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18/05/2010

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ALLACCIATE LE CINTURE!

Clicca per Ingrandire Ciao! Va tutto bene?

Sono seduto sulla panchina all’altezza dell’hotel Merinum. La vista del mare è impedita dal lido dell’albergo. In compenso godo di una spettacolare vista sui retroschiena di bellissime fanciulle intente a giocare a pallavolo. Intercetto una conversazione telefonica. Lei: “Non vorrei mai perderti!” Come… “vorrei”! Lui: “Ti vengo a trovare”. Lei: “No, non spendere i soldi, ci vediamo a luglio alla tua tesi di laurea”. Volete vedere che il tipo sarà mollato subito dopo la laurea? Se avessi la certezza della volontà della ragazza e la giusta confidenza, mi verrebbe voglia di suggerirle di lasciarlo subito il ragazzo. Perché aspettare?

In realtà, lei è una brava ragazza, che ha già un ragazzo, e si sta preoccupando della tesi di laurea del ragazzo al telefono e non vuole ferirlo in un momento cosi delicato. Piccola lei e piccolo lui. Premure eccessive perché il tipo è un lupacchiotto, ben preparato alle insidie della vita. Mi vengono in mente le parole della Pausini: “Strani amori mettono nei guai, ma in realtà siamo noi”. Ma questo è depistaggio, cari amici miei. Ritorniamo alla nostra Vieste. Allacciate le cinture.

Leggo sempre con grande interesse e rispetto i commenti ai miei articoli postati su Ondaradio, soprattutto quelli non in sintonia con le mie idee. Mi permetto, anche per sottolineare lo spessore dei commenti e la geniale idea della redazione di prevedere una sorta di democrazia partecipativa, anche se filtrata dai nickname, di partire per la prima volta dai commenti di alcuni amici lettori. In relazione allo scritto “La Lista Civica che vorrei”, il sig. Giro ha scritto: “… Poi vedo i miei figli: spero, e sto facendo di tutto, che un giorno abbiano la stessa voglia e lo stesso coraggio di questo ragazzo. In un posto ed in un contesto in cui viviamo è molto difficile dire le cose che dice, solo l'essere giovani in questa maniera e nel vero senso della parola può far farlo …”.

Giro ha ragione: le idee, le parole, hanno effetti. C'è uno scritto, una testimonianza orale, si fanno delle riflessioni e poi tutto ritorna come prima. In realtà, le parole risorgeranno in altri contesti e le idee saranno portate avanti da altri. Le mie nascono sul racconto orale del pensiero di Santoro, ex sindaco del Comune di Vieste alla fine degli anni ’70, riferito da amici e conoscenti. Un giorno sarà tuo figlio, o il bambino di Palude Mezzane, a cui sto dedicando un articolo, a rivendicare la piena cittadinanza in contesti più maturi. Voglio solo trasmettere ai bimbi di oggi, adulti di domani, la speranza di vivere in una realtà migliore. Complimenti a te.

Filus interceptor: “Sai benissimo che una ipotesi simile può essere condivisa solo da chi non ha esperienza politica, da chi vuol penetrare nel tessuto sociale di Vieste solo virtualmente. La politica è un'altra cosa, si accettano compromessi, si fanno denunce scomode… ma poi di fronte alla voglia di campare… le cose cambiano di netto e quindi si cerca di essere più realisti e meno giustizialisti... IO SONO UNO DI QUELLI CHE HO TOLLERATO TUTTO E HO DETTO SEMPRE QUELLO CHE PENSO... ma poi devi essere coerente con la volontà degli elettori e GOVERNARE... impara anche tu ad essere politico attivo senza farti prendere dalla voglia di cambiare le cose buttando tutti a mare, GOVERNARE QUESTA CITTA' COSI' DISEDUCATA E' MOLTO PIU' DIFFICILE CHE EDUCARLA COME FAI TU... ti auguro sin da ora una esperienza di amministratore di maggioranza e poi vedrai che fine farà la tua voglia di cambiare”.

