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02/05/2008

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I luoghi del cuore
Clicca per Ingrandire Più che chiamarla il luogo del cuore la chiamerei la mia casa; sì, perché trascorro sulla spiaggia gran parte del mio tempo.
Non c’è niente di meglio al mondo che contemplare il mare romantico e seducente e sentire il suo rumore. Non mi stancherei mai di osservare il suo colore, il suo movimento, i riflessi del sole quando tramonta e di ascoltare ciò che … mi dice.
Mi piacciono i gabbiani che volano su di esso e ciò che mi trasmette. Ci vado ogni qual volta sono triste per aver litigato con qualcuno o per aver ricevuto l’ennesima delusione dal ragazzo che mi piace.
Appena guardo il mare, scoppio a piangere ed è come se le mie lacrime si unissero al suo immenso. Non so perché mi piace così tanto guardare il mare, forse perché è romantico e dolce come me.
Proprio un paio di giorni fa, ci sono andata con le mie amiche, e mentre loro chiacchieravano io ero immersa nei miei pensieri e nei miei segreti che solo lui conosce.
Mi piace camminare sulla spiaggia, fare lunghe passeggiate e raccogliere i tesori del mare; le conchiglie più belle, proprio come facevo da piccola quando ci andavo con la mamma. A volte quando lo guardo dall’alto mi sembra di essere davanti all’Oceano e non nego che mi fa un po’ paura, ma non mi fa passare la voglia di guardarlo e di sentirlo mio. Il mare sa tutto di me, anche se io non parlo, mi capisce, mi fa sentire libera dai miei pensieri che soltanto lui sa e che non rivelerà mai a nessuno.
Forse esagero, forse potrà sembrare un po’ strano che io parli del mare come se fosse una persona, ma per me è molto di più: è parte di me stessa, rappresenta un pezzo della mia infanzia che vivrà con me per sempre e che non permetterò mai a nessuno di rovinare o cancellare.
Purtroppo so che prima o poi accadrà, non ci sarà più questo bellissimo mare che riesce a farmi sentire viva. E pensare che siamo proprio noi a rovinare i nostri ricordi, la nostra memoria e tutto ciò che di bello e incantevole ci circonda, e non facciamo niente per porre fine a questo orrore.
Non ci rendiamo conto che stiamo distruggendo il nostro futuro, e la cosa che mi fa più male è l’indifferenza di chi può ma non vuole guardare in faccia la realtà. Se vogliamo possiamo, ma con il cuore, perché sarà lui, il mare, a rendere ogni nostro gesto più semplice e più sentito. Chissà, forse un giorno i nostri figli ci ringrazieranno per quello che possiamo fare oggi, per non aver distrutto i nostri luoghi del cuore, che domani forse saranno i loro.
Mi rivolgo a tutti, anche a chi fa finta di non sentire “AIUTIAMO NOI STESSI E CHI VERRA’ IN FUTURO A VIVERE IN CIO’ CHE STIAMO CREANDO”. =
annamaria coletta

 Redazione
 

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