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18/02/2010

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IL CAMPANILISMO VA IN SOFFITTA

Clicca per Ingrandire Per promuovere i Monti Dauni, hanno deciso di unire forze, idee e risorse: Alberona, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino e Sant’Agata di Puglia - i quattro Comuni “Bandiera Arancione” - sottoscriveranno un protocollo d’intesa e un programma di azione unitaria che prevede subito alcune importanti iniziative. L’intesa è frutto dell’incontro che i rispettivi sindaci dei “paesi arancioni” hanno tenuto a Sant’Agata di Puglia. Per cominciare, sarà realizzata una guida turistica all’interno della quale saranno presenti tutti e quattro i paesi. La pubblicazione sarà il primo passo verso l’elaborazione di un vero e proprio pacchetto turistico, da proporre agli operatori del settore, che prevede la visita a ciascuno dei quattro borghi.

In estate, a partire da maggio, nelle piazze e sui lungomare delle località più visitate della Capitanata, sarà attivo il “camper arancione”: un autentico ufficio turistico mobile per far conoscere Alberona, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino e Sant’Agata di Puglia anche ai turisti che frequentano le spiagge del Gargano e che visitano San Giovanni Rotondo. Un patto d’amicizia con Alberobello permetterà ai paesi arancioni della provincia di Foggia di promuovere la loro immagine e i loro eventi all’interno dei trulli. “Vogliamo compiere un salto di qualità - dichiara Lorenzo Russo, sindaco di Sant’Agata di Puglia - e possiamo farlo solo se attiviamo sinergie che moltiplicano idee e risorse a disposizione. Abbiamo cominciato noi quattro, ma l’intenzione è allargare l’intesa anche ad altri Comuni che condividano lo spirito e gli obiettivi di questa unione di forze”.

Proprio a Sant’Agata di Puglia è stato affidato il coordinamento dell’unione dei quattro Comuni riguardante le politiche di promozione legate al marchio “Bandiera Arancione”. “Si tratta di un’intesa di lungo periodo - continua Russo - che porterà anche alla creazione di una tecnostruttura sovracomunale per ideare e attivare progetti e iniziative comuni”. “E’ un progetto che vogliamo istituzionalizzare - spiega il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli. - I nostri paesi rappresentano la possibilità molto concreta di ampliare la capacità attrattiva della Capitanata e della Puglia”. Gli fa eco Rino Lamarucciola, sindaco di Pietramontecorvino: “Questa intesa testimonia un fatto molto positivo, vale a dire la nostra volontà di andare oltre i campanilismi e le appartenenze politiche per fare realmente sistema. C’interessa lo sviluppo del territorio e quella di unire le forze è l’unica via possibile”.

“Anche ad Alberona la pensiamo in questo modo - conclude il sindaco Giambattista Forgione. - L’ora di piangersi addosso è finita da un pezzo, adesso bisogna compiere dei passi che rendano sempre più variegata e credibile l’offerta e la promozione di un territorio, quello dei Monti Dauni, che non a caso comincia a essere apprezzato e certificato da un numero crescente di visitatori e operatori del turismo”.


LA SCHEDA – IN ALTO SVETTA LA PUGLIA CHE ECCELLE = Insieme possono giocarsi numeri non trascurabili: quattro Comuni, tre diversi e qualificanti attestati di qualità ambientale e turistica (la “Bandiera Arancione” per ciascun paese, il marchio dei “Borghi più belli d’Italia” condiviso da tre paesi su quattro e quello di “Cittaslow” conquistato da Orsara), dati sempre crescenti di visitatori e presenze turistiche, un patrimonio naturalistico fatto di boschi, paesaggi incontaminati, riserve faunistiche dove albergano cinghiali, falchi, volpi e un gran numero di specie animali. Alberona, Orsara, Pietramontecorvino e Sant’Agata di Puglia - come certificato dalle fonti più autorevoli delle organizzazioni che si occupano di turismo - fanno parte delle eccellenze del territorio: il paese dell’acqua, quello dell’enogastronomia, il borgo di Terravecchia e la Loggia delle Puglie da tempo hanno puntato le loro possibilità di crescita sullo sviluppo ecosostenibile e la valorizzazione delle loro vocazioni territoriali. Hanno coltivato, e continuano a farlo con risultati sempre più significativi, i settori dell’agroalimentare, delle energie rinnovabili e del turismo attento alla scoperta dei tesori nascosti.

