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27/04/2010

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LOTTA SENZA QUARTIERE

Clicca per Ingrandire Barba sempre più lunga, a testimoniare il tempo della protesta che passa, e tenacia sempre più indomabile, Michele Panela continua e persevera. La sua è ormai diventata una lotta senza quartiere e (quasi) senza interlocutori, pubblici e privati. Domani, 28 aprile, inanella il suo 101.mo giorno passato davanti alla sede del Comune di Rodi Garganico (orario ufficio: 8,30-14,00) con l’immancabile cartello appeso al collo (foto del titolo; ndr), nessun attimo di riposo, sempre in piedi e sempre, scrive alla nostra redazione, “sotto l'assoluta indifferenza del sindaco e del vice!”

“Da 15 giorni - continua - sono di nuovo dipendente della Società Tributi Italia spa, società prossima al fallimento. Io come i miei 600 colleghi che l'azienda ha messo in mobilità mettendoci in Cig (cassa integrazione guadagni; ndr) in deroga”. Poi spiega la sua attuale condizione di lavoratore: “Ho subito comunicato all'Inps di Rodi la mia posizione e l'Inps di Rodi comunicherà all'Inps di Foggia la mia cessazione alla disoccupazione ordinaria che sarebbe terminata il 15 luglio 2010. Se ora la Cig non mi arriva, io rimango senza nessuno sostegno economico!”

Due giorni fa, il 25 aprile, ha inviato in mattinata un sms al sindaco della cittadina garganica, Carmine D'Anelli, per comunicargli che oggi, martedi 27, avrebbe “totalizzato” CENTO giorni di pacifica protesta. “Nel giro di pochi minuti - racconta - mi ha risposto scrivendo che, per quanto lo riguardava. potevo continuare a stare lì tutta la vita e… buona fortuna! Sempre per sms l’ho ringraziato aggiungendo che era ciò che volevo sapere e... buona domenica! Tuttavia, io continuo la mia giusta battaglia, non mi faccio influenzare dagli sms di chi calpesta la mia dignità di lavoratore. E andrò avanti nella difesa del mio lavoro, conservato per 20 lunghi anni, sperando nell’aiuto delle istituzioni e in qualche ‘giusto’ che sensibilizzi sindaco e suo vice affinché, al termine del contratto part-time a tempo determinato del mio concittadino che scade il 31 agosto 2010, si assuma Michele Panella.

“Se vengo lasciato solo dalle istituzioni - aggiunge - la mia giusta battaglia sarà persa, non ritornerò più al mio lavoro e tutto ciò che ho fatto non sarà servito a nulla. Intanto - conclude, - in segno di solidarietà verso tutte le persone che faticano per avere un lavoro o che il lavoro l'avevano ma l’hanno perso perché non tutelati e calpestati nella loro dignità lavorativa, e tutti i precari o chi vive solo con contratti a progetto, comunico che anche il Primo Maggio, ‘festa dei lavoratori’, sarò davanti al Comune di Rodi col mio cartello al collo dalle 8,30 alle 14,00.”

 Redazione

 

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