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25/03/2010

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AVREMO PRESTO LA SSV COMPLETATA?

Clicca per Ingrandire A tratti il clima è da convention americana. Il candidato consigliere PdL alla Regione Puglia, Giandiego Gatta, chiude la campagna elettorale dei big col ministro delle Infrastrutture, Altiero Matteoli, a Palazzo Dogana. Si emoziona quando la gente si alza in piedi per applaudirlo. Accade due volte, poco prima dell’intervento nel quale ha messo in chiaro i punti dell’impegno politico. A cominciare da quella “fame di infrastrutture” sottolineata dal coordinatore provinciale Gabriele Mazzone e rimarcata dallo stesso Gatta che ha posto come priorità l’alta velocità “che deve passare per Foggia”, il “potenziamento dell’aeroporto foggiano” e la “realizzazione della superstrada del Gargano”.

Proprio il tema forte della promessa del ministro: “Mi impegno a portare a termine il finanziamento dell’opera”. Poi snocciola le cifre dell’impegno dal governo: “Sono stati stanziati più di 2 miliardi di euro per le infrastrutture pugliesi e dei circa 27 miliardi di euro disponibili dai fondi comunitari, più del 40 percento è stato destinato al Meridione”. Non dice, tuttavia, che il vincolo non è di natura discrezionale, ma scaturisce direttamente dai paletti fissati dalla stessa Unione europea, con il fine di ridurre il gap tra le diverse regioni europee. Non è un caso dunque che quelle risorse siano destinate al Sud.

Sul punto è intervenuto il presidente della Provincia, Antonio Pepe, che ha sottolineato come siano “necessarie le riforme e le infrastrutture per fare dell’Italia un Paese veramente europeo”. Gatta annuisce e ascolta con attenzione: sa bene di giocarsi una partita grossa portando a Foggia ministri e sottosegretari. “Abbiamo appena varato un decreto - dice Matteoli - che permetterà di realizzare 50mila alloggi di edilizia sociale che permetterà, oltre all’abitazione per giovani coppie, universitari e anziani, la creazione di l25mila nuovi posti di lavoro, per contrapporre la ‘politica del fare’ alla ‘demagogia’ della sinistra”. E invita a non votare l’amica Poli Bortone, “perché sarebbe un voto regalato a Vendola”.

Gatta punta sulla “centralità di Foggia in un sistema di macroaree potenziato che abbia più peso in Regione”. Anche perché, finora, tutti i candidati espressi dal territorio, “non hanno avuto mediamente più di dieci minuti a disposizione per intervenire”. Ringrazia Matteoli per il conferimento dell’incarico, nel 2004, di presidente dell’Ente Parco, che è stato il volano del suo impegno politico. Fa una sorta di “preghiera del grazie”, prima di iniziare un lungo e infervorato intervento.

“La nostra provincia - dice - è stata sempre figliastra di questa Giunta Vendola. Sono stati scippati 26 milioni di euro all’agricoltura, le risorse per il turismo sono state spostate verso il Salento, hanno offerto l’opportunità ai ragazzi di uscire fuori con ‘Bollenti spiriti’ senza offrire l’opportunità di trovare un’occupazione decente nel territorio d’origine”. Ricorda come il Gargano sia entrato per la prima volta nella classifica dei posti da visitare per il 20l0 del New York Times. “Una rivoluzione culturale”, conclude, mentre il pubblico continua scrosciare applausi.

Michele Iula


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