Oggi hanno deciso di unire le forze per integrare e moltiplicare la loro capacità attrattiva. Un progetto che va oltre le polemiche di questi giorni legate alla soppressione delle Comunità Montane, trasformando la necessità di fare sistema in una virtù. Insieme rappresentano il meglio dei due versanti montani della Daunia, quello meridionale sul quale insistono Orsara e Sant’Agata di Puglia e quello settentrionale dove affacciano le case di Alberona e Pietramontecorvino. Tra le ambizioni di questi quattro Comuni c’è quella di proporsi come modello del “fare sistema” anche ad altri paesi dei Monti Dauni che condividano lo spirito e gli obiettivi di crescita perseguiti dall’iniziativa.

Complessivamente, l’entroterra montano della Daunia comprende 30 nuclei urbani - compresa la città di Lucera - per un’area totale di 227mila 473 ettari, pari al 31,6 percento dell’intera superficie della provincia di Foggia e all’11,7 di quella regionale (dati dello studio di area vasta.montidauni.it; nda). In questa area, alla fine del 2001, risiedevano 102mila 38 abitanti con una densità media di 45 ab./kmq, pari a poco più di un terzo del corrispondente indice provinciale e a un sesto di quello regionale.

ORSARA: IL GUSTO E LA STORIA = E’ l’enogastronomia il piatto forte di Orsara di Puglia (foto 1 sotto; ndr). Proprio in questi giorni, lo chef orsarese Peppe Zullo è stato a Vancouver, alle Olimpiadi invernali che si svolgono in Canada, come ambasciatore della cucina pugliese nel mondo. Nel paniere delle tipicità orsaresi, certificate dal marchio di “Cittaslow”, c’è una grande ricchezza di sapori testimoniata dal cacioricotta caprino, dal pane di grano duro e da ben tre vini a Identificazione Geografica Tipica: “Il Tuccanese”, “Il Ripalonga” e “Ursaria”. Orsara di Puglia è un comune posto a 635 metri sul livello del mare. Secondo gli ultimi dati disponibili, il paese conta poco più di 3 mila abitanti. Di grande rilievo il patrimonio ambientale orsarese, con oltre milleduecento ettari di boschi, un sito di interesse comunitario (Sic) individuato nell’area che va dalla Valle del Cervaro al bosco Incoronata, in una zona bagnata dai torrenti Cervaro, Lavella e Sannoro.

Dal 5 febbraio del 2007, Orsara di Puglia fa parte del circuito di “Città Slow” (www.cittàslow.net), rete delle città del buon vivere. Enoteche, ristoranti tipici incastonati in un incantevole centro storico, bed & breakfast. Come dire: bere buon vino, mangiare ottimamente e pernottare in un luogo accogliente senza spendere troppo. A Orsara di Puglia si può. Negli ultimi 10 anni, il paese ha cominciato a sviluppare con eccellenti risultati la propria vocazione al turismo di qualità. In primavera, e durante tutto il periodo estivo, le viuzze di pietra e le piazze orsaresi si animano grazie a un buon numero di eventi: le fiere dell’8 maggio, del 13 giugno e del 29 settembre; la Festa del Vino, con la Galleria Enogastronomica Orsarese, e la rassegna dedicata al jazz d’autore (www.orsaramusica.it). Antichissima e suggestiva è la “Festa dei fuca coste e delle cocce priatorije”: qui, la notte del 1° novembre è la più magica dell’anno, illuminata dai falò delle ginestre e dalle zucche artistiche, animata dalla musica, insaporita dalle tavole imbandite in ogni strada e piazza.

ALBERONA: ARIA, ACQUA E POESIA = Arrivando dall’antica Lucera, Alberona (foto 2) appare come “aggrappata” al Monte Stilo, a 732 metri sul livello del mare. Una posizione geografica invidiabile sia per il panorama, con la vista che dal belvedere si estende sul Tavoliere fino al massiccio del Gargano e alle Isole Tremiti, sia per l’aria che è costantemente ventilata. Giacomo Strizzi, poeta alberonese ammirato da Pierpaolo Pasolini, in una sua lirica la descrive come “una sposa di bianco vestita (…), tra una raggiera d’ulivi e querce, e un’armonia d’acque e uccelli”. Il cuore del centro storico è fatto di piccole case con spessi muri in pietra bianca. Per questa sua caratteristica, Alberona è circondata da boschi sempreverdi attraversati da diversi corsi d’acqua tra cui il canale dei Tigli, torrente interrotto da piccole cascate. Il centro del borgo è in Piazza Civetta, dominato dalla gotica chiesa di San Rocco e dalla via di pietra che conduce all’Antiquarium e, da qui, alla Chiesa Madre e alla Torre del Priore.

