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08/05/2010

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… E LA FESTA CONTINUA!
Clicca per Ingrandire Il presidente dell’Associazione “GustaPeschici”, Domenico Cilenti, lo chiama alla buona “mercatino”. Ma chi, nel pomeriggio di ieri venerdì 7, l’ha frequentato… si è leccato i baffi. Gli stand-gazebo (foto del titolo; ndr) allestiti all’interno del Recinto Baronale del Centro Storico peschiciano hanno infatti offerto di tutto e di più. Per capire cosa, è sufficiente seguire il link http://www.puntodistella.it/news.asp?id=3520 (“Da oggi, a Peschici, per tre giorni… Orgia Culinaria!”) e, per completezza, rileggersi l’articolo in prima pagina relativo alla presentazione dell’evento e del libro di Beppe Bigazzi, star guest della manifestazione: “365 giorni di buona cucina. Consigli e ricette” (Giunti Editore).

E oggi si continua, senza dare una soluzione alla continuità che durerà fino a domani, domenica 9, quando verranno “sfornate” (cotte e mangiate) pizze peschiciane e alla vampa, o ‘paposcia’ che dir si voglia. E con l’evento continua anche la partecipazione attiva delle anime associative (lo ricordiamo: una base di 25 cuochi, chef, locandieri, osti, ristoratori) che offriranno una cena gourmet a un prezzo… indimenticabile: solo e soltanto 20 euro!

Se nella serata di ieri sono rimasti al servizio dei partecipanti, a partire dalle 21, il Ristorante «Fra’ Stefano», nel cuore del Centro Storico, il cui chef (Tea Biscotti) ha solleticato i palati, e l’«Eden» di Rocco Costante, oggi aprono le porte a chi ne vorrà approfittare il «Costamarina» e l’«Orchidea», rispettivamente esaltati dall’abilità gastronomica di Michele Mastromatteo e Raffaella Caputo (dalle cui mani ricevemmo un tempo la miglior ‘bruschetta’ che avessimo mai assaporato). Se poi si aggiungeranno, come si spera, «Grotta delle Rondini» (chef Antonio Mastromatteo) e «Onda Beach»… ben vengano.

Insomma, quel “Tuffo nelle tradizioni del ’900 per riscoprire l'arte del mangiare oggi", pubblicizzato dal pay off della tre giorni di orgia culinaria peschiciana, non è mancato e non mancherà fino alla conclusione di domani. Solo e semplicemente un assaggio, ovvio, di quanto il territorio e la cucina garganica siano in grado di proporre, con l’augurio di una graduale, costante affermazione nel tempo di valori culinari e valenze professionali che potrebbero già permetterci di affermare: “Non siamo secondi a nessuno!”

Presunzione? Provare per credere!

P.G.

 Redazione
 

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