Quella “voglia di campare” non mi convince, carissimo Filus. Calzare Tod’s significa andare oltre la “voglia di campare”. Attenzione ai concetti, se mi permette: non è esatto dire che bisogna “essere coerente con la volontà degli elettori e governare“. E’ un clamoroso falso. La Rappresentanza politica significa assoluto divieto del mandato imperativo. I Rappresentanti non agiscono sotto vincolo di mandato. Se cosi fosse, la volontà dei Rappresentanti sarebbe espressione della volontà di un gruppo parziale e non del popolo. Il popolo delega ai Rappresentanti, i migliori, per coraggio, idee e competenze, il potere di prendere la migliore decisione possibile dato il contesto. La decisione dei Rappresentanti può essere anche in contrasto con l’opinione degli elettori, perché è espressione della volontà comune del popolo, in nome del quale i Rappresentanti sono eletti. La decisione dei Rappresentanti può essere anche in contrasto con il programma elettorale, redatto in un momento antecedente e in condizioni diverse rispetto al momento della decisione politica. Il principio di Rappresentatività che esprime la volontà comune è delimitato e condizionato a quello che serve al funzionamento della comunità nella sua interezza.

Essere coerente con la volontà degli elettori, come tu auspichi, significa legittimare le lobby, i gruppi di interesse. Solo in un contesto di democrazia filtrata e bloccata, la nostra, dove un popolo di poveri continua a farsi rappresentare dai più ricchi e - mi segui? - non dai migliori, la decisione del Rappresentante in sintonia con gli affari dei propri elettori garantisce la rielezione. In nome dei propri elettori ma non del popolo. In nome dei propri elettori che si arricchiscono, mentre il popolo emigra. La storia economica di Vieste è espressione della tua idea di “essere coerente con la volontà degli elettori”. La volontà di un gruppo di elettori non coincide con la volontà comune del popolo in nome dei quali si è eletti. Si è Rappresentante della Nazione, così come si è Consigliere Comunale di un Comune. Non si è Rappresentante e Consigliere Comunale di un gruppo parziale.

E chi a detto che bisogna farsi rieleggere? Non siete i migliori. Non avete studiato, non avete coraggio e idee. Il paese è vuoto di turisti perché siete incapaci di programmare il fenomeno turistico. Vieste ha la più alta emigrazione giovanile della Provincia di Foggia! Perché siete così attaccati alla poltrona da preoccuparvi della volontà degli elettori? Dimmi chi sono i proprietari delle terre lottizzate alla Scialara. Ci sono amministratori pubblici e dirigenti comunali nascosti dietro prestanome? Quando, eventualmente, sono diventati proprietari di queste terre? Ci sono dirigenti comunali nascosti dietro società che vincono determinati appalti del Comune di Vieste?

Dall’altra parte del paese, una persona per bene, mentre moriva di tumore allo stomaco, si è visto costruire un albergo di terzi sulla sua proprietà privata. Ma c’è tempo per crepare di tumore. E’ espressione della tua idea di “essere coerente con la volontà degli elettori” la delibera C 1998 42 del 03/04/1998 che, come ben sai, attuò la Legge 3, la mia ossessione universitaria. Quale classe imprenditoriale favorì la delibera suindicata? Gli imprenditori turistici. E chi tra questi? I più veloci e bene informati (è un eufemismo), e - stai attento - titolari di villaggi (ma anche titolari della proprietà privata?) a ridosso del mare. Chi ha escluso? Con 10 voti contrari, la proposta di dichiarazione di Pubblico Interesse presentata dal consigliere comunale Lapomarda Michele per interventi in campo agricolo, artigianale e della pesca, fu bocciata.

In nome della volontà degli elettori, fu creata la dicotomia inclusi-esclusi: gli imprenditori turistici più informati, titolari di villaggi a ridosso del mare, i primi, gli imprenditori turistici meno informati, gli agricoltori, gli artigiani, i pescatori, i secondi. Eletti dal popolo, i nostri rappresentanti fecero gli interessi di un gruppo di potere. E’ espressione della tua idea di “essere coerente con la volontà degli elettori”, la volontà di non abbattere nessun manufatto abusivo. E - stai attento - solo con riferimento a Palude Mezzane, ho molti dubbi sulla “regolarità” di case costruite in passato (secondo me alcune non potevano essere condonate) e oggi, che puntualmente vengono sommerse dalle acque dei canali con conseguente intervento dei generosi Vigili del Fuoco pagati dallo Stato, cioè noi. Per non parlare dei villaggi turistici.

E’ espressione della tua idea di “essere coerente con la volontà degli elettori” l’oscurità che avvolge gli usi civici e la Tarsu, che non permette di incamerare soldi per programmare il futuro e garantire qualche possibilità di crescita culturale, sociale e economica del popolo. Chi non paga a Vieste? E’ espressione della tua idea di “essere coerente con la volontà degli elettori” la volontà dell’Amministrazione Comunale di non vedere la discarica abusiva più grande del paese, in paese, a due passi dalle case di assessori e consiglieri comunali!

