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26/04/2010

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CHE SIETE VENUTI A FÀ?

Clicca per Ingrandire In questo paese siamo abituati ad assistere a raccomandazioni per assunzioni, esami universitari, case popolari, appalti... ma la spintarella per poter andare in trasferta è una novità, e l'hanno dovuta chiedere a Maroni i pescaresi tramite il loro sindaco per poter venire a Foggia. Il problema è che pensavano di vincere e invece hanno perso nonostante giocassero in 11 contro 10 e abbiano beneficiato di un recupero da Guinnes dei primati. Ma non era meglio se restavano a casa a vedere Domenica In?

Lo confesso, odio i lunedì. Specie il lunedì mattina. Che poi non so perché, ma è il giorno in cui anche sul lavoro arrivano i problemi più fastidiosi. Se però la domenica il Foggia ha vinto allora le cose vanno un po' meglio. Se poi ha vinto col Pescara, senza scontri fra tifosi, con una bella partita, facendo un passo avanti nella lotta per la salvezza e affossando gli odiati abruzzesi allora il lunedì diventa quasi una specie di giovedì o venerdì. Per non parlare del risultato dell'Olimpico...

LA PARTITA = Arrivo allo stadio un po' in anticipo, fuori c'è un sacco di polizia, per fortuna non ci saranno scontri fra tifosi ma solo qualche coro e sfottò. Magari fosse sempre così... Parte meglio il Pescara, che colpisce anche una traversa con Mengoni. Il Foggia prova a pungere in contropiede, ma i rossoneri vengono fermati più di una volta in fuorigioco. E' regolare invece lo scatto di Millesi che sfrutta un lancio di Agnelli, controlla di tacco e batte il portiere in uscita. Il boato dello Zaccheria è d'altri tempi.

Fino al termine del primo tempo gli 11 di Ugolotti si difendono con ordine, il Pescara non sembra affatto una squadra che lotta per la promozione. L'ex Coletti non è in giornata, a fine gara si dirà infastidito dai cori dei tifosi. Nel primo quarto d'ora della ripresa la musica non cambia, poi prima Ceccarelli sfrutta un rimpallo, supera il portiere e calcia fuori, poco dopo Agnelli viene espulso per doppia ammonizione. E così la gara diventa molto più dura. Per fortuna il guardalinee sotto la tribuna, quello che avevamo insultato nel primo tempo, dimostra di non essere cornuto ma solo pignolo, e alza la bandierina facendo così annullare un gol di testa di Olivi mentre gli abruzzesi già esultavano.

I biancazzurri attaccano, ma pur con qualche patema d'animo riusciamo a reggere. A rendere tutto più complicato ci pensa però l'arbitro, che assegna ben sei minuti di recupero, nei quali però la palla sarà quasi sempre tra i piedi dei rossoneri. Il triplice fischio finale è una liberazione, non come quella che si festeggia oggi (ieri per chi legge; ndr), ma comunque importante. In classifica ci sono 9 squadre in 3 punti, ma la squadra c'è, e se giochiamo così dovremmo salvarci senza passare dai play out, così ancora due settimane e poi la domenica ce ne andiamo al mare, mentre i pescaresi saranno costretti ai play off, per colpa nostra...



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