). L’asino, insomma, deve continuare a volare nell’aria. Nell’aria che è… ottima e “gode di buona salute”!

Nel Piano Regionale della Qualità dell’Aria, invece, è la stessa ARPA regionale che inserisce Lucera nella zona C: zona che comprende i Comuni con superamenti dei valori inquinanti a causa di emissioni da traffico auto-veicolare e sul cui territorio ricadono impianti industriali soggetti alla normativa IPPC (Comuni che risentono delle maggiori emissioni industriali). A questi impianti di grandezza medio-alta, responsabili delle maggiori emissioni inquinanti in atmosfera deve essere rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

In Puglia gli impianti IPPC sono 112, di cui 12 di competenza statale (es: Ilva Taranto) e 100 sono di competenza regionale. I Comuni pugliesi che ospitano impianti IPPC sono 53 su 258 Comuni della regione Puglia. Lucera ospita 5 impianti IPPC di cui 2 con codice 3. I Comuni ospitanti impianti IPPC con codice 3 in tutta la regione sono 22. Lucera, per emissioni, detiene il 19 percento dell’intera Capitanata.

Lucera è inserita dall’Arpa regionale in zona C assieme ai Comuni di Bari, Barletta, Brindisi, Cerignola, Corato, Fasano, Foggia, Lecce, Manfredonia, Modugno, Monopoli, San Severo e Taranto. Zone inquinate, da risanare e da non impattare con altri insediamenti inquinanti. A questi Comuni è fatto obbligo di presentare domande di finanziamenti per il risanamento ambientale. Lucera non ha mai inoltrato domanda per disinquinare. Se a ciò si aggiungono gli inquinanti di tante altre discariche abusive di rifiuti tossico-nocivi, sequestrate anche di recente dalla Guardia di Finanza, e altri siti inquinanti (l’Alghisa), con l’aggiunta dell’amianto copioso presente in città e dell’inquinamento elettromagnetico, possiamo ben dire che “l’aria non gode di buona salute” ma è pessima secondo l’Arpa. Il non volerla monitorare in maniera seria e scientifica non significa che gli amministratori ce la possano rinfrescare con le parole rassicuranti.

Che fine ha fatto la seconda centralina fissa, richiesta dal Comitato Salute e Territorio, e da impiantare nella zona porta Foggia? E il rapporto di Agenda 21, in merito alla situazione ambientale di Lucera sulle “ criticità”, è stato letto? Nel corposo Progetto Energia non una parola viene spesa sul contesto ambientale nel quale i 3 (tre) inceneritori per una potenza totale di 101 MW dovrebbero essere installati. La “dimenticanza” è tutta a favore della “Architettura Finanziaria” del progetto “dai rilevantissimi interessi” che “la società etica” LuceRArcadia spa dovrebbe introitare coi privati.

Né nelle 10 e passa commissioni consiliari, riunite per monitorare il Progetto Energia, i consiglieri comunali votanti, e non, non hanno mai sollevato il problema, fosse anche con un copia-incolla analogo all’atto… di Asti da inserire nei verbali. Tutolo farebbe bene a non sproloquiare a vanvera in personalismi che non c’interessano, ma a rispondere agli argomenti posti sul tappeto dal Comitato Salute e Territorio e Lucera Cittadinanza Attiva, al pari di coloro che, del silenzio assordante, ne fanno arma per convincerci che “stanno lavorando”. Il lavoro, quando viene prodotto e prodotto nella chiarezza degli obiettivi che s’intendono raggiungere, porta frutti e risultati.

Il Comitato Salute e Territorio di Lucera e Lucera Cittadinanza Attiva hanno avuto il merito di portare alla luce un progetto che si voleva restasse chiuso fra gli addetti ai lavori nonché azionisti essi stessi del Progetto Energia. Le osservazioni e le criticità da noi analizzate, di fatto, hanno indotto il sindaco a emettere il comunicato stampa del 9-6-2010 in cui riconosce: “… giuste e accoglibili le perplessità dei Movimenti locali …” in quanto il progetto “convince poco il sindaco e l’intero Consiglio Comunale sia sotto l’aspetto tecnico, economico e ambientale, nonostante lo stesso progetto sia stato dibattuto per diverse settimane in Commissione consiliare…”. Giusto, appunto, ciò che noi abbiamo fatto presente.

“Pertanto - conclude il sindaco - non approderà in Consiglio comunale questo argomento che al momento appare molto fragile sotto l’aspetto ambientale, tecnico e finanziario”. Per questo noi continuiamo a chiedere un Consiglio comunale straordinario aperto ai cittadini . E’ troppo? No! E’ un atto dovuto alla cittadinanza. Perché il territorio è, anche, nostro!

Liliana Toriello (per il Comitato Salute e Territorio di Lucera)



 Comunicato

 

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