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11/05/2010

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NEL “REGNO” DI FEDERICO II

Clicca per Ingrandire Un parco archeologico di importanza storica; un luogo frequentato e amato da un uomo che venne definito “stupor mundi”; un’area interessata da importanti eventi storici di portata Internazionale e di cui è necessaria la giusta valorizzazione e conoscenza. Un biotopo che ci parla come un libro aperto e ci fa riflettere sulle conseguenze delle trasformazioni degli habitat
naturali.

E’ questa la proposta di turismo naturalistico-culturale che la Cooperativa
Sociale “Fortore Habitat” onlus rivolge a tutti gli amanti della natura, della storia della Capitanata e della vita “en plein air”. La manifestazione è prevista per domenica 16 maggio con ritrovo dei partecipanti, alle ore 9, a Torremaggiore. “Fiorentino” (foto del titolo, suggestiva immagine di Francesco Romano Ferrante; ndr) è il luogo dove ebbe fine la vita terrena (13 dicembre 1250) del “Puer Apuliae” Federico II di Svevia (“In quel tempo morì Federico, il più grande tra i Principi della Terra, stupore del mondo e meraviglioso innovatore” - Matteo da Parigi).

Il sito conobbe la massima vitalità tra l’XI ed il XIII secolo. Il paese era posto su un colle fortificato, di forma allungata, ai cui estremi si elevavano un torrione Normanno e un castello che fu trasformato in residenza (“domus regia”) dall’Imperatore. La domus era adorna di marmi preziosi, come a Lucera e Castel del Monte, e di decorazioni scultoree di splendida fattura, spogliate e ricollocate, nei secoli, per decorare palazzi e chiese della vicina Torremaggiore.

I resti esistenti (foto 1-2 sotto) mostrano la presenza di due caminetti, di una pavimentazione a spina di pesce, di murature rifinite a intonaco e di archi che reggevano volte a botte o a crociera. Lo spessore dei muri ci dice che l’ edificio doveva contare uno o due piani superiori. Fiorentino fu baluardo dei Bizantini nell’XI secolo, contea normanna nel XII secolo, demanio degli Svevi nel XII secolo, e infine feudo con gli Angioini. La posizione della cittadella, sulla collina detta dello Sterparone, permetteva di dominare la sottostante pianura e di difendere il territorio da incursioni e razzie delle sortite longobarde e, successivamente, da quelle dei Normanni.

Nel 1255 le truppe del Papa Alessandro IV attaccarono e distrussero Fiorentino (rimasta fedele agli Svevi). Successivamente gli Angioini dopo averla parzialmente ricostruita la usarono solo per scopo militare. Il luogo è caratterizzato dalla presenza di una vasta prateria; l'ecosistema ha subito trasformazioni e adattamenti permettendo così una notevole presenza di micromammiferi. Conseguentemente si è determinata la frequentazione del sito da parte di alcuni rapaci diurni (Gheppio, Grillaio, Poiana) e notturni (Allocco, Barbagianni).


NB. Per chi sia interessato, in categoria PERIODICI DI CITTA’ GARGANO il programma dell’escursione.

 Comunicato

 

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