Ma questo, carissimo Filus interceptor, è solo la premessa. A Vieste è possibile ascoltare la celebrazione eucaristica stando comodamente seduti in macchina parcheggiata in divieto di sosta in mezzo alla rotonda che ospita la statua di San Nicola patrono “di marinai, pescatori, farmacisti, profumieri, bottai, bambini, ragazze da marito, scolari, vittime di errori giudiziari, mercanti e commercianti”. Povero, che posto infame per un santo! E’ tecnologico Don Stefano Mazzone, parroco di giorno e entertainer dj vocalist di notte della Disco Church “Gesù Buon Pastore”, ultimo avamposto sociale e culturale, questo va riconosciuto, in questo quartiere dormitorio, deserto di case super ammobiliate, senza una biblioteca, una farmacia, un calcetto, un circolo culturale, un campo da tennis, un campo di basket, un’edicola. Vorrà, forse, svegliare le coscienze dei cittadini con la messa e la musica di Venditti sparate a 300 decibel con gli altoparlanti?

Ma Gesù Cristo non faceva tanto rumore per farsi sentire. Non sarebbe più opportuno comunicare l’esperienza cristiana con le “cose cristiane”? E’ un peccato che Don Stefano Mazzone non veda l’enorme discarica di rifiuti, periodicamente spianata dalla ruspa, a dieci metri dal campanile e l’incredibile degrado in cui versa la pineta alle spalle della Disco Church costruita sventrando la collina. Sono anni che alle spalle dell’unica Chiesa del pianeta blindata da lunghe recinzioni e tre cancelli, a due passi da una Scuola Materna gremita di bambini, c’è anche il figlio dell’assessore Notarangelo. Bùttano di tutto, perfino amianto, nell’indifferenza del parroco, dei fedeli, degli assessori e consiglieri comunali che qui vivono.

A Vieste le premure verso i propri figli iniziano e finiscono dentro le mura di casa: “Mio figlio mangia la frutta che fa bene, mio figlio fa tennis dall’istruttore privato, mio figlio pratica nuoto alle Ginestre”. La letteratura sulla pericolosità dei fiocchi d’amianto è molto vasta. Le patologie sono terribili: asbestosi, placche pleuriche, tumori del polmone, mesoteliomi. Dal balcone di casa dei miei genitori riconosco i volti dei fedeli: tantissimi sono laureati e molti sono dottori in medicina che vanno in Chiesa a pregare in compagnia degli amati figli che mangiano la frutta, fanno tennis e praticano nuoto. Ci sono anche assessori non vedenti (nel senso che non vedono la discarica che ha riempito nel corso degli anni una vasta area sulla quale, c’è da scommetterci, a breve edificheranno).

Riconosco l’educatissimo e gentilissimo assessore Devita, con moglie e figlia. A volte vedo anche il sindaco dottoressa in medicina Ersilia Nobile, anche lei educatissima e gentilissima. “Alleluja, il Signore è con te”. I fiocchi d’amianto ti avvicinano al Signore. Domanda: se gli assessori Devita e Notarangelo non si prendono cura dei propri figli, i fiocchi d’amianto ti spaccano in due, potranno mai tutelare la salute dei vostri figli? Ma, e questa non è un’attenuante delle responsabilità degli amministratori pubblici, se voi non vi prendete cura della salute dei vostri figli, potranno mai farlo gli altri? In questo istante 5 bambini stanno tirando calci al pallone a due passi dall’incustodita discarica che riceve continuamente materiale edile, frigoriferi, porte, ecc.

Le rotonde di via Antico Porto D’Aviano sono generose. La sproporzionata rotonda, modello Petrolchimico di Marghera, che ospita alcuni massi dell’antico Porto D’Aviano, il lunedi del mercato quindicinale, sotto gli occhi dei pur volenterosi vigili che nulla possono fare, si trasforma in un rumoroso e puzzolente parcheggio. L’uso della rotonda di San Nicola è stata ottimizzata. Nei giorni feriali, di giorno, è il parcheggio supplementare e principale della Scuola Materna “Gaetano Delli Santi”. Gli scienziati locali della programmazione del territorio hanno previsto una Chiesa, una scuola, hanno spostato il mercato quindicinale, ma non hanno individuato aree sufficientemente grandi da adibire a parcheggio. La situazione è peggiorata dal fatto che gli ambientalisti verdi, rossi, crociati di facebook, che se potessero andrebbero al bagno con la macchina e vivono nelle immediate vicinanze della scuola e della Chiesa, accompagnano i bimbi a scuola e in chiesa con la macchina!

Buona giornata.

Lazzaro Santoro



 Redazione

 

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