E’ qui, in questo avamposto di fascino e mistero, che anticamente i Templari trovarono una delle loro dimore in terra di Puglia. Nel rapporto “Comuni rinnovabili 2009”, Legambiente promuove a pieni voti Alberona per la sua politica energetica. Nel 2008, ad Alberona è stato inaugurato il “Villaccio Arancione-Arturo Petti”. Si tratta di un vero e proprio centro sportivo polivalente - dotato di piscine, spogliatoi, chiosco, calcetto, campo da beach volley e bocce - che è stato intitolato alla memoria dell’ex sindaco di Alberona, al primo cittadino che dal 2002 al 2006 ha avviato la trasformazione del paese. Negli ultimi anni, infatti, Alberona ha ottenuto due importanti riconoscimenti: la Bandiera Arancione e l’ingresso nel circuito turistico di “I Borghi più belli d’Italia”. Il centro polivalente comunale sorge nella vallata su cui affaccia il campanile della chiesa madre: in una conca naturale che da una parte è chiusa dal centro storico alberonese e dall’altra presenta il verde panorama dei boschi in cui si specchia la piscina.

PIETRAMONTECORVINO: LA PIETRA DI TERRAVECCHIA = TerraVecchia è il cuore, il quartiere più antico di Pietramontecorvino (foto 3), un agglomerato di case in parte scavate nel tufo e in parte fondate su di esso, su cui emerge il complesso monumentale formato dal Palazzo Ducale, dalla Torre normanno-angioina e dalla Chiesa Madre, che costituisce un incredibile "fuori scala" rispetto al tessuto delle abitazioni inerpicate sulla roccia. Anticamente, al borgo si poteva accedere mediante tre porte: a sud-ovest Porta Santa Caterina, a est la Portella, a ovest Port'Alta l'unica esistente con il suo arco gotico a sesto acuto. Accanto alla Porta si inerpica su per la roccia una monumentale scalinata, "le scale lunghe", che conduce al loggiato dell'ingresso settecentesco della Chiesa Madre. Ai piedi della scalinata, sulla destra si trovava la chiesa di San Biagio col suo arco gotico. Sulle mensole di imposta dell'arco sono incise iscrizioni a carattere gotico, il testo più antico che si trovi a Pietramontecorvino.

Superata Port'Alta ci si incammina per la strada che attraversa in senso longitudinale l'intero borgo e ne costituisce la " spina dorsale" da cui si diramano le altre stradine che permettono di raggiungere tutto il quartiere e di coglierne gli aspetti più suggestivi e caratteristici: le case che emergono dalla roccia con le grotte oggi adibite a cantine e depositi, le strade tortuose e le scalinate scoscese, i piccoli archi di comunicazione tra le case, i muri di sostegno degli orti e delle piccole piazzette, i passaggi e i vicoli in declivio che inquadrano scorci del paesaggio collinare. La Terra Vecchia è un denso complesso urbano abitativo che ha attraversato i secoli e ancora oggi, nonostante la sua decadenza, manifesta una sua intelligente funzionalità, dovuta alle sorprendenti e sapienti soluzioni costruttive adottate nel corso dei secoli, per la risoluzione dei problemi connessi alla particolare orografia del sito sul quale il borgo antico sorge (tratto da pietramontecorvino.net).

SANT’AGATA: LA LOGGIA DELLE PUGLIE = Che lo si guardi dall’alto o lo si intraveda dal basso, questo paese appare alla vista come un prodigio dell’opera dell’uomo perfettamente integrata con la natura tutto intorno. Sant’Agata (foto 4) è detta “La Loggia delle Puglie” per la sua posizione di “corona” sulle verdi vallate circostanti. Si erge a 749 metri di altitudine e il belvedere, dalla piazza principale, è una finestra aperta su un panorama mozzafiato. L’impianto urbanistico conserva la struttura medievale così come la doppia cinta muraria. Il borgo si è sviluppato seguendo il tracciato di una ideale spirale col suo “epicentro” nel Castello. Vicoli di pietra, ripide scalinate, viottoli, campanili, torrette e archi sono la declinazione quasi labirintica del paese, col tratto tipico delle case basse e i caratteristici portali. Chiese, palazzi gentilizi e conventi ne raccontano la vicenda millenaria. La fortezza, dal 2000, è divenuta proprietà del Comune che l’ha restituita al suo antico splendore.


 Uff. Stampa Comune Orsara di Puglia

 

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