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01/05/2010

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NATURA & ARCHEOLOGIA SUL FORTORE

Clicca per Ingrandire Il bosco di Dragonara, Sito di Importanza Comunitaria (SIC), importante bosco igrofilo ricco di biodiversità, oasi verde in una valle intensamente coltivata, merita di essere conosciuto e apprezzato per l’importante compito che ha svolto, e svolge ancora oggi, sia per il mantenimento della biodiversità sia per la funzione di “corridoio ecologico” per gli spostamenti della fauna selvatica. Al castello di Dragonara è dedicata la seconda visita guidata legata alla conoscenza delle tre “città di frontiera”, edificate ad opera del Catapano Bojohannes, che interessano la valle del Fortore.

E’ questa la proposta di turismo naturalistico/culturale cha la Cooperativa Sociale “Fortore Habitat” onlus propone a tutte le persone che amano la natura, la vita all’aria aperta, e sono animate dalla volontà di conoscere i tesori della nostra terra. La manifestazione è prevista per domenica 9 maggio con ritrovo dei partecipanti alle 9 a Torremaggiore e successivo trasferimento in località “DRAGONARA” (Comune di Castelnuovo della Daunia).

Dragonara ha una origine in comune con altre città di “frontiera” volute nell’11.mo secolo dagli imperatori Bizantini che cercavano di consolidare i loro possedimenti in Italia Meridionale, minacciati dai Longobardi a nord e dai Saraceni a sud. Tra il 1018 e il 1040, grazie all’attività edificatoria dei Catapani Basilio Bojohannes e dell’omonimo figlio, nascono numerose “Città di frontiera” (Devia, Civitate, Dragonara, Fiorentino, Tertiveri, Montecorvino, Troia) con lo scopo di costituire efficaci baluardi contro incursioni e razzie e, al tempo stesso, ripopolare il Tavoliere.

Il Bosco di Dragonara rappresenta ciò che rimane dell’antico bosco planiziale che caratterizzava tutta la valle del fiume Fortore. Osservarlo oggi può farci comprendere quale prezioso scrigno di biodiversità abbia perso il genere umano. Questo sito ha sempre rappresentato un importante “corridoio ecologico” utilizzato dalla fauna selvatica per gli spostamenti sul territorio. Per preservare, conservare e ampliare questo ultimo scrigno di biodiversità, nonché corridoio ecologico, è in stato di attuazione il Progetto “Life Natura 2000 – azioni urgenti di conservazione per i SIC del fiume Fortore”.

Sono stati realizzati:
a) laghetto artificiale, tipo “Conversano”, per favorire il ripopolamento del sito da parte degli anfibi;
b) carnaio per i rapaci;
c) vivaio forestale per la reintroduzione delle specie autoctone;
d) rinaturalizzazione degli argini del fiume Fortore.

Cooperativa Sociale FORTORE HABITAT onlus


NB. Il programma dell’escursione si legge e si scarica dalla categoria del nostro sito PERIODICI DI CITTA’ GARGANO.

 Comunicato

 

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